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A Palermo

La rinascita di Cristante
nel segno della Dea


Il Palermo non ci sta. Prima Chochev di testa e poi Nestorovski con una volèe dal limite impensieriscono l'Atalanta. Ai rosanero basterebbe un gol, uno solo per rimettere la palla al centro sul due a due e puntare a un risultato che significherebbe tanto nella lotta per la salvezza. Ma gli ospiti del Renzo Barbera sono piuttosto ostici. Sono i ragazzi della Dea, l'Atalanta di Giampiero Gasperini fucina di talenti e rivelazione del campionato che scende sul campo di Palermo come sul velluto. Dopo ventisei minuti è già due a zero grazie all'inzuccata di Andrea Conti e all'infilata del Papu Gomez. Nella ripresa è un'altra storia: Ivajlo Chocev, sul finire del primo tempo, aveva accorciato le distanze e ora i rosanero pressano, crossano e verticalizzano. Ci credono.

I nerazzurri di Bergamo, dal canto loro, cercano il guizzo che possa chiudere il match. È il 70esimo quando Gasperini guarda in panca e sceglie il primo cambio: fuori Kurtic, dentro Cristante. Passano appena otto minuti e l'indemoniato Gomez serve alla perfezione il compagno appena entrato verso l'area di rigore avversaria. La difesa rosanero è imbalsamata. Cristante si coordina: tuffo, torsione e colpo di testa. È la sentenza della Dea sulla domenica palermitana.

L'avvitamento che chiude la gara del Barbera è anche l'avvitamento della carriera del 21enne centrocampista neroazzurro. Era il gennaio del 2014 quando Bryan Cristante segnava con la maglia del Milan il suo primo gol in serie A, proprio contro l'Atalanta. Ed era il gennaio del 2016 quando arrivava a Palermo in prestito dal Benfica che lo aveva acquistato dai rossoneri di Milano per sei milioni di euro. A Lisbona Cristante non aveva infatti trovato lo spazio necessario il talento che portò Massimiliano Allegri a farlo esordire in Champions League (Milan-Viktoria Plzen) a soli 16 anni e 9 mesi. A Palermo nemmeno avrebbe trovato fortuna, come a Pescara. Ma lo scorso gennaio ha scommesso su di lui l'Atalanta che dai portoghesi lo ha preso in prestito fino a giugno 2018 con diritto di riscatto. L'ambiente è giusto, quello in cui si sono messi in mostra giovani come Conti, Caldara, Kessie, Petagna portando la Dea in zona Europa. Nel luna park del ct Giampiero Gasperini, Cristante ha il compito di sostituire in mezzo al campo Roberto Gagliardini, volato all'Inter a gennaio per quasi 30 milioni. Ed anche l'occasione per ripartire e mantenere quelle promesse finora non mantenute.

Antonio Lamorte

[15.2.2017 - 13:05]



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