Università degli Studî Suor Orsola Benincasa
Facoltà di Lettere
Opere aperte / traduzioni aperte
Tradurre Ulysses di James Joyce
Incontro con Enrico Terrinoni
Lunedì 16 Aprile ore 11.30
Sala Villani
Università Suor Orsola Benincasa
Via Suor Orsola 10, Napoli
Lunedì 16 Aprile alle ore 11.30 presso la Sala Villani dell'Università Suor Orsola Benincasa, nell'ambito delle attività didattiche del Corso di laurea triennale in Lingue e culture moderne e del Corso di laurea magistrale in Lingue straniere per la comunicazione e la cooperazione internazionale, si svolgerà un incontro con Enrico Terrinoni, professore associato di Letteratura inglese all'Università per Stranieri di Perugia e curatore e traduttore della recente edizione in italiano di "Ulisse" di James Joyce (Newton Compton Editori, 2011).
Le tante recensioni che la coraggiosa traduzione ha avuto sottolineano il recupero del sostrato irlandese del testo joyciano, secondo la strada tracciata da Declan Kiberd e Seamus Deane, nonché della comicità, che ne ha fatto un'opera ironica e divertente, dal carattere sostanzialmente "popolare".
L'Ulisse di Joyce
Ulisse di James Joyce, sin dal giorno della sua pubblicazione - il 2 febbraio del 1922, quarantesimo compleanno dell'autore - era destinato a mutare radicalmente le sorti della letteratura contemporanea. Il romanzo è la cronaca di una giornata reale, un inno alla cultura e alla saggezza popolare, e il canto di un'umanità rinnovata. L'intera vicenda si svolge in meno di ventiquattro ore, tra i primi bagliori del mattino del 16 giugno 1904 - data in cui Joyce incontra Nora Barnacle, la futura compagna di una vita, che nel tardo pomeriggio dello stesso giorno lo farà "diventare uomo" - fino alle prime ore della notte del giorno seguente. Il protagonista principale, l'ebreo irlandese Leopold Bloom, non è un eroe o un antieroe, ma semplicemente un uomo di larghe vedute e grande umanità, sempre attento verso il più debole e il diverso, e capace di cortesia anche nei confronti di chi queste doti non userà con lui. Gli altri protagonisti sono il giovane intellettuale, brillante ma frustrato Stephen Dedalus - già personaggio principale del libro precedente di Joyce, "Dedalus. Un ritratto dell'artista da giovane" - e Molly Bloom, la moglie dell'ebreo, vera e propria regina del romanzo. Alla fine, stesa sul vecchio letto scricchiolante, Molly sarà intenta a riflettere - in un monologo di più di ventimila parole non scandite da punteggiatura - sulla giornata appena trascorsa, sul suo tradimento del marito, su ogni ricordo del passato, e sui potenziali futuri immaginati. Figura dalla solida corporeità, Molly è una donna gloriosamente istintiva, ma anche resistente a una qualunque forma di caratterizzazione categorica. Ulisse è un romanzo della mente: i monologhi interiori e il flusso di coscienza sono una versione moderna dei soliloqui amletici. Si insinuano gradualmente nelle trame dell'opera, fino a dissolvere ogni limite tra narrazione realistico-naturalista e impressione grafica del pensiero vagante.
Enrico Terrinoni
Nato a Gorizia nel 1976, si laurea con lode in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Roma Tre. Attualmente è professore associato di Letteratura inglese all'Università per Stranieri di Perugia.
Autore di numerosi scritti su Joyce e la letteratura irlandese, ha ottenuto fellowship presso University College Dublin, Indiana University e Trinity College Dublin.
Co-dirige la "Internationalist Review of Irish Culture".
Ha tradotto Muriel Spark, Brendan Behan, G.M. Flynn, B.S. Johnson, John Burnside
e Miguel Siyuco. Collabora con il quotidiano "Il Manifesto".
Napoli, 16 Aprile 2012
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