È tempo di swing asiatico. Con gli ATP 250 di Chengdu e Zhuhai parte la stagione tennistica in Oriente. A vincere, rispettivamente lo spagnolo Pablo Carreno-Busta e il Next Gen australiano Alex De Minaur. E come ogni martedì, tornano anche le pagelle di Inchiostro.
ATP 250 Chengdu
Il vincitore
Pablo Carreno-Busta: 9
Non raggiunge il massimo dei voti perché, pur avendo vinto il torneo, non ha affrontato avversari di rilievo in uno stato di forma e fiducia accettabili. Per portare a casa il trofeo lo spagnolo ha sconfitto, nell'ordine, Radu Albot (6-3, 6-4), la testa di serie n° 3 Benoit Paire (6-3, 3-6, 6-3), Christian Garin (7-5, 6-2), il Next Gen Denis Shapovalov (6-3, 6-4) e Alexander Bublik (6-7, 6-4, 7-6). Gli va dato merito di aver capitalizzato al massimo il tabellone favorevole e di aver mostrato solidità da fondo campo per tutta la settimana cinese. Nel complesso, la sua è stata una vittoria meritata.
Il finalista
Alexander Bublik: 8
Gli è mancato l'acuto finale, nonostante contro Carreno-Busta si fosse portato avanti di un set. Nel match decisivo per il titolo, ha messo a segno ben trentuno ace, ma ha commesso anche undici doppi falli, uno dei quali proprio a inizio del tiebreak del terzo set. Il kazako è un classe 1997, ha tempo per vincere il suo primo torneo ATP.
I reduci dalla Laver Cup:
John Isner e Taylor Fritz: 5
Voto e giudizio validi per entrambi. I due americani sono arrivati direttamente da Ginevra e rapidamente hanno lasciato Chengdu destinazione Pechino, eliminati all'esordio rispettivamente da Gerasimov e dal futuro finalista Bublik. In questo caso la stanchezza è una giustificazione valida.
La sorpresa
Lloyd Harris: 8
Da lucky loser nelle qualificazioni a semifinalista. Il sudafricano ha regolato avversari ben più navigati come Fucsovics (4-6, 6-4, 6-2), il finalista del Master 1000 di Montecarlo Lajovic (6-3, 6-3) e Joao Sousa (6-7, 6-3, 6-4), prima di perdere contro Bublik in due set. Se saprà dare continuità a questi piccoli risultati, il futuro sarà anche suo.
Le delusioni
Felix Auger-Aliassime: 4
Il Next Gen canadese proprio non ne vuol sapere di vincere il suo primo titolo ATP. All'esordio ha perso al terzo set con Joao Sousa, avversario tutt'altro che irresistibile. Per FAA doveva essere l'anno della definitiva esplosione, ma, soprattutto nella seconda parte di stagione, il classe 2000 sembra in debito di ossigeno e troppo discontinuo. Chissà.
Grigor Dimitrov: 4
Continua la relazione complicata di "baby Fed" con la continuità e con la concretezza. Il bulgaro ha perso ai quarti con il futuro finalista Bublik, nonostante i suoi meravigliosi rovesci lungolinea e la sua spiccata sensibilità in campo. Il bel gioco che non si accompagna ai risultati, però, non paga mai.
Michela Curcio
[1.10.2019 - 15:02]
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