Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
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Accademia mediterranea di Scienze pedagogiche
Elisa Frauenfelder

Istituita con delibera n. 2 del Senato Accademico del 27 luglio 2022

L'Accademia si pone nel solco tracciato da significative figure di donne che hanno apportato un contributo in termini di teorizzazione, progettazione e realizzazione di esperienze con ricadute pedagogiche ed educative nel Mediterraneo.

Da sempre crocevia di popoli e culture differenti e animate da uno spirito comune, il Mediterraneo ha favorito l'emancipazione del pensiero dal mito con l'affermazione della filosofia e della scienza, che rappresentano le radici di cui si è nutrita la pedagogia nel suo lungo itinerario storico, che, non a caso, affonda le sue radici nella Grecia classica del V-IV secolo a.C.

Pertanto, il sodalizio accademico muove le sue riflessioni e le sue attività dagli alti ed ancora oggi attuali exempla di impegno etico-sociale e pedagogico-educativo che sono stati incarnati da alcune donne che tra il XVIII e XX secolo sono vissute ed hanno operato consapevolmente nell'area del Mediterraneo, ben testimoniandone la connotazione interculturale e transculturale di spazio - allo stesso tempo fisico, simbolico e metaforico - di apertura, di collegamento e di confronto dialogico tra popoli, culture ed individui, teso alla loro reciproca crescita ed al loro reciproco arricchimento.

Si tratta di donne di diversa estrazione sociale e formazione culturale che hanno profuso il loro impegno per le fanciulle ed i fanciulli, per i più poveri ed i più bisognosi, per la scuola, l'istruzione e la formazione, chi attraverso l'elaborazione di teorie e modelli, chi attraverso la scrittura e la divulgazione, chi tramite la militanza, la testimonianza e l'impegno costanti e quotidiani, chi attraverso l'ideazione, la realizzazione e la conduzione di attività educative. Pur nella loro diversità di orientamenti e di modalità di profusione del loro impegno etico, educativo e culturale, si tratta di donne accomunate dal fil rouge di una pedagogia fortemente ancorata alla dimensione sociale, che, anche grazie alla progressiva apertura ad innovativi apporti epistemico-disciplinari, mira, tramite il riscatto e l'emancipazione dei soggetti marginali, alla costruzione di una società maggiormente aperta, giusta ed equa. Da queste basi si delinea una "comunità mediterranea", in quanto fondata, costruita ed alimentata dalla pedagogia dialogica dell'ascolto, del confronto e dell'accoglienza.

Le finalità dell'Accademia si intrecciano con l'impegno delle spagnole Rosa Sensat (1873-1961), María de Maeztu (1882-1948), Rosa Roig Soler (1890-1969), delle portoghesi Maria Amália Vaz De Carvalho (1847-1921), Alice Pestana (1860-1929), Amália Luazes (1865-1938), Maria Amália Borges De Medeiros (1919-1971), Alice Pestana (1860-1929), Maria Ulrich (1908-1988), Deolinda Lopes Vieira (1883-1993), della greca Ekaterini Laskaridi (1842-1916), delle italiane Eleonora Pimentel Fonseca (1752-1799), Anna Greco (1765-1821), Luisa Granito Ricciardi (1769-1832), Maria Teresa Spinelli (1789-1850), Costanza Alfieri di Sostegno D'Azeglio (1793-1862), Maria Giuseppina Guacci Nobile (1807-1848), Laura Beatrice Oliva Mancini (1821-1869), Antonietta Marciano De Pace (1818-1893), Enrichetta Caracciolo di Forino (1821-1901), Aurelia Folliero De Luna Cimino (1824-1895), Milla Giannini (1825-1888), Teresa Filangieri Ravaschieri Fieschi (1826-1903), Angiola Bianchini (1826-1915), Fortunata Bottaro (1833-1893), Claudia Grismondi Secco Suardo Antona Traversi (1837-1908), Alaide Beccari Gualberta (1842-1906), Adelaide del Balzo Pignatelli, principessa di Strongoli(1843-1932), Maria Antonietta Pagliara, Barbara Micarelli (1845-1909), Caterina Pigorini Beri (1845-1924), Vittoria Wolf Bassi (1847-1916), Clara Anna Archivolti Cavalieri (1852-1945), Matilde Serao (1856-1927), Ida Zuecca De Giorgi (1865-194), Maria Brigida Pastorino (1865-1960), Anna Emilia Vivanti (1866-1942), Maria Montessori (1870-1952), Giulia Civita Franceschi (1870-1957), Laura Ciulli Paratore (1871-1937), Sibilla Aleramo (1876-1960), Gilda Chiari Allegretti (1878-1943), Anna Alessandrini (1879-1953), Rosalia Adami Gwis (1880-1930), Rina Melli Maranini (1882-1958), Maria Nicolussi (1882-1961), Ernestina Brenna (1886-1970), Oronzina Tanzarella Quercia (1887-1940), Virgilia D'Andrea (1888-1933), Domanica Maria Cretì (1889-1960), Maria Bartolini (1890-1962), Teresa Abbadessa Capasso (1891-1956), Cecilia Motzo Dentice di Accadia (1893-1981), Ida Zambaldi (1894-1988), Marina Battigelli (1896-1979), Dina Bertoni Jovine (1898-1970), Beatrice Polli (1898-1989), Noemi Ruspantini (1898-1972), Ersilia Liguori Barbieri (1898-1974), Maria Zambrano (1904-1991), Vera Lombardi (1904-1995), Giana Anguissola (1906-1966), Alda Miceli (1908-1998), Caterina Artale Sanfilippo (1909-1999), Paola Muzzeddu (1913-1971), Carmela Di Lallo Metelli (1914-1976), Silvia Croce (1923-2011), Lydia Tornatore (1927-1994), Anna Maria Feder Piazza (1933-1987), Elisa Frauenfelder (1931-2017).

Ed è proprio l'opera di Elisa Frauenfelder a ben rappresentare l'autentica cifra di apertura e di continua ed inesausta ricerca della pedagogia mediterranea che l'Accademia intende preservare e promuovere. Infatti, nel corso degli ultimi venti anni del suo lungo e prestigioso magistero accademico e civile, la Maestra della pedagogia italiana contemporanea ritrova presso le storiche aule dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli gli echi dell'insegnamento della sua antica maestra Cecilia Motzo Dentice di Accadia. Echi di una lunga e nobile tradizione etico-filosofica e pedagogico-educativa, che, grazie al Suo ésprit critico, proprio della pedagogia mediterranea incentrata sul confronto e sull'apertura, vengono sapientemente e pazientemente intrecciati da Elisa Frauenfelder in un vasto, articolato e complesso ordito di ricerche, declinate sia nell'ambito delle ricostruzioni e delle interpretazioni storico-pedagogiche, sia nell'ambito delle riflessioni teoretico-educative, sia in quello delle scienze bio-educative, da ella promosse per la prima volta in Italia, sia, infine, nel campo degli studi e della formazione degli insegnanti sui temi che concernono la pedagogia speciale.

Ricollegandosi sia alla lezione etica, umana e civile di Elisa Frauenfelder sia ai suoi studi di matrice storico-educativa, di filosofia dell'educazione e di scienze biologiche ed educative, l'Accademia ne intende preservare ed allo stesso tempo proiettare la figura e l'opera in un più vasto ed ampio orizzonte di senso, incentrato sull'impegno per la costruzione di una comunità interculturale, transculturale, dialogica e riflessiva di apertura euro-mediterranea, offrendo, così, soprattutto ai giovani studiosi, un exemplum straordinario di rigore scientifico, d'innovazione pedagogica e di passione per lo studio, intesi come volano di un'autentica emancipazione esistenziale e di una sostanziale trasformazione sociale, capaci di dare risposte adeguate alle sfide/emergenze, anche, ma non solo, educative, del XXI secolo.

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