Candidatura olimpica
Le criticità di Roma pesano sui Giochi
Il presidente del Coni Giovanni Malagò
Roma 2024 è una corsa contro il tempo. Ma non solo: la candidatura olimpica della città Eterna vive anche di altre criticità, di "punti di forza quanto di debolezza". Parole e musica del numero uno dello sport italiano, il presidente del Coni Giovanni Malagò, che per la prima volta non ha nascosto qualche perplessità riguardo la corsa all'assegnazione dei Giochi del 2024.
"Mentirei se vi dicessi che non ho apprensione per lo stato della città". Questo il Malagò-pensiero sullo stato della Capitale, vittima di un degrado diventato un caso di risonanza internazionale. "Resto fiducioso, magari tra un anno le cose saranno cambiate". Insomma, come a dire che la speranza è l'ultima a morire, anche se al momento la corsa appare ardua, anche a causa della freddezza del premier Renzi sull'intero comparto sport italiano.
Situazione non tanto differente anche Oltreoceano: gli Usa - a secco di Giochi Olimpici estivi da Atlanta 96 - non hanno ancora la loro città candidata. L'Usoc, il Coni a stelle e strisce, hanno eliminato Boston dalla corsa, lanciando la candidatura di Los Angeles, già sede dei giochi del 1984. Il motivo? Le perplessità dell'attuale sindaco, Marty Walsh, che si è rifiutato di impegnare fondi pubblici senza le dovute garanzie. "Mi rifiuto di ipotecare il futuro della città", ha detto il primo cittadino.
Alfonso Fasano
[31.7.2015 - 21:37]
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