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Tennis-ATP Zhuhai

La consacrazione di De Minaur
In bocca al lupo a Murray


Dopo le pagelle dell'ATP di Chengdu, è il momento di dare i voti anche ai protagonisti del torneo ATP di Zhuhai.

ATP 250 Zhuhai

Il vincitore

Alex De Minaur: 10

Quella del Next Gen australiano è stata una settimana perfetta. Dominante all'esordio contro Millman, bravo a sfiancare fisicamente un Murray sempre più vicino a una forma fisica accettabile, intelligente nel mantenere i nervi saldi contro un Coric che lo aveva trascinato al terzo set e poi maturo sia in semifinale contro Bautista Agut che in finale contro Mannarino. De Minaur ha deliziato il pubblico con vincenti, dritti lungolinea fulminanti e con una spiccata sensibilità sotto rete. A 20 anni ha già in bacheca tre titoli ATP (Sydney, Atlanta e - appunto - Zhuhai). Tutti conquistati in un 2019 che è sempre più l'anno della sua consacrazione.

Il finalista

Adrian Mannarino: 7

Dopo la vittoria a Hertogenbosch, niente bis in stagione per il trentunenne francese. Mannarino è stato comunque bravo a capitalizzare al massimo l'occasione derivata dal ritiro di Tsitsipas che ha aperto la parte alta del tabellone. Alla sua età, però, un solo titolo ATP in bacheca è davvero poco.

I reduci dalla Laver Cup:

Stefanos Tsitsipas e Nick Kyrgios: 5

Voto e giudizio validi per entrambi. Entrambi arrivati incerottati in Cina, entrambi fuori all'esordio. Il greco si è ritirato per un problema di pressione bassa accusato durante il match contro Mannarino, l'australiano ha perso contro Seppi e poi ha annunciato che sarà out per quattro settimane. Zhuhai è stato indigesto per entrambi.

I papabili per le ATP Finals:

Gael Monfils: 4

Il francese ha perso ai quarti contro Ramos, non riuscendo a beneficiare del ritiro di Tsitsipas nella parte alta del tabellone. Come se non bastasse, non è riuscito a guadagnare punti sufficienti per portarsi un po' più avanti nella corsa alle ATP Finals. Berrettini e Fognini ringraziano.

Roberto Bautista Agut: 6

Veniva da Ginevra e, nonostante il jet-lag, è arrivato in semifinale, venendo sconfitto da un De Minaur oggettivamente più in forma. Per questa settimana il suo lo ha fatto.

Gli italiani

Marco Cecchinato: 3

Quella di Cecchinato ormai è una crisi senza fine. Ancora una volta una sconfitta al primo turno, ancora una volta al terzo set, ancora una volta dopo essere stato in vantaggio nel punteggio. A ringraziare è il qualificato Damir Dzumhur, numero 93 del ranking. Il problema non è nel corpo, ma nella mente.

Andreas Seppi: 8

Per un italiano in crisi, ce n'è un altro che prima elimina un Kyrgios non al meglio, poi, contro l'idolo di casa Zhang, ha il coraggio di annullare quattro match point a suon di sortite a rete e passanti lungolinea. Non conta che poi Bautista Agut lo abbia estromesso ai quarti, perchè questo Seppi, a trentacinque anni, può dire ancora la sua.

La speranza

Andy Murray: 7

Voto di incoraggiamento per aver vinto il suo primo incontro ATP - contro l'americano Sandgren - per la prima volta dopo il suo rientro. Poi, contro un De Minaur così in forma, era difficile fare di più. Ma per l'ex numero 1 scozzese, finalmente si intravedono segnali positivi. In bocca al lupo per il finale di stagione.

Michela Curcio

[1.10.2019 - 14:58]



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