Università degli Studî Suor Orsola Benincasa
Facoltà di Scienze della Formazione
Master in Radiofonia
Focus del Master in Radiofonia
Napoli, martedì 19 dicembre 2017 ore 14,00
Aula Giancarlo Siani, via Suor Orsola 10
Doris Zaccone: Io, Radio Capital e l'infotainment
"Non mi piace quello che spesso, nella radio di oggi, sta dietro la richiesta di Infotainment: la paura e l'appiattimento verso il basso. Io amo le radio parlate, parlatissime. E a volte la leggerezza, il tocco pop, il tirar via, mi infastidisce. Perché le parole mi piacciono molto e se dette da chi le sa dire non mi fanno paura, né mi annoiano. Mi annoia il tainment più che l'info. Certe volte...". Così parla Doris Zaccone, una delle voci più amate di Radio Capital che martedì 19 dicembre alle 14.00 nell'aula Giancarlo Siani della Torre della Comunicazione dell'Università Suor Orsola Benincasa terrà il primo Focus dell'anno accademico 2017-2018 del Master in Radiofonia.
Il tema? "Quando il conduttore è anche autore".
Emiliana di nascita, Doris Zaccone si è lasciata conquistare dal mondo della radio grazie a un garage che ne ospitava una, piccola e storica. Le radici le ha messe apparentemente a Roma e a Radio Capital ma in realtà è una vera cittadina del mondo e lo ha dimostrato guidando per anni "Capital in the World", programma che l'ha condotta in ogni angolo del pianeta e che ritorna dal lunedì al venerdì alle 13. Inoltre, ogni sabato la ritroviamo in onda con "Capital in the walkman", il programma che crea le playlist ideali per accompagnarvi in qualsiasi tipo di viaggio.
Nell'incontro con gli allievi del master, Doris Zaccone spiegherà la sua visione
dell'infotainment: "Credo che gli autori radiofonici siano dei funamboli. Così
come gli speaker chiamati a servire la causa dell'infotainment, neologismo che
non amo.
Il senso è camminare sul filo sottilissimo che separa la didascalia dalla
suggestione. È il tentativo di far sentire partecipi il maggior numero di
ascoltatori. Intrecciare questioni generali di politica, cronaca, cultura, con
il sentire personale. È un esercizio di sintesi e di empatia, per quanto mi
riguarda. Difficile e molto, molto, stimolante. Asciugare senza semplificare.
Togliere senza banalizzare. Questo dovrebbe essere, non è detto che lo sia".
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