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a cura della Scuola di giornalismo Suor Orsola Benincasa
in convenzione con l'Ordine Nazionale dei Giornalisti

 
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Lorenzo Fontana

Chi è il nuovo
presidente della Camera


"Leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio di energie e nei casi più gravi negazione dei diritti". Così Lorenzo Fontana nel suo discorso dopo la proclamazione a presidente della Camera dei Deputati. Caldamente criticata dal centrosinistra, l'elezione di Fontana sembra sanare le fratture apertesi nel centrodestra negli ultimi tempi e che si erano rivelate durante le votazioni per il presidente del Senato.

La biografia

Giornalista pubblicista, Lorenzo Fontana ha tre lauree: la prima in Scienze Politiche, la seconda in Storia e la terza in Filosofia, conseguite presso l'Università degli Studi di Padova e l'Università Europea di Roma. Ha una figlia e si è sposato secondo il rito tridentino, cioè un antico rito in latino che si svolge secondo la tradizione stabilita dal Concilio di Trento nel 1570 ed è stato in vigore fino al Concilio Vaticano II degli anni Sessanta del Novecento.

La sua attività politica inizia con la militanza di lungo tempo nella Lega, di cui è vicesegretario dal 2016. Nel 2009 è eletto una prima volta al Parlamento europeo, per poi essere riconfermato nel 2014. Durante il suo mandato da eurodeputato, Fontana è stato anche relatore del progetto di decisione sull'accordo di cooperazione tra Bosnia Erzegovina ed Europol. Ex ministro per la Famiglia e le Disabilità tra 2018 e 2019, il politico veronese è stato ministro per gli Affari Europei nel primo governo Conte.

La sua attività politica è segnata soprattutto dalle posizioni ultraconservatrici su temi come l'aborto, l'eutanasia, i matrimoni tra persone dello stesso sesso e i diritti delle donne. Sulle sue pagine social vedono spesso pubblicate foto di sante e santi. Tra questi anche San Marco, che Fontana ha dichiarato di celebrare il 25 aprile al posto della Liberazione dal nazifascismo. Strenuo sostenitore della famiglia tradizionale, il neoeletto presidente della Camera ha partecipato in modo attivo e regolare a manifestazioni come il Congresso Mondiale delle Famiglia, che nel 2019 riunì a Verona i movimenti globali antiabortisti antifemministi e anti-LGBT+. Lorenzo Fontana è iscritto al "Comitato No194", organizzazione che chiede l'abrogazione della legge che disciplina l'aborto in Italia. Nel 2018 ha dichiarato che "quella per la vita è la battaglia finale".

Le sue idee lo hanno spesso avvicinato a leader internazionali dell'estremismo come la politica francese Marine Le Pen e il premier ungherese Viktor Orban. In passato ha anche sostenuto apertamente Donald Trump e Vladimir Putin, da cui si è in parte dissociato solo in seguito all'invasione dell'Ucraina.

L'elezione e le reazioni

Con 222 voti su 392, il politico della Lega sbaraglia la concorrenza e si aggiudica la terza carica dello Stato. Il quarantaduenne di Verona è stato eletto a maggioranza assoluta al quarto scrutinio, nel secondo giorno di votazioni.

La sua elezione mostra un centrodestra che sembra ritrovare l'unità perdura nell'ultimo periodo. La coalizione accoglie il superamento del quorum con un lungo applauso che interrompe momentaneamente lo spoglio. Numerosi sono stati poi i messaggi di congratulazioni per il neoeletto. In una nota, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha affermato che Fontana "saprà ricoprire questo ruolo così prestigioso con senso delle istituzioni, equilibrio e imparzialità". Le fa eco Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione uscente, che sottolinea anche la competenza e l'esperienza politica lunga nonostante la giovane età. Dalla Lega, invece, la deputata Simonetta Matone si complimenta per il discorso "molto profondo e intelligente, che ha toccato punti importantissimi" come l'idea che "l'inclusione non può voler dire sudditanza".

Dure le reazioni nel centrosinistra e nell'opposizione. Secondo Laura Boldrini (Pd), "Lorenzo Fontana rappresenta l'estremismo ai vertici delle istituzioni repubblicane e per questo non può rappresentare l'intera Camera dei deputati". Sulla stessa scia il collega di partito Alessandro Zan che afferma: "Non può essere eletto terza carica dello Stato chi ha costruito tutta la sua esistenza politica su parole d'odio e discriminazione". Anche il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli ha espresso parole dure sull'elezione di Fontana. "Questo - ha sostenuto Bonelli - è il vero volto della destra estrema di questo Paese, che porta alla guida del Senato un nostalgico del ventennio come Ignazio La Russa e un omofobo contro i diritti delle donne, pro Putin, vicino ai movimenti nazisti come Fontana".

Annachiara Giordano

[14.10.2022 - 15:20]



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