Università degli Studî Suor Orsola Benincasa
Il Cigno GG Edizioni
Le Georgiche di Virgilio 'rivivono' in un libro fotografico da collezione con gli scatti d'autore di Ortensio Zecchino
Da Mantova a Napoli una serie di Mostre itineranti per raccontare l'Italia delle terre rurali attraverso i versi del grande poeta latino
Fino al 6 Giugno un allestimento multimediale in mostra al Suor Orsola con ingresso gratuito
Molto spesso le immagini fotografiche più belle nascono da un'osservazione libera da 'obiettivi' predefiniti nel corso della quale il genio creativo e lo spirito di osservazione si muovono senza schemi precostituiti. Ed ha una genesi inizialmente quasi inconsapevole e perciò ancor più affascinante nel metodo e brillante nel risultato il lavoro fotografico di Ortensio Zecchino che ha dato vita ad un originale lavoro editoriale: le "Georgiche" di Virgilio pubblicate per la prima volta con una corposa illustrazione fotografica.
L'occhio fotografico è quello di Ortensio Zecchino, insigne storico del diritto, docente di Storia delle Istituzioni medievali all'Università Suor Orsola Benincasa, già Ministro dell'Università e della Ricerca scientifica in tre diversi governi ed attualmente presidente di Biogem, l'Istituto di ricerche genetiche "Gaetano Salvatore". La sua passione fotografica è stata tramutata in un lavoro editoriale sistematizzato grazie all'intuizione di Lorenzo Zichichi fondatore della prestigiosa casa editrice "Il Cigno GG Edizioni" specializzata esattamente da 50 anni in pubblicazioni scientifiche e libri d'arte.
"La fotografia con temi bucolici e rurali è sempre stata una mia grande passione - racconta Zecchino - ma mai avrei immaginato che potesse diventare il corredo dei versi poetici di una delle più grandi figure della letteratura latina". E così i suoi scatti tra le terre agresti d'Italia, dalla sua Irpinia al territorio mantovano di Virgilio, dai colli silani della Calabria alle campagne maremmane della Toscana, sono diventati un formidabile patrimonio di oltre 200 fotografie d'autore racchiuse nelle quasi 400 pagine di un volume da collezione di grandissima intensità visiva e di grande valore storico tanto da essere diventato da subito una bellissima mostra fotografica itinerante.
Da Mantova a Napoli: la mostra sulle Georgiche in viaggio per l'Italia
La partenza del viaggio delle Georgiche in mostra con le foto di Ortensio Zecchino è avvenuta, non a caso dalla città natale di Virgilio, dove ad ottobre è partita la mostra al Museo Archeologico Nazionale di Mantova. Un grande successo che ha già reso permanente l'esposizione.
In questi giorni (in un'esposizione gratuitamente aperta al pubblico fino al 6 Giugno) le 100 foto più belle del libro sono un 'caso di studio' all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli in un suggestivo allestimento multimediale realizzato dall'architetto Leopoldo Repola e divenuto da subito 'cantiere' dei moderni studi di exhibition design per gli studenti dei corsi di laurea in conservazione dei beni culturali del Suor Orsola e per numerosi studenti liceali delle scuole napoletane. Una mostra come evidenzia Zecchino "così ricca di echi e di suggestioni, che alla città di Napoli 'parla' più che ad ogni altra: non solo perché qui si conservano le spoglie del poeta, ma perché proprio qui il poeta compose e volle ambientare la sua esaltazione della campagna e della vita dei campi".
Dopo la tappa accademica napoletana il viaggio italiano delle fotografie di Zecchino ripartirà a breve dall'Irpinia nel Complesso Monumentale Carcere Borbonico di Avellino per poi proseguire in autunno in giro per lo Stivale con il Castello svevo di Trani e il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro di Roma che hanno già 'opzionato' l'esposizione.
Il senso del volume e delle mostre raccontato da Ortensio Zecchino: le foto scattate sul crinale di due ere per fermare la storia e le storie dei paesaggi rurali del Belpaese
"La ruralità, che ha costituito il primo stadio della civilizzazione umana, e che fino a qualche decennio fa ha permeato - con la sua poesia e le sue asprezze - l'intera vita di gran parte delle nostre comunità, ha ormai completamente cambiato volto, per il mutato regime giuridico della terra, per la generalizzata diffusione delle strutture di base, per l'avvento delle tecnologie di supporto e per i nuovi equilibri socio-demografici realizzatisi negli ultimi decenni. La sua fisionomia antica si avvia ormai a vivere solo nella memoria di un sempre più ristretto numero di testimoni, prima di entrare definitivamente nell'archivio delle cose del passato. Le immagini raccolte per le "Georgiche" vogliono allora essere, insieme, contributo di documentazione e omaggio alla civiltà contadina che, con le sue miserie materiali e la crudezza imposta dalle dure leggi della natura, è stata comunque madre d'ogni sviluppo e fonte di fondamentali codici di etica privata e pubblica. Le foto sono state scattate come sul crinale di due ere. Sono del nostro tempo, ma hanno catturato immagini che sono anche d'un passato in dissolvenza, immagini che, in gran parte, ripropongono una realtà del tutto simile a quella cantata e descritta da Virgilio: l'aratura coi buoi e finanche con l'asino, povero aiuto per i più poveri, per i quali i buoi erano già un lusso, la durezza del lavoro impressa sui volti e sulle mani delle contadine e dei contadini effigiati, gli zappatori, il granaio di legno, la stalla sormontata dal tavolato che era il misero giaciglio dei pastori, gli animali della fattoria tutti insieme liberamente scorazzanti sull'aia, le nascite sul prato, in un ordine di immagini che segue quello virgiliano delle Georgiche, che sono non solo un inno poetico alla vita rurale, ma anche una puntuale descrizione didascalica della stessa ed una preziosa enciclopedia su tutto ciò che le concerne".
Info:
www.unisob.na.it/eventi
Apertura mostra: lunedì-venerdì 9-18
Galleria del Polo Museale
Università Suor Orsola Benincasa
Via Suor Orsola 10, Napoli
Napoli, 9 Maggio 2017
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