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L'Uomo in più

Con Joao Mario
l'Inter fa filotto


Dopo Eder, un altro interista conquista il nostro titolo di 'Uomo in più': è Joao Mario, di professione centrocampista, che regala la sesta vittoria consecutiva all'Inter (contro il Palermo) grazie ad una precisa girata sotto rete al 65', raccogliendo un puntuale cross del compagno Antonio Candreva. L'Inter non inanellava un filotto così positivo dal 2012, quando in panchina sedeva Andrea Stramaccioni. Altri tempi, altra Inter. Ora i nerazzurri sono allenati dal più pragmatico Stefano Pioli. «Tutti si devono far trovare pronti» ha detto ieri il mister a fine gara. Non è un caso se l'Inter è la squadra che ha conquistato nei secondi tempi 23 punti sui 39 totali, più di ogni altra squadra in serie A. Joao Mario, come a Udine due settimane fa (quando pennellò entrando dalla panchina l'assist del 2-1 targato Perisic) ha risposto positivamente all'appello del tecnico, dimostrando che i nerazzurri sono capaci di segnare anche con i panchinari (così Candreva con il Bologna in Coppa Italia). Tutti utili nessun indispensabile: è questa la filosofia di Stefano Pioli. Joao Mario entra e al secondo pallone toccato, dopo 10', gonfia la rete. Sotto la pioggia torrenziale del Renzo Barbera l'ex Sporting Lisbona ha cambiato l'inerzia della gara con la sua aggressività, con il suo dinamismo, con i suoi inserimenti, a discapito di uno spento Ever Banega, troppo tecnico per sopravvivere al fango di Palermo.

Eppure l'avventura di Joao Mario sotto la Madonnina non era iniziata sotto i migliori auspici. Dopo l'Europeo vinto con il Portogallo da protagonista, il lusitano è stato acquistato dall'Inter per una cifra monstre di 45 milioni di euro. Sotto la gestione De Boer il centrocampista ha giocato sia da mediano che da mezzala, ma mai da trequartista, ruolo che Stefano Pioli disegna a perfezione su di lui. Esordisce in Serie A nella gara vinta in rimonta contro il Pescara per 2-1. Il primo gol arriva a ottobre, nella gara persa contro il Cagliari.

Nato a Oporto, fratello minore dell'attaccante Wilson Eduardo dello Sporting Braga, Joao Mario è cresciuto nelle giovanili del Porto, prima di passare allo Sporting Lisbona nel 2011. Ha esordito in Primeira Liga nel 2013, mentre l'anno seguente è andato in prestito al Vitoria Setubal, dove ha giocato 15 partite senza segnare però nessuna rete.

Un anno dopo, è così tornato allo Sporting, dove è cresciuto esponenzialmente nelle ultime due stagioni, diventando titolare inamovibile dei biancoverdi con un totale di 58 partite giocate e 10 reti. Con i biancoverdi vince una Coppa e una Supercoppa di Portogallo. Ventiquattro anni compiuti lo scorso 19 gennaio, campione d'Europa con il Portogallo, Joao Mario è l'Uomo in più di questa settimana.

Giuseppe Di Martino

[24.1.2017 - 06:12]



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