Università degli Studî Suor Orsola Benincasa
Scuola di Alti Studi Politici
La lunga giornata universitaria del Presidente Mattarella
Il Capo dello Stato ha aperto il nuovo anno accademico del Suor Orsola
I valori della Costituzione al centro delle due lezioni di Casavola e Frosini
L'intervento della maestra di Secondigliano per dare voce ai giovani laureati napoletani
C'è stata la Costituzione della Repubblica Italiana nel suo rapporto con i cittadini e con il potere politico al centro della giornata napoletana tutta universitaria, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi è tornato nuovamente a Napoli per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Suor Orsola Benincasa, dopo aver già preso parte poco più di un mese orsono all'inaugurazione dell'anno scolastico sempre a Napoli all'Istituto Sannino di Ponticelli.
"Una presenza decisamente significativa quella del Capo dello Stato al fianco del sistema scolastico e universitario napoletano - ha sottolineato Lucio d'Alessandro, Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e dirigente dell'Istituto Scolastico Suor Orsola Benincasa - che ci evidenzia ancora più quanto sia importante per l'intero Mezzogiorno investire sul grande patrimonio del suo sistema formativo di eccellenza che può e deve rappresentare il grande volano per lo sviluppo economico del Paese, soprattutto investendo su nuovi percorsi di valorizzazione delle scienze umane e del patrimonio artistico e culturale del meridione attraverso le nuove tecnologie, come proprio la nostra Università sta facendo ormai da anni, così come testimoniano le recenti nuove aperture del Centro di Ricerca Scienza Nuova, del Piccolo Palazzo del Gaio Sapere e della Torre della Comunicazione, che mettono insieme ricerca e produzione, sapere e saper fare".
Una scelta non causale da parte del Presidente Mattarella, già Ministro della Pubblica Istruzione dal 1989 al 1990, quella dell'Università Suor Orsola Benincasa per l'apertura dell'anno accademico universitario, perché l'Ateneo napoletano è l'unica Università italiana ad avere l'intero sistema formativo dalla scuola per l'infanzia all'alta formazione post laurea nella quale in particolare nell'ultimo decennio ha consolidato dei percorsi di assoluta eccellenza: dal giornalismo alla criminologia, dalla comunicazione alla psicologia, dalla pedagogia ai beni culturali, dal management al diritto. E non è stato un caso nemmeno la scelta del tema giuridico-costituzionale ("La Costituzione e i suoi cittadini") per la lectio inauguralis del nuovo anno accademico affidata a Tommaso Edoardo Frosini, professore ordinario di Diritto costituzionale e di Diritto pubblico comparato all'Università Suor Orsola Benincasa e componente nel 2013 del Comitato di saggi della Presidenza del Consiglio sulle riforme costituzionali, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, tra i tanti incarichi istituzionali prestigiosi, ha ricoperto quello di giudice costituzionale ed è stato relatore della celebre riforma post Tangentopoli della legge elettorale in senso maggioritario che ha regolato le elezioni al Parlamento della Repubblica Italiana nel 1994, nel 1996 e nel 2001.
L'apertura della giornata: la grande risorsa del patrimonio universitario campano nelle parole di Lucio d'Alessandro
C'è stato il grande patrimonio culturale e formativo del sistema universitario campano al centro della prolusione del Rettore, Lucio d'Alessandro che, stamane, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto il 114esimo anno accademico della storia dell'Università Suor Orsola Benincasa.
Un lungo ed appassionato intervento quello di d'Alessandro, aperto dalla notizia dell'imminente conclusione della procedura UNESCO per il riconoscimento dell'antica cittadella universitaria di Suor Orsola, che proprio oggi festeggiava il 434esimo anno dalla fondazione della sede monumentale, "come paesaggio e patrimonio culturale che conserva un ruolo sociale attivo nella società contemporanea".
Ma soprattutto alla presenza del presidente della conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Gaetano Manfredi, e di moltissimi Rettori di altri Atenei, d'Alessandro ha voluto raccontare al Presidente Mattarella le tante eccellenze delle Università campane. "Qualsiasi persona colta o comunque attenta alle Istituzioni, alla loro storia, al loro impatto sulla società, chiudesse oggi gli occhi alla ricerca di un'immagine di vita e di progettualità riferita alla nostra Regione - ha sottolineato d'Alessandro - vedrebbe come punto più alto di un immaginario skyline il suo poderoso sistema di studi, di strutture di ricerca in ambito umanistico e scientifico, di centri di eccellenza, che comprende e riunisce Atenei, Accademie, Istituti di studi avanzati, Musei, Conservatori, Teatri. E nella rappresentazione di Napoli, sempre più ostaggio di una oleografia nera, dovrebbe trovare un posto molto più ampio la positività della cultura che la anima, insieme con l'estensione e l'impegno di quella che suole definirsi cittadinanza attiva".
L'intervento "fuori protocollo" del Capo dello Stato che ha ringraziato la Maestra di Secondigliano
In apertura e in chiusura dell'intervento di d'Alessandro un ringraziamento speciale per il Presidente della Repubblica "in particolare per aver voluto essere con noi anche nel pomeriggio di oggi, per la cerimonia di chiusura dell'anno accademico della Scuola di Alti Studi Politici, che è uno dei tanti modi concreti in cui questa Università esplica uno dei doveri che percepisce come imprescindibili, ossia educare alla cittadinanza". E proprio il Rettore al termine della cerimonia ha invitato a parlare "fuori protocollo" il Presidente Mattarella che, nel salutare l'intera comunità accademica e nel complimentarsi con il Suor Orsola per la sua vivacissima attività culturale e scientifica, ha voluto esprimere un apprezzamento particolare per l'intervento di Anna Rosaria Imperato, 28 anni, laureata in Scienze della Formazione all'Università Suor Orsola Benincasa, attualmente insegnante della scuola primaria dell'Istituto "Sauro-Errico-Pascoli" di Secondigliano, che aveva raccontato, nel suo intervento in rappresentanza dei laureati del Suor Orsola, la sua esperienza di maestra di frontiera, ringraziando il Presidente Mattarella per le sue parole di "impegno a non dimenticare i giovani e la scuola, due risorse irrinunciabili per ogni Paese che voglia dirsi democratico", pronunciate all'Istituto Sannino di Ponticelli dove il Capo dello Stato il 28 settembre aveva aperto anche l'anno scolastico.
La voce della Maestra che ha scelto di restare a Secondigliano: l'intervento integrale di Anna Rosaria Imperato
"Caro Presidente, nel Suo discorso alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico, tenuto proprio qui a Napoli, all'Istituto Sannino di Ponticelli, lo scorso 28 settembre, Lei ci ha ricordato che non Le sfuggono i molti problemi che i giovani sono costretti ad affrontare quotidianamente. Ci ha ricordato di avere ben presente le difficoltà, le carenze, le sofferenze contro le quali essi combattono e che ha voluto essere qui, in questa nostra amata e meravigliosa città, per manifestare a quei giovani la Sua vicinanza, per dire loro, a voce alta, che avanzare insieme è possibile, e che la scuola può e deve essere uno strumento straordinario di crescita personale e collettiva. Per chi, come me, ha fatto della scuola la propria ragione di vita personale e professionale, le Sue parole sono state vissute come la più alta testimonianza di un impegno a non dimenticare i giovani e la scuola, due risorse irrinunciabili per ogni Paese che voglia dirsi democratico. Come non ricordare, a questo proposito, le parole di Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice di un Premio Nobel per la Pace: "un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo".
"In qualità di docente della scuola pubblica italiana sento che queste parole segnano la via del mio cammino professionale, un cammino cominciato proprio qui al Suor Orsola, in questa splendida cittadella "del gaio sapere". Qui mi sono formata e continuo a modellare il mio habitus di professionista dell'educazione e della formazione. Sono entrata da giovane diciannovenne proveniente da un'umile famiglia della provincia napoletana. Ho conseguito la laurea in Scienze della Formazione Primaria nel 2010, con relativo titolo di specializzazione per il sostegno, avendo l'onore e il privilegio di discutere la mia tesi in pedagogia generale con una Maestra indiscussa della pedagogia italiana, la Professoressa Elisa Frauenfelder. Ho superato il concorso a cattedra del 2012 ed anche di questo successo mi sento debitrice verso la formazione ricevuta dal Suor Orsola che ha rappresentato un fecondo substrato culturale e professionale sulla base del quale ho continuato e continuo a coltivare i miei studi".
"Dal 2014, sono insegnante di ruolo alla scuola primaria ed oggi lavoro presso l'I.C. Sauro Errico Pascoli di Secondigliano. Avevo ottenuto la cattedra in una scuola a pochi chilometri da casa, invece sono voluta tornare lì, dove avevo trascorso pochissimi anni di supplenza, in un contesto alquanto complesso del nostro glorioso Mezzogiorno, per poter continuare ad affrontare, insieme ai miei alunni e ai professionisti competenti con i quali quotidianamente condivido il mio lavoro, la sfida di contribuire a cambiare il mondo con una penna e un libro".
"Cosicché, nel mio agire professionale mi impegno a svolgere il mio lavoro come maestra laureata al Suor Orsola, a cui mi sento orgogliosa di appartenere tutt'oggi. Studiare al Suor Orsola per me ha significato vivere esperienze di formazione uniche: oltre alle attività previste dal piano di studi, compresi i laboratori e i tirocini, sono state le moltissime occasioni di incontro che questo Ateneo offre ad alimentare la mia cultura. All'interno di queste mura che si aprono alla città e al Paese, ho avuto davvero modo di crescere, perché qui, caro Presidente, come da Lei auspicato, "si cresce insieme" in una comunità di ricerca, condizione indispensabile del processo formativo. Se oggi mi sento libera come professionista, lo devo alle persone che ho incontrato e che mi hanno insegnato che la libertà di scelta si fonda sulla capacità di scelta e sulla consapevolezza della responsabilità che ne deriva. Una responsabilità che sento fortemente e che mi porta a cercare qui, in questo luogo vocato all'educazione e alla formazione, la casa sicura in cui imparare ad abitare la quotidiana incertezza del lavoro educativo. Questi luoghi, oggi patrimonio dell'umanità, hanno fatto la mia memoria e il mio futuro".
L'intervento di Giuseppina Fittapaldi dell'Ufficio di Job Placement
Il programma della mattinata si è concluso con la relazione del rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Giuseppina Fittipaldi, non a caso scelta in qualità di membro dell'Ufficio di Job Placement dell'Ateneo, uno dei grandi punti forza del rapporto virtuoso tra formazione e mondo del lavoro che caratterizza il "fare università" del Suor Orsola, e con lectio inauguralis di Tommaso Edoardo Frosini, professore ordinario di Diritto costituzionale e di Diritto pubblico comparato all'Università Suor Orsola Benincasa.
Il "Mattarella Bis" al pomeriggio per la chiusura della quinta edizione della Scuola di Alti Studi Politici
A testimonianza del grande impegno della "giornata universitaria" del Presidente della Repubblica, il Capo dello Stato è tornato al Suor Orsola anche nel pomeriggio, partecipando alla cerimonia di chiusura della quinta edizione della Scuola di Alti Studi Politici dell'Università Suor Orsola Benincasa, che proprio in questi giorni ha aperto il bando di partecipazione alla sesta edizione aperta a 150 laureati (info su www.unisob.na.it/dopolaurea).
La cerimonia è stata aperta dai direttori scientifici della Scuola, Lucio d'Alessandro e Ciriaco De Mita, che hanno introdotto la lectio doctoralis del presidente emerito della Corte Costituzionale, Francesco Paolo Casavola ed anche in questo caso al centro della lezione c'è stato un tema giuridico-istituzionale, il concetto di "Democrazia rappresentativa" analizzato dalle sue radici costituenti all'attuale momento di crisi.
Politica vuol dire realizzare: Lucio d'Alessandro cita De Gasperi per il suo messaggio agli allievi della Scuola di Politica del Suor Orsola
"La Scuola di politica, di cui si avvierà a breve il sesto ciclo, era stata immaginata insieme con il direttore De Mita per coinvolgere attivamente studiosi eminenti e figure politiche di primo piano nella formazione di quei giovani - per fortuna non pochi - che avvertono ancora la passione di volersi dedicare alla studio della nobile arte di sempre". Così il Rettore del Suor Orsola, Lucio d'Alessandro ha aperto la cerimonia del pomeriggio.
"Voglio salutare allora gli allievi che oggi concludono i loro studi presso la Scuola di politica con due aforismi di loro predecessori illustri, che mi pare riassumano in felicissima sintesi lo sforzo che si è compiuto durante quest'anno: "La politica è l'arte del meglio che verrà" (Otto von Bismarck) e "Politica vuol dire realizzare" (Alcide De Gasperi). Non abbiate paura di realizzare il meglio: spesso è addirittura più facile, certo più esaltante, che perdersi nelle chiacchiere che accompagnano i contorti alambicchi che distillano la mediocrità. È questo l'augurio che rivolgo a voi, e insieme a tutti noi che dal vostro operare trarremo vantaggio".
Il tributo di De Mita a Mattarella "Uomo delle regole"
Poi l'intervento dell'ex Presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita, con un tributo sentito all'amico Sergio Mattarella, per anni compagno di partito. "Nella mia lunga militanza politica - ha raccontato De Mita con la sua consueta ficcante ironia - l'unico che è riuscito ad interrompere i miei interventi è stato il presidente Mattarella che quando scadeva il tempo dei mie interventi nel gruppo parlamentare mi toglieva subito la parola, perché Sergio Mattarella è l'uomo delle regole. E nei giorni precedenti alla sua elezione, a chi mi chiedeva perché sostenevo Mattarella rispondevo proprio perché lui era l'uomo delle regole".
Un tributo sincero che ha immediatamente sollecitato il più fragoroso ed appassionato applauso della lunga ed intensa giornata universitaria di Sergio Mattarella, che alle 17.15 in punto ha lasciato il Suor Orsola diretto alla stazione di Napoli per rientrare al Quirinale come di consueto in treno. Perché l'Uomo delle regole è diventato da subito anche il Presidente del rigore e della sobrietà, che senza bisogno di fare rumore sta già entrando nel cuore della gente.
Sul Canale You Tube del Suor Orsola il video integrale delle due cerimonie.
Napoli, 20 Novembre 2015
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