Il tempo stringe...
La mascotte delle Universiadi
Un Pulcinella? No, una sirena
La Sirenetta nella versione disneyana
La si aspetta ormai da mesi, quasi un anno, molti sembrano essersene dimenticati ma ormai all'inizio delle Universiadi 2019 napoletane mancano poco più di 100 giorni e il grande evento sportivo, secondo per atleti e numero di discipline solo alle Olimpiadi, è ancora orfano di una mascotte.
Inchiostro si era già occupato della questione e oggi una fonte interna all'apparato delle Universiadi spiega come stanno le cose. Un bozzetto per la mascotte è stato finalmente scelto, ed è quello di una sirena. Ma l'annuncio ufficiale ritarda perché c'è da risolvere un problema. In un primo momento, la commissione istituita ad hoc aveva infatti individuato un altro soggetto, e ora bisogna trovare un modo per giustificare il cambio di passo. Il bozzetto messo improvvisamente da parte è quello di un Pulcinella, la classica maschera napoletana della commedia dell'arte, ma in una versione giovane e moderna. Indossa la tradizionale maschera nera, ma invece che il cappello a "pan di zucchero" e la sua veste bianca, porta una felpa chiara che mostra il logo dei giochi con cappuccio sollevato sulla testa. Il "Pulcinella della discordia", in calzoncini e scarpe da calcio, tiene un pallone tra i piedi e ha uno sguardo beffardo. Il disegno, davvero ben realizzato, ha fatto storcere, però, il naso a qualcuno in Commissione. "È troppo Napoli-centrico, non rappresenta tutta la Regione Campania", questa la motivazione.
Le Universiadi 2019 si svolgeranno per lo più nelle strutture dell'area metropolitana di Napoli dove si terranno anche le cerimonie di apertura e chiusura della manifestazione, ma è anche vero che gli atleti gareggeranno in tutte le province della regione.
Cosa fare allora? Stabilita la causa del drammatico ritardo che, ogni giorno che passa, fa perdere introiti alla regione, sta prendendo piede una nuova possibilità. Tra tutti i disegni inviati dai ragazzi delle scuole medie e superiori di tutta la Campania, ce ne sono molti davvero ben fatti, ma qual è il più papabile? "C'è un disegno... Una sirena, che probabilmente verrà scelta come rappresentante dei giochi, ma la situazione sembra ancora lontana da una risoluzione".
La sirena in questione, tiene a sottolineare la fonte, non sarebbe Partenope, protagonista del mito della fondazione di Napoli, ma potrebbe essere identificata in Leucosia, altra sirena del mito che, assieme alle sue sorelle, la stessa Partenope e Ligeia, abitavano la baia di Salerno. Il bozzetto, di cui non si conosce ancora l'autore, la raffigura dotata di gambe squamate (e non di coda), con un cerchio ed una palla da ginnastica ritmica, occhialini da nuotatrice, maglietta con il logo dei giochi e lunghi capelli da gorgone colorati a tema olimpico.
Nonostante le dichiarazioni recenti del direttore generale dell'Agenzia Regionale per le Universiadi, Gianluca Basile, sembra che la famigerata presentazione ufficiale della mascotte e del direttore artistico che dovrà occuparsi della cerimonia di apertura, non si terrà prima di inizio aprile. Se da un lato i lavori di ristrutturazione e ammodernamento degli impianti sportivi procede a ritmo serrato, il settore marketing e comunicazione sembra una barca che affonda. A Napoli non si respira aria di giochi universitari, molti non sanno nemmeno che l'evento si terrà nel capoluogo, il marketing è a un punto fermo e la comunicazione social ristagna, come dimostrato dalla miseria dei 780 'likes' raccolti su Facebook della pagina ufficiale e i 1530 follower della pagina Instagram.
Forse non è ancora troppo tardi per mettere una pezza ai danni fatti, non è il momento di cercare colpevoli ma se si vuole che la manifestazione sia un successo non si può più indugiare.
Francesco Gucci
[17.3.2019 - 09:12]
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