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Allo stadio

Ancora "buu" razzisti
La risposta di Moise Kean


Due foto su Instagram: la prima con l'esultanza dopo il gol con il Cagliari, la seconda con l'amico e compagno di squadra Blaise Matuidi. È così che Moise Kean, il diciannovenne di Vercelli e astro nascente del reparto d'attacco della Juventus, ha risposto ai "buu" razzisti che i tifosi avversari gli avevano riservato durante la partita di ieri sera allo stadio Sardegna Arena.

A infastidire la curva cagliaritana sarebbe stata l'esultanza provocatoria del centravanti bianconero dopo la rete del definitivo 2-0 che ha chiuso la partita. Un gesto che lo stesso allenatore della "Vecchia Signora", Massimiliano Allegri, ha definito «evitabile», ma che non giustifica in alcun modo gli ululati. «Nonostante questo - ha proseguito il tecnico juventino - non giustifico quello che c'è stato. Ci sono degli imbecilli che fanno delle robe fuori dal mondo e ci sono delle persone normali. Grazie alle telecamere, vanno presi e portati fuori dallo stadio».

Sul becero episodio è intervenuto anche Mino Raiola, procuratore di entrambi i giocatori: «Sono con Blaise e Kean. Il razzismo è per me sinonimo di ignoranza». E ha aggiunto: «Non si può essere italiano e razzista allo stesso tempo».

Solidarietà per Kean anche da parte di Mario Balotelli che ha affidato il suo commento sulla vicenda a un post su Instagram: «Sebbene siamo divisi e diversi nel nostro destino nient'altro deve dividerci. Condanno il razzismo in qualunque forma e luogo per SEMPRE». "Super Mario", attualmente al Marsiglia, era già stato in passato vittima di cori razzisti, gli ultimi dei quali durante una partita dell'anno scorso contro il Digione. Balotelli reagì agli insulti, ma l'arbitro lo ritenne responsabile per aver provocato i tifosi avversari e, anzi, lo punì ammonendolo.

Non è certo il primo episodio di razzismo durante questo campionato di Serie A. Durante Inter-Napoli del 26 dicembre scorso, il difensore partenopeo Kalidou Koulibaly venne ripetutamente fischiato dai tifosi nerazzurri, dopo essere stato ammonito per un fallo su Matteo Politano. Il senegalese rispose applaudendo polemicamente il pubblico, ma l'arbitro Mazzoleni non gradì e gli sventolò il cartellino rosso. La partita venne poi vinta dall'Inter con un gol di Lautaro Martinez allo scadere, tra le proteste di tutto il Napoli. A mobilitarsi per Koulibaly, soprattutto la curva partenopea che, durante la successiva Napoli-Bologna, si rese protagonista di un flash-mob durante il quale vennero alzati dei fogli con sopra la faccia del difensore azzurro.

Michela Curcio

[3.4.2019 - 13:47]



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