Comunicati stampa

Università degli Studî Suor Orsola Benincasa

 

 

Dalla Scuola di Cinema e TV alle Scienze dei Beni Culturali che rendono sistema turismo, arte e archeologia

Ecco le novità formative della più antica Università libera italiana

Il Job Placement e l'internazionalizzazione degli studi sono i punti di forza del Suor Orsola

E con due corsi di laurea e sei master cresce ancora il Grande Polo della Comunicazione

 

 

L'eccellenza formativa ultraventennale nel settore dei beni culturali che si fonde con il moderno management delle imprese turistiche dando vita ad un nuovo corso di laurea triennale in "Scienze dei beni culturali: turismo, arte, archeologia". È questa la nuova scommessa dell'Università Suor Orsola Benincasa, la più antica Università libera italiana, come sottolinea subito con orgoglio il Rettore Lucio d'Alessandro, uno che di novità se ne intende perché al Suor Orsola ha fondato prima il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione, poi quello in Psicologia e soprattutto ha fatto crescere in maniera esponenziale l'alta specializzazione post laurea: dalla nascita nel 2003 della prima Scuola di Giornalismo del Mezzogiorno all'ultima grande novità di quest'anno accademico: la Scuola di Cinema e Televisione, una palestra pratica per 30 giovani laureati triennali che guardano a due settori di grande fascino ma spesso di difficile accesso (iscrizioni aperte fino al 12 Ottobre e bando su www.mastercinematv.it).

 

"La grande peculiarità della Scuola di Cinema ed insieme la condizione fondante della sua proposta formativa - spiega d'Alessandro - sarà la creazione di una grande rete di sinergie con soggetti produttivi di rilievo nazionale e internazionale, con cui l'Ateneo porrà in essere degli accordi di first look, in modo che tutte le sceneggiature e i format frutto del percorso di studi potranno essere presentate dagli autori, tramite un pitch, ad uno o più produttori partner a cui sarà così riservato così un "diritto di prelazione" per l'acquisto dei diritti di sfruttamento". Una grande novità che farà sì che una o più case di produzione italiane avranno praticamente a propria disposizione una factory universitaria permanente di ideazione e di scrittura filmica e televisiva. Un esempio, come sottolinea il Rettore, "di quella vocazione professionalizzante e di quel rapporto diretto tra formazione e mondo del lavoro che è il vero tratto distintivo del nostro fare università".

 

E in verità di tratti distintivi ce ne sono almeno dieci a leggere il decalogo dei "dieci motivi per scegliere il Suor Orsola", che campeggia sul sito web tra le centinaia di fotografie che raccontano una cittadella universitaria, in stile campus americano (tra le nuove idee c'è quella di un campo sportivo polivalente di ultima generazione tecnologica) ormai in procinto di divenire anche patrimonio dell'umanità certificato dall'UNESCO come "paesaggio e patrimonio culturale che conserva un ruolo sociale attivo nella società contemporanea".

 

Un patrimonio dell'umanità che da oltre un secolo rappresenta anche una grande eccellenza nel sistema formativo italiano soprattutto in alcuni settori. Innanzitutto quello della pedagogia con la secolare tradizione della Facoltà di Scienze della Formazione dove si studia per diventare insegnanti (con il corso di laurea abilitante in Scienze della formazione primaria), educatori o assistenti sociali. Ma negli ultimi vent'anni sono diventate due eccellenze consolidate anche il comparto della comunicazione (che oggi, con due corsi di laurea e sei master, si declina nella comunicazione pubblica e d'impresa, nella comunicazione multimediale dell'enogastronomia, nel giornalismo e nella comunicazione con i new media) e il grande settore dei beni culturali che ha fatto conoscere a livello internazionale la Facoltà di Lettere del Suor Orsola come la Casa napoletana dei Beni Culturali.

 

Il nuovo corso di laurea in Scienze dei beni culturali: turismo, arte, archeologia

Conservazione, restauro, storia dell'arte, archeologia oggi unite anche nella prospettiva del turismo culturale che rappresenta una delle grandi potenzialità inespresse di Napoli, della Campania e dell'intero Mezzogiorno (immatricolazioni al nuovo corso di laurea aperte fino al 5 Novembre). Una grande scommessa che oggi guarda soprattutto all'internazionalizzazione con il lavoro dei corsi di laurea in lingue per la comunicazione e la cooperazione internazionale e con le numerose opportunità di stage ed esperienze formative anche all'estero che l'Università Suor Orsola Benincasa offre grazie al proprio Ufficio di Job Placement, quello che il Rettore definisce, non a caso "il fiore all'occhiello di un Ateneo, che, grazie ai suoi numeri piccoli ma non troppo (oltre 10mila studenti per più di 300 docenti con un rapporto di 1/30 tra docente e studente, praticamente come a scuola) riesce a seguire individualmente ogni singolo studente, non solo durante il percorso di studi ma anche e soprattutto dopo il conseguimento del titolo, nel difficile percorso di ricerca di un lavoro". Questa sì una vera scommessa in una regione come la Campania. Ma il Rettore d'Alessandro si sente sicuro di consigliare a tanti giovani maturandi di non emigrare a studiare al Nord ma di scommettere sulla formazione campana: "soprattutto su quella che si prende cura del singolo studente, che guarda alle professioni e che sostiene l'autoimprenditorialità e le start up". Giusto per citare altri tre dei "dieci motivi per scegliere il Suor Orsola".

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