Università degli Studî Suor Orsola Benincasa
La Musica Sacra, il Teatro, l'Istruzione musicale
nella Napoli del Settecento
a cura di Pasquale Scialò
Un unico grande progetto con quattro tappe espositive
aspettando Il Museo della Musica di S. Domenico Maggiore
Il Sacro a Napoli nel Settecento
Napoli, 13 dicembre 2008 - 31 gennaio 2009
via Suor Orsola 10
«Cours, vol à Naples
ècouter les chefs-d'oeuvres de Leo, de Durante, de Jommelli, de Pergolése!
..Si tes yeux s'emplissent de larmes, si tu sens ton coeur palpiter,
si des tressaillement t'agitent, si l'oppression te suffoque dans tes transports,
prends ton Metastase et travaille,
son génie échauffera le tien....»
(J.J. Rousseau)
Quattro mostre per celebrare la Napoli del Settecento e la sua musica: una musica che da secoli esiste e resiste, che ha imparato a parlare indistintamente al pubblico di tutto il mondo, conosciuta, richiesta ed elogiata, nata dalle scuole musicali dei suoi quattro Conservatori e dai grandissimi musicisti che l'hanno resa immortale.
E' La Città Cantante, un progetto che nasce con l'obiettivo di far scoprire al vasto pubblico italiano e internazionale la cultura musicale del Settecento napoletano, una rievocazione dei momenti più significativi della storia musicale del secolo dei lumi, quando il binomio Napoli/Musica era indissolubile. Un progetto che anticipa al pubblico la realizzazione del Museo della Musica nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore.
Spazi suggestivi, strumenti musicali, oggetti simbolo, quadri, disegni, bozzetti, documenti autografi, macchine teatrali, una didattica coinvolgente fatta di immagini, suoni e installazioni, concerti e conversazioni con studiosi e ricercatori: La Città Cantante sarà un'esplorazione nel campo del sacro, del teatro e delle forme musicali ad essi legate. Un progetto multisensoriale perché una mostra sulla musica, la prima grande mostra sulla musica napoletana settecentesca, va ascoltata e non solo guardata; inoltre sarà coinvolto anche l'olfatto in alcuni percorsi espositivi. Gli ambienti della rassegna saranno caratterizzati da una "sonorizzazione costante", grazie a esecuzioni dal vivo e musiche dell'epoca che accompagneranno il visitatore nei vari percorsi espositivi.
Le prime tre mostre del progetto La Città Cantante saranno: Il Sacro a Napoli nel Settecento al Suor Orsola Benincasa, L'Istruzione a Napoli nel Settecento al Conservatorio di S. Pietro alla Majella (febbraio 2009) e Il Teatro a Napoli nel Settecento a Palazzo Reale (maggio 2009) tutte a cura di Pasquale Scialò.
A conclusione di questo percorso, si terrà un'ultima esposizione, una sorta di sintesi virtuale di questo viaggio nella musica del Settecento napoletano, che costituirà l'evento inaugurale del Museo della Musica di S. Domenico Maggiore.
Il Sacro a Napoli nel Settecento, che inaugura il 13 dicembre 2008 al Suor Orsola Benincasa, antico monastero di Napoli, oggi sede universitaria e museale, resterà aperta sino al 31 gennaio 2009.
L'esposizione, con allestimento di Lucio Turchetta, si sviluppa attraverso gli spazi del Monastero, partendo dal chiostro in cui una installazione restituirà i suoni dell'ambiente circostante amplificati. Il percorso si snoda poi negli spazi dello storico claustro in cui due dei tre organi positivi napoletani diffonderanno un programma di musiche settecentesche. Tra questi anche l'organo Rossi (1769), proveniente dalla Basilica Santa Maria del Buon Consiglio di Napoli, riccamente decorato.
I busti d'argento di S. Filippo Neri e S. Alfonso Maria de' Liguori introducono
poi alla seconda sezione della mostra dedicata ai documenti, partiture autografe
e lettere che raccontano l'evoluzione della musica e della committenza a Napoli
nel settecento: il manoscritto autografo della Missa pro Defunctis di Cimarosa
(un vero e proprio modello compositivo ripreso anche da Mozart nel Requiem) e il
Te Deum di Paisiello eseguito alla incoronazione imperiale di Napoleone
Bonaparte.
Accanto ai documenti, una selezione di strumenti musicali dei più grandi liutai
napoletani (come Gagliano e Custode) o stranieri (Schultz), operanti a Napoli.
La terza sezione della mostra è dedicata alla religiosità popolare, in cui spiccano pezzi come il cembalo Mucciardi, su cui S. Alfonso Maria de' Liguori compose pastorali natalizie famose in tutto il mondo come Tu scendi dalle stelle, e i Pastori Musicanti simbolo di quella commistione tra sacro e profano, che nel presepe settecentesco si manifesta attraverso figure di pastori che suonano strumenti popolari o esotici, spesso realizzati da maestri liutai (Vinaccia) e che rievocano il fragoroso frastuono di una città da sempre multiculturale.
Il percorso prosegue con una imponente macchina barocca che nella chiesa dell'Immacolata Concezione, racconta la funzione paraliturgica delle Quarantore, in cui sacro, teatro e musica si fondono in un'esperienza multisensoriale fatta di suoni, luci ed essenze profumate. A chiudere questo petit tour nella produzione sacra il Presepe settecentesco del Suor Orsola Benincasa.
La Città Cantante è stata realizzata grazie al finanziamento dell'Assessorato
al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania ed è organizzata e gestita da
Scabec - società campana per i Beni Culturali. Si ringrazia per la
collaborazione l'Archivio storico del Tesoro di San Gennaro, Napoli, Biblioteca
Nazionale di Napoli, Collezione Carreras, Collezione Nocerino, Collezione
Porcini, Conservatorio e Biblioteca di S. Pietro a Majella di Napoli, Curia
Arcivescovile di Napoli, Fondo edifici di culto - Ministero dell'Interno,
Dipartimento per le Libertà Civili e L'immigrazione - Direzione Centrale per
l'Amministrazione del Fondo Edifici di Culto, Fondazione Pagliara, Istituto
Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi di Roma, Missionari Redentoristi,
Basilica di S. Alfonso M. de Liguori, Pagani (Sa), Museo degli Strumenti
Musicali dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma, Soprintendenza
speciale per il Patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo
museale della città di Napoli, Soprintendenza per i beni storici, artistici ed
etnoantropologici le province di Napoli (con eccezione della città), Benevento e
Caserta, Palazzo Reale di Napoli, Soprintendenza BSAE di Salerno e Avellino,
Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per le province di
Caserta e Benevento, Soprintendenza del Museo degli Strumenti Musicali, Roma.
Il logo del progetto è stato creato appositamente da Ernesto Tatafiore.
Informazioni
orario: tutti i giorni dalla 11 alle 18
nei giorni 24 e 31 dicembre dalle 11 alle 16
chiuso nei giorni 25 e 26 dicembre; 1 e 6 gennaio
Biglietti
intero 5,00 euro
ridotto 2,00 euro (per possessori artecard)
gratuito per studenti e docenti Suor Orsola
e per minori di 18 anni
visite guidate in italiano a pagamento su prenotazione
11.30-12.45 turni visite mattina
15.30-16.45 turni visite pomeriggio
costi: euro 80 scuole - euro 100 gruppi adulti
Prenotazioni
numero verde artecard 800 600 601
da cellulari 06 39967650
orario lunedì-domenica 9.00-20.00
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