New Media
Gambalonga, una vita che "fa notizia"
Carlo Gambalonga
"In 7 sms si può raccontare il mondo". E in quest'unica frase si può cogliere l'essenza del giornalismo di agenzia. A pronunciarla, nel corso dell'incontro "New journalism: il tramonto della carta stampata e il trionfo dei nuovi media", è Carlo Gambalonga, vice direttore vicario dell'Ansa, la prima agenzia d'informazione in Italia e la quarta nel mondo.
Trentacinque anni di carriera alle spalle per una vita appassionata. Sempre fedele all'Ansa. Qui nel 1974 Carlo Gambalonga ha cominciato a muovere i primi passi come giornalista sportivo. Racconta Olimpiadi, campionati mondiali di calcio e intervista personaggi che ben presto passeranno dalla storia dello sport al mito. Uno tra tutti, Diego Armando Maradona. Si occupa poi di Cronaca. Dalle telescriventi all'avvento dei computer, dalle "tasche piene di gettoni" per le cabine telefoniche di fortuna ai telefoni cellulari. Le notizie dettate da Gambalonga riguardano eventi come il sequestro di Aldo Moro, l'avvicendamento di tre Pontefici e la guerra in Albania.
Memorabile l'intervista esclusiva con Hillary Clinton nell'Hotel Santa Caterina di Amalfi, in occasione del G7 di Napoli. Di drammatica attualità il racconto dei terremoti in Irpinia, Friuli, Umbria o di altre calamità come la frana di Sarno, in provincia di Salerno. Si dedica poi alla divulgazione scientifica, con particolare attenzione per il settore della Sanità. Tra gli ultimi progetti, un altro tipo di informazione specialistica: turismo, promozione del territorio e comunicazione degli enti locali.
Eclettico nel lavoro e gioviale nei rapporti interpersonali. Lo introducono un sorriso abbronzato e un fare scherzoso. Le doti di comunicatore di Gambalonga si percepiscono già dal momento del saluto: la battuta è così pronta che scatta ancor prima della stretta di mano. A quanto pare quasi 4 decenni di professione, una moglie, due figli e 5 cani scizzu non l'hanno fiaccato. Tra le passioni scelte come toccasana per la propria verve, una collezione di francobolli e il sound di Beatles e Frank Sinatra. Ma la mania quotidiana, la sua "copertina di Linus", resta il sigaro. Un feticcio più che un accessorio, oltre che un fedele compagno di conversazione.
Rosa Lella
[20.4.2009 - 16:27]
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