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Champions e E.L.

Sorteggi, gioie e dolori
per le italiane


L'obiettivo è riportare in Italia entrambe le coppe, quella dalle grandi orecchie e la sua sorella minore, ma il cammino, almeno per due delle cinque italiane in Europa, parte in salita. L'urna di Nyon non è stata amica per Juventus e Lazio, che si ritroveranno ad affrontare le due temibili spagnole Atletico Madrid e Siviglia, mentre è stata benevola per Inter, Napoli - che affronteranno Rapid Vienna e Zurigo - e soprattutto per la Roma del traballante Di Francesco chiamata all'esame Porto.

Alla Juventus il compito più difficile. Ad affrontarsi il prossimo 20 febbraio al nuovo Wanda Metropolitano, stadio della finalissima, saranno due squadre simili per filosofia in una partita dalle mille sottotrame. Sarà lo scontro tra due tecnici, Simeone e Allegri, il cui calcio, fatto di difesa alta e impenetrabile e ripartenze, si assomiglia molto. Sarà il match del ritorno di Mandzukic, ex idolo colchonero, e di Cristiano Ronaldo, spauracchio madridista con 22 gol all'attivo nei derby, e soprattutto, sarà la sfida tra due squadre che hanno affrontato (uscendone sempre sconfitte) due finali di Champions negli ultimi cinque anni.

È il sorriso del DS Monchi, invece, la fotografia del sorteggio per la Roma di Eusebio Di Francesco. Scansati i proiettili Barcellona, PSG e Manchester City, sarà il Porto ad ergersi davanti alle ambizioni del tecnico di Pescara. Da una parte la squadra di Sergio Conceiçao - ex campione d'Italia con la Lazio - e del veterano Iker Casillas, dall'altra una Roma che stenta a decollare, un Edin Dzeko che non sa più far gol e una difesa che imbarca acqua.

Il capitolo Europa League fa invece ben sperare. A parte il pericolo Siviglia per la Lazio, Inter e Napoli sono chiamate ad impegni alla loro portata e non è ipotizzabile che siano Rapid Vienna e Zurigo a far paura.

Gli austriaci, il cui giocatore più pericoloso è l'ex stellina del Club Brugges Boli Mbolingoli-Mbombo, arrivano alla doppia sfida da sfavoriti, l'Inter di Spalletti può avere solo paura di sé stessa: abbiamo ancora tutti negli occhi, del resto, le prestazioni di qualche tempo fa contro gli israeliani del Be'er Sheeva.

Il Napoli non ha altra scelta se non quella di fare un sol boccone del modesto Zurigo, quarto in Super League Svizzera lo scorso anno, ricordato solo per essere la squadra in cui militò il mitico Aristoteles de "L'allenatore nel pallone". Se la dovrà vedere con il Siviglia, invece, la Lazio di Simone Inzaghi e dell'ex Ciro Immobile. Gli andalusi hanno trovato la loro dimensione nell'Europa cadetta: hanno infatti portato a casa il trofeo per ben tre volte negli ultimi cinque anni. Ma se Luis Alberto e Milinkovic Savic torneranno ai fasti della scorsa stagione, alla Lazio nulla sarà precluso.

Francesco Gucci

[18.12.2018 - 14:45]



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