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a cura della Scuola di giornalismo Suor Orsola Benincasa
in convenzione con l'Ordine Nazionale dei Giornalisti

 
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ATP Basilea

Infinito Federer
Aperta la corsa alle Finals


Nessun posto è come casa propria. Lo sanno bene Roger Federer e Dominic Thiem che hanno onorato pienamente l'impegno in patria, alzando il trofeo rispettivamente nei due tornei di tennis ATP 500 di Basilea e Vienna, conclusisi domenica.

Da segnalare, inoltre, che sia dalla Svizzera che dall'Austria non sono arrivati verdetti anticipati: gli ultimi due posti ancora disponibili per partecipare alle ATP Finals si assegneranno nel Master 1000 di Parigi Bercy. Attualmente, a qualificarsi sarebbero il "maestro" uscente Alexander Zverev e l'italiano Matteo Berrettini. I due conservano un rassicurante margine di rispettivamente 325 e 130 punti sullo spagnolo Roberto Bautista-Agut, primo degli esclusi. Per sorpassarli, RBA dovrebbe raggiungere almeno i quarti di finale a Bercy e, contemporaneamente, sperare che i suoi avversari si fermino nelle fasi iniziali del torneo.

Si mettano, però, da parte i calcoli. È il momento di dare le pagelle ai protagonisti della settimana tennistica appena trascorsa

ATP 500 Basilea

Il vincitore

Roger Federer: 10 e lode

Voto 10, come i titoli vinti a Basilea. Per capire la portata di questa impresa, non bastano le parole, servono i numeri. 18, come i game lasciati IN TUTTO ai suoi avversari. 4, come i trofei portati a casa in stagione. 103, come i successi dell'elvetico in carriera. Tra semifinale e finale, Federer ha rifilato un doppio 6-4 al ventunenne Stefanos Tsitsipas e un doppio 6-2 al ventenne Alex De Minaur, con i due Next Gen che sono stati sovrastati soprattutto sul piano fisico. «La passione che ho per il tennis - ha detto lo svizzero in conferenza stampa - non svanirà mai». Non c'è nient'altro da aggiungere. La verità è che, a trentotto anni, è ancora il tempo di Roger. Fin quando parteciperà a un torneo, sarà sempre il suo tempo. Ogni riferimento non è puramente casuale.

Il finalista

Alex De Minaur: 9

De Minaur ha pienamente sfruttato la wild card a sua disposizione, arrivando in finale in una parte bassa di tabellone che ha perso nell'ordine Zverev, Goffin e Bautista-Agut. Contro Federer, il Next Gen australiano ha provato a spuntarla buttandola sulla resistenza fisica, ma si è trovato davanti un trentottenne inumano. Nonostante la sconfitta, la stagione di "Demon" resta più che positiva, con i tre titoli 250 a Sydney, Atlanta e Zhuhai e con la partecipazione alle Next Gen ATP Finals. Il 2020 gli sorride.

Il semifinalista

Stefanos Tsitsipas: 7,5

Tsitsipas non ha giocato il suo miglior tennis a Basilea. Già all'esordio contro Ramos Vinolas il greco aveva avuto qualche problema nel tiebreak del secondo parziale. Poi, sia contro Berankis che contro Krajinovic, si era trovato sotto di un set nel punteggio. In Svizzera, Tsitsipas è sembrato in debito di ossigeno. Se si è spinto così avanti nel torneo è stato solo grazie una sempre più evidente maturità di gioco e un'impressionante rabbia agonistica. Contro un Federer on fire, però, bisogna essere al meglio. Inevitabile per Stefanos arrendersi di schianto in semifinale con un doppio 6-4 ben più netto di quanto il punteggio suggerisca.

La sorpresa

Reilly Opelka: 8

Opelka potrebbe diventare l'uomo che ha deciso la line-up delle ATP Finals 2019. Al secondo turno, la vittoria in rimonta contro Goffin (6-7, 7-6, 7-5), poi, nei quarti di finale, il successo contro Bautista Agut (6-3, 3-6, 6-3). In entrambe le partite, l'americano è stato tenuto a galla dal servizio. 29 ace messi a segno contro il belga, 31 contro lo spagnolo. C'è chi ha accusato Opelka di essere noioso proprio perché durante i suoi match non si vedono molti scambi. All'Italia al momento non importa. Grazie a lui, i rivali di Berrettini nella race to London sono rimasti a distanza di sicurezza.

I papabili per le ATP Finals

David Goffin: 4,5

Per Goffin, vincere all'esordio contro Cilic sarebbe stato anche incoraggiante, se in questa stagione il croato non fosse stato martoriato dai problemi fisici. Al secondo turno, di fronte a un Opelka abbastanza in forma, il belga si è arreso nonostante il vantaggio di un set. A Basilea, Goffin aveva bisogno di punti per tentare l'assalto alle ATP Finals. Questa prematura eliminazione sembra tanto un'occasione persa.

Roberto Bautista-Agut: 5,5

Per Bautista-Agut raggiungere i quarti di finale a Basilea sulla carta sarebbe stato un ottimo risultato. Eppure, in termini di race, la sconfitta contro Opelka pesa tantissimo. Con la contemporanea semifinale di Berrettini a Vienna, RBA ha perso terreno dall'ultimo posto utile per partecipare alle ATP Finals. A Bercy lo spagnolo si gioca tutto.

Lo sfortunato

Stanislas Wawrinka: 6

Contro Cuevas e Tiafoe, Wawrinka sembrava carico. All'esordio, Stan the Man aveva strapazzato l'uruguaiano a suon di ace e rovesci lungolinea. Per avere ragione dell'americano, invece, l'elvetico aveva dovuto ingaggiare una battaglia di nervi e di resistenza a fondocampo. Peccato per l'infortunio proprio sul finale della partita contro Tiafoe, che lo ha obbligato a dare forfait prima di scendere in campo per l'atto ventisette del derby elvetico con Federer.

L'italiano

Fabio Fognini: 4

La vittoria all'esordio contro Popyrin per 6-2, 6-4 aveva illuso. La sconfitta, con lo stesso punteggio, per mano di Krajinovic, ha riportato tutti con i piedi per terra. Virtualmente, Fognini era ancora in corsa per le Finals di Londra. Adesso, invece, la strada che porta in Gran Bretagna sembra essersi definitivamente chiusa.

La delusione

Alexander Zverev: 4

Just because I'm losing, doesn't mean I'm lost (Solo perché sto perdendo, non significa che mi sia perso). Così cantavano i Coldplay nel 2008, ma, evidentemente, non stavano pensando ad Alexander Zverev. Dopo la finale persa nel Master 1000 di Shanghai, per il tedesco si è di nuovo spenta la luce e, a Basilea, è arrivata la sconfitta all'esordio contro Taylor Fritz. Per portare a casa la partita, l'americano non ha neanche dovuto faticare. A mettersi nei guai da solo ci ha pensato il tedesco, sprecando un set point nel tiebreak del primo parziale e affossando a rete di tutto nel secondo gioco del secondo set. A lasciare perplessi, l'atteggiamento in campo di Zverev: demotivato, depresso, apatico di fronte ai suoi errori. Eppure, Londra continua a chiamare, perché il tedesco è ancora virtualmente qualificato per le ATP Finals. A Bercy non sono ammessi altri scivoloni.

La polemica

I completi della Adidas: 2

Speravamo tutti che, al termine dello swing asiatico, Tsitsipas e Zverev mettessero in soffitta quelle orrende magliette grigie che indossano in campo da settembre. Invece, a quanto pare le useranno fino a fine stagione. Probabilmente Adidas voleva creare per loro un outfit grintoso, strizzando l'occhio a quei completi mimetici che tanto andavano di moda qualche anno fa. Invece, sembra che su quelle t-shirt si sia rovesciato per sbaglio un bidone di vernice nera - anche scadente. Difficile decidere se sia più brutta la maglietta del greco, con quelle bande verde acqua non esattamente in tinta con polsini e fascetta di colore arancio fluo, oppure quella del tedesco, la cui patch mimetica è semplicemente triste. Improvvisamente, il total white obbligatorio a Wimbledon non sembra più una cattiva idea.

Michela Curcio

[29.10.2019 - 13:22]



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