a.a. 2024/25
Il corso di laurea intende formare laureati in conservazione e restauro dei beni culturali con il profilo corrispondente alla qualifica professionale prevista dal DM 26 maggio 2009 n. 86, art. 1, comma 1.
Il restauratore di beni culturali dovrà saper valutare e rappresentare lo stato di conservazione delle opere e/o dei manufatti, riconoscendone e preservandone l'aspetto culturale oltre che quello tecnico. Dovrà di conseguenza saper progettare e realizzare le attività tese a limitare i processi di degrado dei materiali.
Il restauratore dovrà avere competenze tecniche e manuali e capacità di
dirigere e coordinare gli altri operatori attivi nel lavoro di restauro, che sia
esso restauro diretto o azione preventiva volta alla conservazione delle opere
d'arte. Il percorso formativo si prefigge di fornire competenze e conoscenze su:
- conoscenza scientifica dei materiali costituenti l'opera, comprendendo la
struttura e i processi di degrado della materia;
- capacità tecnica adeguata all'esecuzione diretta delle operazioni sulla
materia, oltre che sull'ambiente di conservazione, nella prospettiva di
prevenirne e limitarne il degrado;
- capacità di progettazione e direzione dell'intervento in tutte le sue fasi;
- conoscenza di almeno una lingua europea oltre l'italiano.
Il corso è articolato in cinque anni e segue alcuni percorsi formativi
professionalizzanti regolamentati dal D.M. n. 87/2009:
- Materiali lapidei e derivati; superfici decorate dell'architettura;
- Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, manufatti scolpiti in legno,
arredi e strutture lignee, manufatti in materiali sintetici lavorati assemblati
e/o dipinti;
- Materiali e manufatti ceramici, vitrei, organici; materiali e manufatti in
metallo e leghe;
Nei cinque anni previsti per l'apprendimento il discente dovrà acquisire una solida competenza di base relativa a tutti gli interventi connessi con il patrimonio, mobile e immobile, proprio dei beni culturali. A uno studio frontale, che prevede l'acquisizione di conoscenze di base nel campo dell'archeologia, della storia, della storia dell'arte, della storia dell'architettura, della fisica, della chimica e della biologia, si affiancherà un'articolata attività di apprendimento pratico che, oltre a svilupparsi nei laboratori allestiti nella struttura (o presso le sue sedi decentrate), potrà esplicarsi presso Enti e Istituzioni preposte alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio (laboratori e uffici di Soprintendenza, strutture museali, siti archeologici e/o architettonici).
Il Corso, al fine di completare la preparazione culturale, è costruito in modo da fornire allo studente una solida base teorica ed anche tutte le conoscenze di carattere tecnico connesse con gli interventi di restauro sulle diverse classi di manufatti previste dal decreto interministeriale.
In funzione degli orientamenti e degli interessi che lo studente mostra sia in sede di prova di accesso che nel corso degli anni, sono previste alcune variazioni del percorso di studio. In particolare gli studenti all'immatricolazione scelgono uno dei tre percorsi formativi professionalizzanti. Inoltre gli insegnamenti teorici sono suddivisi in fondamentali, caratterizzanti e a scelta e questi ultimi afferiscono a diversi settori scientifici disciplinari. Nel corso degli studi è possibile variare gli esami a scelta in qualsiasi momento sino al raggiungimento del numero di CFU previsti dal piano di studio.
Risultati di apprendimento attesi
Conoscenza e comprensione
Le attività svolte nei laboratori impegnano lo/la studente/studentessa per un totale di 2250 ore circa nei cinque anni del corso. Ogni anno prevede, a seconda del curriculum prescelto, una sequenza programmata di attività, svolte per via teorica e sperimentate per via pratica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
L'applicazione pratica e la sperimentazione concreta di metodologie, tecniche
e materiali consentono allo studente e alla studentessa di avere a disposizione
uno strumento di apprendimento valido e verificabile direttamente.
L'intervento su prototipi di manufatti o direttamente su opere d'arte necessita
di uno stretto rapporto docente-discente; la normativa in materia dispone di
avere a disposizione un docente tecnico ogni cinque allievi.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti
attività formative:
LABORATORIO DI SINTESI PER LA TESI
TECNICHE DEL RESTAURO MOSAICI E TARSIE
TECNICHE DEL RESTAURO: AFFRESCHI E PITTURE MURALI
TECNICHE DEL RESTAURO: AFFRESCHI E PITTURE MURALI
TECNICHE DEL RESTAURO: DIPINTI SU SUPPORTO TESSILE
TECNICHE DEL RESTAURO: DIPINTI SU SUPPORTO TESSILE
TECNICHE DEL RESTAURO: DIPINTI SU TELA
TECNICHE DEL RESTAURO: MANUFATTI CERAMICI
TECNICHE DEL RESTAURO: MANUFATTI IN MATERIALI SINTETICI LAVORATI, ASSEMBLATI E/O
DIPINTI
TECNICHE DEL RESTAURO: MANUFATTI VITREI
TECNICHE DEL RESTAURO: MATERIALI LAPIDEI ARTIFICIALI (GESSI, STUCCHI. FINTI
MARMI)
TECNICHE DEL RESTAURO: MATERIALI LAPIDEI NATURALI (MARMI E PIETRA)
TECNICHE DEL RESTAURO: MATERIALI ORGANICI DI SCAVO (OSSO, AVORIO, CERA)
TECNICHE DEL RESTAURO: METALLI PREZIOSI E ALTRE LEGHE
TECNICHE DEL RESTAURO: METALLI PREZIOSI E ALTRE LEGHE
TECNICHE DEL RESTAURO: SCULTURA LIGNEA POLICROMA
TECNICHE DEL RESTAURO:DIPINTI SU TAVOLA
Conoscenza e comprensione
La conoscenza delle opere e dei manufatti su cui gli allievi e le allieve si trovano ad operare presuppone una loro specifica formazione nel campo della storia dell'arte e dell'archeologia. In passato la mancata codifica di un livello alto di formazione per i restauratori e le restauratrici di beni culturali in Italia aveva generato, anche presso gli istituti centrali del MiBAC, un tipo di professione con alte capacità tecniche e tecnologiche, non supportate tuttavia da un'adeguata conoscenza dei contesti storici, culturali, da cui le opere erano state generate, con un detrimento importante della comprensione profonda dell'opera su cui ci si trovava a intervenire.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Le lezioni impartite in quest'area di conoscenza procedono tradizionalmente per via teorica, attraverso spiegazioni e visualizzazioni fotografiche di immagini. A supporto di questa metodologia gli allievi hanno la possibilità, nei laboratori interni in primo luogo, così come nei musei, chiese, scavi, depositi, etc. di osservare da vicino, de visu, le opere, i manufatti e le collezioni oggetto del loro studio.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti
attività formative:
ARCHEOLOGIA CLASSICA
METODOLOGIE COMPARATE DELLA CRITICA D'ARTE
STORIA DEL RESTAURO
STORIA DELL'ARCHITETTURA I (ANTICA E MEDIEVALE)
STORIA DELL'ARTE MODERNA I E II
STORIA DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO
STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE
STORIA E RESTAURO DELLE TECNICHE ANTICHE
STORIA DELL'ARCHITETTURA II (MODERNA)
Conoscenza e comprensione
L'inquadramento storico e culturale in genere, i contesti in cui si sono sviluppate e hanno avuto origine le opere e i manufatti su cui gli allievi e le allieve si trovano a intervenire sono fondamentali per restituire una connotazione precisa alla figura professionale che si intende formare.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Accanto alle tradizionali lezioni teoriche gli allievi e le allieve hanno la possibilità di applicare quanto loro impartito attraverso la frequentazione di archivi e documenti legati ai singoli manufatti, o alle raccolte in cui sono eventualmente inseriti. Questa possibilità, resa concreta dalle particolari caratteristiche della sede in cui il Corso di Studi è ospitato, - essa stessa considerata a pieno titolo bene culturale - veste i panni della necessità al momento della preparazione delle esercitazioni e della tesi finale, in cui gli allievi e le allieve sono incaricati/incaricate di effettuare ricerche e trovare notizie sulle opere affidate alla loro cura; con la guida e la supervisione di tutte le professionalità necessarie: storici, archivisti, storici dell'arte, restauratori, etc.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti
attività formative:
ARCHIVISTICA, BIBLIOGRAFIA E BIBLIOTECONOMIA
ECONOMIA DEI BENI CULTURALI
ENGLISH FOR CULTURAL HERITAGE
LEGISLAZIONE EUROPEA DEI BENI CULTURALI
LETTERATURA ITALIANA
Conoscenza e comprensione
Il lavoro diretto sui manufatti e sulle opere d'arte presuppone una conoscenza della materia di cui sono composti e di individuare eventuali biodeterogeni che determinano il deterioramento del Manufatto stesso. Questo processo conoscitivo impone nell'offerta formativa l'inserimento di discipline tecnico-scientifiche, legate non solo ai materiali costitutivi delle opere ma anche ai contesti ambientali in cui sono inserite.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Le lezioni impartite tradizionalmente per via teorica prevedono una porzione considerevole di esercitazioni in laboratorio, in cui gli allievi e le allieve sono avviati/avviate alla sperimentazione diretta nell'utilizzo di tecniche e strumentazioni di alto livello tecnologico, a partire dai microscopi ottici ed elettronici, fluorescenza a raggi X-XRF, spettrofotocolorimetro, termografia ad alta risoluzione - HRT e diffrazione a raggi X - XRD. Tutta la strumentazione è in dotazione ai laboratori di diagnostica e di botanica, messa a disposizione degli allievi e delle allieve, opportunamente seguiti/seguite, per il necessario espletamento di tutte le analisi diagnostiche necessarie alla conoscenza dei materiali, del loro comportamento e degrado, nonché alla sperimentazione di nuove tecnologie e prodotti.
Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti
attività formative:
BIOLOGIA
CHIMICA DEI BENI CULTURALI
CHIMICA DELL'AMBIENTE
CHIMICA GENERALE E INORGANICA
DISEGNO
FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI
PETROGRAFIA PER I BENI CULTURALI
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI
SICUREZZA SUL LAVORO
Il laureato dovrà esprimere un buon grado di autonomia nella formulazione di giudizi critici relativi tanto ai contenuti delle singole discipline formative, quanto ai processi operativi generali nel settore della conservazione, della prevenzione e del restauro, con i quali viene a conoscenza sperimentandone direttamente le impostazioni e lo sviluppo attraverso la didattica applicativa e dei tirocini. Tutte le attività formative curriculari partecipano allo sviluppo dell'autonomia di giudizio nel laureato in restauro, che ha modo di esprimere e di manifestare tanto nelle verifiche scritte quanto in quelle orali, tanto nel corso della didattica applicativa quanto in sede teorica. Il lavoro d'equipe all'interno dei laboratori rafforza, attraverso il confronto continuo, lo sviluppo autonomo delle valutazioni in una fruttifera competizione con i propri colleghi.
Il laureato in Restauro dei beni culturali, attraverso le regolari prove di verifica e il confronto ininterrotto con i docenti tecnici, i professori, i colleghi, sarà stimolato ad esprimere, secondo una corretta sintassi, le problematiche e le impostazione dei proprio studio e delle sue applicazioni. Lo strumento verbale costituirà, insieme alla necessaria documentazione da produrre costantemente sui lavori effettuati, l'espressione del grado di conoscenza dell'allievo sulla materia che si trova ad affrontare.
La strutturazione delle diverse discipline nel complesso del progetto formativo, la loro interdisciplinarietà e commistione tra discipline scientifiche ed umanistiche, gli insegnamenti tecnici, con le esercitazioni laboratoriali consente agli studenti di acquisire un alto grado di autonomia e un ampio bagaglio culturale. La verifica delle capacità di apprendimento avviene naturalmente nel corso degli esami, sia scritti che orali.
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