Dipartimento di
Scienze umanistiche

Corso di laurea magistrale a ciclo unico in
Conservazione e restauro dei beni culturali
(titolo di laurea abilitante alla professione di Restauratore, ai sensi del DM n. 87/2009)

Laboratori

Settore restauro legni (pfp 2)

Cristo Redentore

 
Tipologia dell'opera Dipinto ad olio su tavola
Soggetto Cristo Redentore
Artista Girolamo Imparato (attr.)
Periodo XVII secolo
Collocazione Real Compagnia ed Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito Santo- Napoli
Periodo di restauro Inizio lavori: novembre 2015. Fine lavori: giugno 2016
Responsabile Prof. Giancarlo Fatigati
Restauratori Luigi Coletta, Ilaria Improta, Monica Marrazzo
Collaboratori Tesista Martina Avogadro, studenti del IV anno 2015/2016
Relatore storico artistico Pierluigi Leone de Castris

Intervento di restauro

Le instabili condizioni termoigrometriche dell'ambiente in cui era collocata l'opera avevano causato non pochi problemi agli strati preparatori del dipinto, compromessi in parte da difetti tecnici nella realizzazione originaria dell'opera.

La preparazione a base di gesso e colla animale è molto povera di legante, non sostenuta da una ammannitura a colla sul supporto, con percentuali di anidride nell'impasto individuate dalle indagini diagnostiche. Il dipinto soffriva da tempo di rilevanti sollevamenti della policromia, a cui avevano cercato di porre in parte rimedio anche i numerosi restauri precedenti, restauri di cui è stata reperita la documentazione o comunque rilevabili dalle numerose ridipinture presenti sulla superficie. La vernice finale era ossidata e ingiallita, oltre a presentare sulla sua superficie i segni di un restauro piuttosto recente.

Dopo le iniziali e indispensabili, quanto laboriose indagini sulle caratteristiche dell'ambiente di conservazione in termini di tassi termoigrometrici, gradienti della luminosità, movimenti dell'aria, il principale obiettivo del restauro è stato il ristabilimento dell'adesione della preparazione sul suo supporto; operazione non del tutto agevole, per la quale è stato necessario effettuare un duplice intervento di fermatura e consolidamento. In un primo momento è stata realizzata una fermatura della pellicola pittorica localizzata in corrispondenza dei singoli sollevamenti, utilizzando una resina sintetica applicata ad iniezione e riscaldata con termocauterio; in un secondo momento, è stato eseguito un consolidamento in sottovuoto dell'intero dipinto, accompagnato da ulteriori iniezioni localizzate di prodotto consolidante. Successivamente, con una pulitura molto blanda a base di miscele di solventi organici neutri, in soluzione libera, sono stati rimossi dapprima lo strato di vernice ossidata e poi le numerose ridipinture.

L'intervento di integrazione pittorica è stato eseguito a selezione cromatica con colori Gamblin.


Tavola Redentore

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