Eventi

Università degli Studî Suor Orsola Benincasa

Facoltà di Giurisprudenza

 

 

I Grandi Processi

Ciclo di incontri di Orientamento al diritto
attraverso la simulazione di un processo

 

 

 

Napoli, 24 gennaio 2012 ore 10,30
Aula Magna, corso Vittorio Emanuele 292

 

 

 

Svolgimento del processo

Il Magistrato, Dott. Gaetano Carlizzi, nella qualità di Presidente del Collegio Giudicante apre l'udienza pubblica, introduce il caso e dà conto delle modalità di svolgimento del processo.

La Dott.ssa Ida Frongillo, nella qualità di Pubblico Ministero e il Dott. Gianluca Gentile, nella qualità di Avvocato difensore del medico di Welby, illustrano le rispettive tesi.

Il Collegio Giudicante è composto dagli studenti delle scuole campane in numero dispari (non più di 15 membri) e dal Presidente. Dopo una breve relazione del Presidente sulla causa e sulle tesi sostenute dalle parti, il collegio si pronuncia. Su indicazione del Presidente ogni membro del collegio esprime il suo voto con una breve illustrazione dei motivi. Il Presidente non vota. Il Presidente pronuncia la sentenza.

Il Pubblico composto dai docenti e dagli allievi delle scuole segue l'udienza pubblica.

 

 

Introduzione

Vincenzo Omaggio
Preside della Facoltà di Giurisprudenza
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa

Trattazione del caso giudiziario

Gaetano Carlizzi
Magistrato Tribunale Militare di Napoli

Ida Frongillo
Magistrato Tribunale di Napoli

Gianluca Gentile
Ricercatore di diritto penale
Università degli Studi Suor Orsola Benincasa

 

 

Il caso

Nel 2006 Piergiorgio Welby, affetto sin dal 1963 da una patologia che aveva finito per costringerlo a utilizzare in via permanente un ventilatore artificiale per sopravvivere, si era inutilmente rivolto al Tribunale civile di Roma per sentir condannare il suo medico curante a disattivare tale macchinario, previo trattamento sedativo.

Essendo fermamente intenzionato a porre fine a quella che considerava un'inutile sofferenza, Welby, nel corso di quello stesso anno, cercò tramite appello pubblico un altro medico disposto ad aiutarlo, e lo trovò nel dottor Mario Riccio. A seguito del decesso di Welby, il dottor Riccio fu indagato dalla Procura presso il Tribunale di Roma per il reato di omicidio del consenziente (previsto dall'art. 579 del codice penale). Nel corso del relativo processo emersero due tesi, la cui contrapposizione esprime bene la situazione del diritto contemporaneo, ossia il fatto che la vita associata non è più retta soltanto da regole esclusive di contenuto puntuale, ma anche e innanzitutto da principi generali di valore spesso reciprocamente confliggenti.

Da un lato, la tesi "colpevolista", secondo cui, sebbene debba riconoscersi l'esistenza di un diritto fondamentale di scegliere se e come farsi curare (cd. autodeterminazione terapeutica: art. 32 comma 2 Costituzione), nondimeno esso, per espressa previsione costituzionale, vale nei limiti stabiliti dalla legge, e in particolare nei limiti, espressi dall'art. 579 c.p., in cui non conduca alla morte del suo titolare.

Dall'altro lato, la tesi "innocentista", secondo cui il carattere inviolabile del diritto di autodeterminazione terapeutica comporta che, qualora chi ne è titolare venga preso in cura da un medico consapevole della sua intenzione di porre fine a un trattamento sanitario, per tale medico sorge un obbligo preminente di rispettare la volontà del paziente, e dunque viene meno il dovere di rispettare la norma che punisce l'omicidio del consenziente.

 

 

 

 

Le scuole secondarie superiori interessate alla partecipazione agli incontri possono contattare l'Ufficio di Orientamento di Ateneo: 081.2522350 - e-mail

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