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Nuove analisi

Atleti dopati a Londra
La Russia rischia Rio

Ana Chicherova, campionessa olimpica in carica a Londra 2012


Il Comitato Olimpico Internazionale aveva annunciato pugno duro contro il doping e cosi è stato: dalle ri-analisi dei campioni di sangue prelevati ai giochi olimpici di Pechino 2008 sono emerse 31 nuove positività, con il rischio per gli atleti coinvolti di saltare le prossime olimpiadi di Rio 2016.

Un solo nome è stato reso noto ufficialmente per ora, ma è un nome che desta scalpore: si tratta di Ana Chicherova, campionessa olimpica in carica a Londra 2012 nel salto in alto e bronzo a Pechino 2008; scelta in passato dallo sport russo come paladina dell'antidoping.

La conferma è arrivata anche dall'allenatore dell'atleta Yevgeny Zagorulko: «Tre giorni fa, Anna ha ricevuto una notifica che spiegava che i suoi campioni dei Giochi di Pechino erano stati controllati risultando positivi dopo una nuova analisi». Ancora incerti gli altri 30 nomi, ma l'agenzia russa Tass parla di 14 possibili nuovi casi di atleti russi, molti dei quali provenienti dalle discipline dell'atletica: non a caso dopo la sospensione della federazione russa di atletica in novembre, il prossimo 27 giugno dovrebbe arrivare la decisione definitiva della Iaaf.

Con queste decisioni, il CIO cerca anche di rispondere alle critiche che storicamente gli sono state rivolte per il suo atteggiamento poco incisivo nella lotta al doping. Nel 1980 i controlli alle Olimpiadi di Mosca non trovarono nessun caso di uso di sostanze vietate da parte degli atleti. Da quando nel 1999 è stata fondata la WADA, dopo lo scandalo sul doping al Tour de France del 1998, i controlli sono diventati decisamente più rigorosi, anche se il numero di atleti scoperti a far uso di sostanze illecite è cresciuto solo in parte: il picco, secondo un rapporto del 2014 del CIO, è stato raggiunto nel 2004, quando nei 3.667 campioni prelevati alle Olimpiadi di Atene furono trovate 26 violazioni.

Dopo aver annunciato gli esiti dei nuovi controlli sui campioni delle Olimpiadi di Pechino, il CIO ha detto che sta ricontrollando in modo simile 250 campioni delle Olimpiadi di Londra del 2012. Dopo aver ottenuto i risultati, il CIO aspetterà di sentire il parere degli investigatori della WADA che stanno cercando conferme delle rivelazioni di Rodchenkov, che si è detto disponibile a collaborare con gli investigatori e si è rifiutato di commentare tramite il suo avvocato. Fino a poco tempo fa le autorità russe avevano negato le notizie sull'uso sistematico di doping da parte dei loro atleti, salvo poi cambiare tono di recente.

Davide Uccella

[25.5.2016 - 10:06]



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