Università degli Studî Suor Orsola Benincasa
Edizioni L'Harmattan Italia
La persona nella teoria sociologica contemporanea
Presentazione del volume a cura di Emilia Ferone e Ivo Stefano Germano
Giovedì 29 Novembre alle 14.30
Sala degli Angeli
Università Suor Orsola Benincasa
Via Suor Orsola 10, Napoli
Giovedì 29 Novembre alle ore 14.30 presso la Sala degli Angeli dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli si svolgerà la presentazione del volume a cura di Emilia Ferone e Ivo Stefano Germano "La persona nella teoria sociologica contemporanea" (Edizioni L'Harmattan Italia, 2012).
L'incontro sarà introdotto da Lucio d'Alessandro, Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa e da Enricomaria Corbi, Preside della Facoltà Scienze della Formazione del Suor Orsola e sarà coordinato da Andrea Pitasi, direttore della Collana "Teoria sociologica applicata" delle Edizioni L'Harmattan.
Prenderanno parte alla discussione, insieme alla curatrice Emilia Ferone, Sergio Marotta, docente di Cittadinanza e costituzione all'Università Suor Orsola Benincasa, Davide De Sanctis, docente di Sociologia giuridica e mutamento sociale all'Università di Napoli Federico II e Ciro Pizzo, autore di "Persona e biopotere", uno dei saggi raccolti nel volume, sulle teorie di stampo foucaultiano.
Presentazione del volume "La persona nella teoria sociologica contemporanea"
La persona è un concetto fondativo di una sociologia che voglia essere pragmatica e multidimensionale, che sappia costruire modelli per comprendere la società e fornire linee guida per l'evoluzione e lo sviluppo della stessa.
È invalsa oggi una messa in scena sociologica che non di rado sconfina o nella "tuttologia" da talk show televisivo o da "Cassandra" poco o nulla sopportata dal sistema politico, finanziario e sociale. Il concetto di persona, come verrà delineato dai saggi e interpretato dagli autori è una delle possibilità di uscire da aporie incapacitanti: di rado un concetto strategico è naturalmente rivolto al futuro e sociologicamente tradotto in relazione all'altro come quello di persona.
Non esiste monoparadigmaticità definitoria e, pertanto, questo volume propone una panoramica dei diversi concetti di persona, affinché, chi vi volesse dedicare ricerche empiriche sia in grado di scegliere epistemologicamente quello più consono per l'approccio scelto.
Nella sua panoramica sulla contemporaneità, questo volume si dipana da alcune questioni epistemiche fondative del dibattito sociologico - e scientifico tout court - odierno che potrebbero essere sinteticamente elencate come segue:
1. La persona: un punto fermo. Un punto fermo: la persona.
2. Miseria e nobiltà di un concetto contemporaneo di persona.
3. Più persone, più futuro?
L'ampliamento retrospettivo vuole costituire sia una rimeditazione dei classici sia una panoramica il più possibile strutturata delle teorie sociologiche sincroniche sul concetto di persona. Tutto il secondo dopoguerra vive nella scoperta/riscoperta del concetto di persona; aldilà delle scuole di appartenenza delle prospettive e del pensiero dei singoli sociologi, la sociologia interroga se stessa attraverso l'idea di persona.
Ogni saggio, che affronta un filone di pensiero diverso della teoria sociologica contemporanea, offre, quindi, il suo contributo per permettere a una comunità umana, intellettuale e scientifica di approfondire e comparare punti di vista differenti, impliciti oppure evidentissimi.
Concetto potentissimo, quello di persona è comunque uno scivolosissimo piano inclinato e, in quanto tale, va inserito in cima a una stringa metodologicamente valida per poter essere "oggetto" di ricerca sociologica adeguata.
Ecco perché in questo testo il concetto di persona è analizzato e interpretato in relazione a diversi filoni di pensiero che spaziano dall'etnometodologia (grazie al contributo di Emiliana De Blasio e Michele Sorice) all'interazionismo simbolico (nel saggio di Giorgio Porcelli), dalla fenomenologia (affrontata da Lorenza Gattamorta) alla drammaturgia sociale (di cui ci parla Marco Pedroni), dalle teorie dell'umano (studiate da Luca Martignati) a quelle dell'iperumano (discusse da Simone D'Alessandro) passando per teorie di stampo foucaultiano (trattate da Ciro Pizzo) a quelle di stampo luhmanniano (nello scritto di Massimiliano Ruzzeddu) senza tralasciare pensieri ormai divenuti bagaglio condiviso da chi si occupa di persona, quali ad esempio la libertà responsabile (ripresa da Gaetano Di Tommaso) o ancora non molto esplorati come l'incorporazione (per la cui esplorazione ringraziamo Leonardo Allodi) o l'agire comune (approfondito da Paolo Terenzi).
La collana "Teoria Sociologica Applicata", diretta da Andrea Pitasi
Una celebre frase attribuita a diversi pensatori, in diversi momenti storici e
in diversi paesi, afferma che "there is nothing as practical as a good theory".
Una buona teoria possiede alcune caratteristiche fondamentali tra cui una certa
ampiezza di respiro (dal medio raggio mertoniano via allargando l'orizzonte
della teoria stessa) e una certa declinabilità metodologica e applicativa anche
a livello di policymaking.
Probabilmente, tanto più la teoria è ben sviluppata tanto più sarà
caratterizzata anche da una certa trasversalità di campi d'azione e intervento.
Dal più potente mutamento globale al più specifico intervento operativo sulle policies per combattere la disoccupazione, dalla più raffinata strategia planetaria per una società mondiale sempre più ecologica a una policy per valorizzare il potere riconfigurativo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, dalla più "classica" ricerca empirica per studiare i più rilevanti fenomeni politici alle più accurate investigazioni sulla costruzione sociale del diritto e delle sue ricadute materiali al di là della dimensione formale della normativa vigente.
Questo è appunto lo spirito che anima la collana: teoria di ampio respiro e al contempo declinabile con una certa agile trasversalità in un'ottica di policymaking e problem solving anche attraverso un'adeguata accuratezza ed eleganza metodologica.
Napoli, 29 Novembre 2012
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