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a cura della Scuola di giornalismo Suor Orsola Benincasa
in convenzione con l'Ordine Nazionale dei Giornalisti

 
Fondazione Terzo Pilastro
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Il convegno

Il ruolo del Presidente
nella storia della Repubblica


Il Presidente della Repubblica ricopre un ruolo di garanzia, ma a volte anche politico. Il metodo di elezione spesso incide anche sul suo mandato. Questi i temi affrontati nell'incontro che si è tenuto questa mattina nell'aula 1 del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università Suor Orsola di Napoli durante il quale è stato presentato il libro "I Presidenti della Repubblica: da De Nicola al secondo mandato di Mattarella" scritto dal costituzionalista Andrea Pertici. Un libro che, come lo definisce il direttore della scuola di giornalismo Marco Demarco che ha moderato l'incontro, "mette bene in ordine la storia d'Italia, aiuta a periodizzarla egregiamente. Fa notare i punti di continuità e discontinuità tra le varie presidenze della Repubblica".

Con l'autore del libro e il direttore Demarco hanno discusso anche Serena Sileoni e Francesco Marone, professori di diritto costituzionale all'Università Suor Orsola Benincasa. È proprio il professor Marone in prima battuta a porre l'attenzione sul ruolo del Presidente della Repubblica spiegando che è la più alta carica dello Stato. "La caratteristica del suo potere- dice il professore- è quella di essere a fisarmonica: può essere di garanzia o governativa a seconda del governo instaurato". Inoltre è importante per Marone sottolineare il fatto che la Presidenza della Repubblica ha funzionato bene in questo paese, per cui "si dovrebbe essere più prudenti sull'ipotesi di riformare il metodo di elezione del Presidente facendolo diventare a elezione diretta".

"Il Presidente della Repubblica ha una funzione di garanzia, ma la svolge con l'arte della politica e non con gli strumenti tipici di chi fa da garante". È la professoressa Sileoni a sintetizzare così la questione. Poi spiega: "Il Capo di Stato ad esempio ha il potere di rinviare alle Camere le leggi, laddove individui un vizio di merito costituzionale".

Ma la questione più importante è l'elezione del Presidente della Repubblica che è proprio il professor Andrea Pertici a spiegare: "È concepita dal nostro Costituente come un'elezione che cerca di aggregare intorno alla scelta presidenziale una maggioranza ampia". Tra i presidenti eletti con una maggioranza ampia occorre ricordare De Nicola e Gronchi. "Dopo invece inizia un'oscillazione tra presidenti di maggioranza stretta e presidenti di larga convergenza" spiega l'autore del libro. "Einaudi, Segni, Leone, Mattarella 1 e Napolitano 1 per esempio sono presidenti di maggioranza più stretta, gli altri invece sono tutti di larga convergenza" conclude il professor Pertici.

Infine per gli studenti dell'Università Suor Orsola che hanno partecipato all'incontro è stato possibile ascoltare un excursus storico fatto dal docente Pertici sulla successione tra il Presidente della Repubblica Leone e il presidente Pertini. "Il primo- racconta il professore- è stato eletto con pochi voti sopra la maggioranza ed è totalmente assente nella formazione dei governi, il secondo invece è eletto da un'ampia maggioranza e propone un'agenda molto attiva sulla formazione del governo".

Maria Chiara Valecce

[30.11.2022 - 18:07]



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