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Caos all'interno di Meta
Zuckerberg licenzia 11 mila dipendenti


Diventare una società più snella ed efficiente. È questo l'obiettivo di Mark Zuckerberg, ceo di Meta che, attraverso una lettera ufficiale ai dipendenti, ha licenziato circa 11mila impiegati dell'azienda. Prima il calo degli utenti giornalieri lo scorso febbraio e poi l'incalzare, giorno dopo giorno, della concorrenza di altri social, su tutti Tik Tok.

Le assunzioni saranno bloccate fino al 2023 e per l'anno venturo si conteranno quasi sicuramente altri licenziamenti.

Il 38enne, ceo di Meta, sta pagando, in altri termini, l'accelerata in pandemia con oltre 27mila assunzioni tra il 2010 e il 2021. L'intero settore adesso vive uno dei momenti più delicati della sua giovane storia a causa di una serie di eventi, su tutti c'è il grosso investimento sul metaverso che, soltanto nell'ultimo trimestre, gli è costato oltre 3 miliardi e mezzo di dollari e che causerà ulteriori perdite nel 2023.

Il settore che ha subìto più tagli è stato quello delle risorse umane. Coinvolta anche l'Unità Reality Labs che si occupa di realtà virtuale e metaverso.

Chi è stato licenziato e lavorava negli Stati Uniti, riceverà lo stipendio per quattro mesi oltre a sei mesi di copertura sanitaria. Per i dipendenti che invece lavoravano nel resto del mondo, non c'è stato alcun commento da parte di Zuckerberg. Anche la sede italiana di Meta ha visto un taglio di 50/60 dipendenti.

Enrico Esente

[10.11.2022 - 15:54]



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