A Mary Liguori
Quando è più difficile essere cronisti
Mentre si lavora al prossimo numero di Inchiostro, giunge nella nostra piccola e giovane redazione la notizia tragica, oltre i limiti del nostro pressoché quotidiano surreale, della collega cronista de Il Mattino Mary Liguori, che, recatasi sul luogo di un ammazzamento per camorra a San Giorgio a Cremano, vi ha scoperto, tra le altre, vittima innocente e inconsapevole il proprio padre Vincenzo Liguori, 57 anni, titolare di un'officina a San Giorgio a Cremano.
La redazione sta lavorando proprio a un numero di Inchiostro dedicato al futuro del giornalismo con l'inevitabile difficilissimo e pur sempre amato baricentro nella nostra Napoli...il futuro del giornalismo... a Napoli! Certo la notizia arrivata ha spazzato via il tono ironico del solito "fratello di Caino"... Certo qualche scoramento ti prende dalle gambe alla gola...
Vogliamo invece dire che, per quanto tutto sia difficile, per quanto la città sembri tante volte una farfalla dalle ali sparate che fatica a uscire dal buco nero delle sue molte camorre, delle sue corruzioni, delle sue lotte tra i poveri (anche poveri giornalisti, disoccupati, precari, abusivi, giovani studenti quasi il danno venisse dagli uni o dagli altri) noi crediamo fermamente nella forza invincibile di quei nostri giovani (giornalisti e non) che formandosi nelle tante scuole serie (medie e universitarie) di questa città contribuiranno alla forza del tessuto professionale progettuale e morale nelle trincee della città o nei molti luoghi del mondo dove porteranno alto il nome della Napoli da cui sono partiti.
A Mary Liguori, che appartiene al giornale simbolo di questa città, l'affettuoso abbraccio di tutti noi.
Lucio d’Alessandro
[14.1.2011 - 11:52]
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