Università degli Studî Suor Orsola Benincasa
Facoltà di Giurisprudenza
Stefano Rodotà
Dal limite.
La vita fra diritto e non diritto
Sandro Botticelli, Ritratto di Esmeralda Bandinelli
Victoria and Albert Museum, Londra
Napoli, 18 ottobre 2006
Sala degli Angeli, via Suor Orsola, 10
La prolusione di Stefano Rodotà inaugura il ciclo di seminarî Davanti alla legge. Immaginare il diritto, che si propone come una prima selezione della pluralità di 'ottiche', di prospettive, dalle quali si guarda al diritto. Tra questi sguardi, la letteratura e il cinema, entrambi discorsi pubblici, occupano un posto privilegiato. Nel caso della letteratura, pressoché da sempre. Ecco, pensare il diritto e il suo limite, per riprendere una formula proprio di Rodotà, non significa soltanto mettere in questione la pretesa del diritto di giuridificare ogni àmbito della vita, significa anche pensare il diritto a partire da ciò che non ricade entro i suoi confini, da ciò che eccede i suoi rassicuranti perimetri disciplinari, e attingere a una molteplicità di fonti, di spunti, di angoli visuali. E saranno proprio questi, talvolta, a illustrarlo con maggiore nettezza: una tragedia di Sofocle, un film di Billy Wilder, un quadro di Edward Hopper.
"Il diritto entra nella vita senza purezza. Quando è posto nelle mani degli uomini, potenti o cittadini comuni, ne assume le sembianze, e la sua facciata rassicurante non sempre è in condizione di occultare la realtà che esso stesso produce".
Stefano Rodotà
La vita e le regole. Tra diritto e non diritto
Milano, Feltrinelli, 2006.
mercoledì 18 ottobre 2006
ore 17,00
Introducono
Francesco De Sanctis
Franco Fichera
Stefano Rodotà
Dal limite. La vita fra diritto e non diritto
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