Festival di Perugia
Nuzzi racconta il "Vaticano SpA"
Gianluigi Nuzzi, autore del libro
Dall'inviato -Il teatro Pavone di Perugia ha ospitato oggi una delle conferenze punto di forza di questa edizione del Festival del giornalismo: "Le verità nascoste, Vaticano SpA". Sul palcoscenico Gianluigi Nuzzi di Libero, autore del libro Vaticano SpA, Giacomo Galeazzi de La Stampa che ha moderato l'incontro, Philip Willan, giornalista e scrittore e Philippe Ridet de Le Monde.
Il libro, che ha venduto oltre 210 mila copie, è risultato un enorme successo. Un testo che racconta spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza.
Tutto nasce dalla scoperta dell'archivio segreto di monsignor Renato Dardozzi, dove sono custodite lettere, relazioni, bilanci, verbali, bonifici.
Secondo l'autore "il libro ha la presunzione di iniziare a vedere le cose vaticane con la freddezza delle notizie".
Secondo lei, dopo l'uscita del libro, lo Ior, l'Istituto opere religiose, cambierà direzione?
"Io non so se cambierà bandiera perché ancora troppi segreti galleggiano nella realtà quotidiana del Vaticano. Noi non sappiamo perché De Pedis e la banda della Magliana siano finiti nella Basilica di Sant'Apollinare a Roma. Oppure perché solo dopo un quarto di secolo di depistaggi nel processo Calvi si è capito che si trattava di omicidio e non di suicidio".
Perché sono venuti a Panorama, dove lei lavorava, e le hanno dato questo incarico?
"Perché credo cercassero un interlocutore che non avesse il pregiudizio dell'anticlericalismo, e ciò è stato molto intelligente".
Perché?
"Perché se fosse finito nelle mani di un giornalista anticlericale, o con un pregiudizio nei confronti del Vaticano, il libro ne avrebbe risentito e sarebbe finito nei circuiti anticlericali".
Monsignor Renato Dardozzi le ha lasciato queste carte, un archivio con oltre 4000 documenti?
"Dardozzi, personaggio illustre della Santa Sede, laureato in numerose facoltà scientifiche, ha esposto la rivalutazione delle teorie di Galileo in Vaticano, ha cercato di fare pulizia da morto laddove da vivo non ci era riuscito. Nel 1999 decise di ripulire l'Ospedale Bambin Gesù di Roma, dove esistono tutt'ora interessi molto forti. Immediatamente ricevette una lettera minatoria con il timbro del Vaticano dove era scritto: Stai attento a tua figlia! Sì la figlia, perché prima che diventasse sacerdote aveva adottato una ragazza con problemi fisici e psichici. Per garantirle un futuro, sentendosi vicino alla fine dei suoi giorni, Dardozzi decise di scrivere all'allora Cardinale Segretario di Stato Angelo Sodano per chiedere il riconoscimento di un'attività professionale: i soldi sarebbero serviti come vitalizio all'assistenza della figlia. Sodano non ha mai risposto. È stato in quel momento che monsignor Renato Dardozzi ha capito di aver perso. Per questo motivo credo che il suo desiderio di rettitudine lo abbia portato alla volontà della pubblicazione di questo archivio".
Cosa è accaduto in Vaticano alla vista di questo archivio?
"Quando è uscito il libro Vaticano SpA la Santa Sede è andata sotto shock. Nessuno si aspettava che monsignor Dardozzi avesse conservato per tutti gli anni di lavoro le ricevute delle operazioni effettuate. Era un uomo che aveva sempre vissuto nell'ombra, mai in pubblico. Con questa volontà, credo che Dardozzi abbia espresso il desiderio di lavorare anche senza esserci più. Questo archivio, con tutti i segreti finanziari del Vaticano, può essere gratuitamente visitato su internet al sito chiarelettere.it".
Sergio Napolitano
[24.4.2010 - 19:57]
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