ATP Finals
Chi sarà il "maestro"?
Djokovic e Medvedev favoriti
London calling. Dopo calcoli matematici dal coefficiente di difficoltà elevatissimo e spareggi al cardiopalma sui campi di Parigi Bercy, è tempo di ATP Finals, in programma a partire da domenica 10 novembre nell'arena O2 di Londra. A sfidarsi per diventare "maestro", gli otto migliori tennisti della stagione.
Per la prima volta dopo due anni, il campione uscente è riuscito a qualificarsi per difendere il titolo. Ad Alexander Zverev, però, tocca un compito difficilissimo: mai come in questa edizione delle Finals la concorrenza è stellare. Ai nastri di partenza ci sono i Fab 3 - Rafa Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer - l'astro del tennis russo Daniil Medvedev, l'austriaco Dominic Thiem, il Next Gen terribile Stefanos Tsitsipas e l'italiano Matteo Berrettini. Chi è che parte leggermente avvantaggiato, quindi?
1° nella race: Rafa Nadal
Probabilità di vincere le Finals: 30%
Fino a sabato, Nadal sarebbe stato l'indiziato numero uno per conquistare quel titolo di "maestro" che - sorpresa delle sorprese - non è mai stato suo. Lo stiramento all'addome patito prima della semifinale con Shapovalov nel Master 1000 di Parigi Bercy, però, ne ha pregiudicato le condizioni fisiche. In stagione, il mancino di Manacor è stato un diesel. Fino a maggio per lui ci sono state soltanto delusioni: in finale agli Australian Open contro Djokovic, negli ottavi thriller dell'ATP 500 di Acapulco contro un Nick Kyrgios che gli ha annullato tre match point e in semifinale nei Master 1000 di Montecarlo e Madrid rispettivamente contro Fognini e Tsitsipas. Poi, dagli Internazionali di Roma la musica è cambiata: la vittoria in Italia, il dodicesimo Roland Garros, i due trionfi nel Master 1000 di Montreal e agli US Open. Il finale di stagione continuerà a essere dolce?
2° nella race: Novak Djokovic
Probabilità di vincere le Finals: 50%
Djokovic è sempre una macchina da guerra. Anche quando gioca male, vince. Anche quando sembra che non sia in partita, vince. A Londra, se c'è qualcuno che parte favorito, è lui. In una stagione dove ha raramente giocato in maniera esaltante, il serbo ha portato a casa due Slam - Australian Open e Wimbledon - due Master 1000 - Madrid e Parigi Bercy - e l'ATP 500 di Tokyo. A Londra Nole proverà a conquistare per la sesta volta il titolo di "maestro". Se dovesse riuscirci, raggiungerebbe in cima all'albo d'oro un certo Roger Federer.
3° nella race: Roger Federer
Probabilità di vincere le Finals: 40%
Mai escludere Federer dal novero dei favoriti in un torneo - qualunque esso sia. A trentotto anni il fenomeno elvetico continua a vincere e a deliziare il pubblico con i suoi colpi da fantascienza. Poco importa se, quest'anno, Roger ha soltanto sfiorato quello Slam numero 21, sul centrale del suo Wimbledon, con quell'8-7, 40-15 e due match point sul servizio che perseguiterà per sempre i suoi fan. In stagione per lui sono comunque arrivati il titolo numero 100 nell'ATP 500 di Dubai, un altro Master 1000 a Miami e le due "decime" negli ATP 500 di Halle e Basilea. Chissà, magari sarà "maestro" per la settima volta in carriera.
4° nella race: Daniil Medvedev
Probabilità di vincere le Finals: 40%
La sconfitta all'esordio contro Jeremy Chardy nel Master 1000 di Parigi Bercy non deve trarre in inganno: Daniil Medvedev è ancora tra i favoriti per diventare "maestro". Da agosto in poi il russo ha cambiato marcia in campo e ha inanellato sei finali consecutive: ATP 500 di Washington (persa contro Kyrgios), Master 1000 di Montreal (persa contro Nadal), Master 1000 di Cincinnati (vinta contro Goffin), US Open (persa contro Nadal), ATP 250 di San Pietroburgo (vinta contro Coric), Master 1000 Shanghai (vinta contro Zverev). Guai a non inserirlo tra i favoriti per colpa di un fisiologico incidente di percorso parigino.
5° nella race: Dominic Thiem
Probabilità di vincere le Finals: 30%
Thiem sembra logorato da una programmazione di stagione discutibile. Eppure, l'austriaco in campo non parte mai battuto. A Londra arriva da tennista che ha vinto cinque trofei in stagione: il Master 1000 di Indian Wells, l'ATP 500 di Barcellona, l'ATP 250 di Kitzbuhel e i due ATP 500 di Pechino e Vienna. Senza dimenticare quella finale al Roland Garros - persa contro il re della terra rossa, Rafa Nadal. A Dominic si può solo rimproverare di aver raccolto due eliminazioni al primo turno a Wimbledon (da Querrey) e agli US Open (da Fabbiano). Ciò nonostante, sarebbe ingiusto pensare che sia l'anello debole di queste ATP Finals.
6° nella race: Stefanos Tsitsipas
Probabilità di vincere le Finals: 30%
Il greco non è il favorito indiscusso, ma perché non pensare che possa seguire l'esempio di Zverev? Stefanos debutta alle ATP Finals forte del suo splendido rovescio a una mano e della sua capacità di trovare angoli impossibili in campo. In stagione ha vinto i due ATP 250 di Marsiglia ed Estoril e ha raggiunto la semifinale agli Australian Open. È stato meno fortunato, invece, negli ATP 500 e nei Master 1000: a Dubai, Madrid, Pechino ha collezionato soltanto secondi posti. Chissà che per spezzare la maledizione nei grandi tornei non gli serva proprio il titolo di "maestro".
7° nella race: Alexander Zverev
Probabilità di vincere le Finals: 25%
Al "maestro" uscente basteranno l'orgoglio e un dritto devastante per difendere il titolo? Forse no, ma, perlomeno, Alexander Zverev è riuscito a qualificarsi per le Finals. I campioni uscenti prima di lui - Dimitrov nel 2018 e Murray nel 2017 - non erano neanche saliti sull'aereo per Londra. Il tedesco è reduce da quella che è stata la sua peggior stagione. Al netto della vittoria nell'ATP 250 di Ginevra, di rilevante ci sono stati soltanto i quarti di finale al Roland Garros e le due finali nell'ATP 500 di Acapulco e nel Master 1000 di Shanghai. Tra i momenti peggiori, invece, le eliminazioni al primo turno a Wimbledon contro Vesely e nel Master 1000 di Cincinnati contro Kecmanovic. Al momento, le probabilità di Zverev di riconfermarsi "maestro" restano basse.
8° nella race: Matteo Berrettini
Probabilità di vincere le Finals: 20%
Purtroppo, se c'è qualcuno che parte sfavorito in queste ATP Finals, è proprio Berrettini. Del resto, l'italiano aveva iniziato la stagione da numero 54 del mondo e senza particolari pretese. A issarlo fino all'ottava posizione del ranking, una serie di risultati da capogiro. Le vittorie nell'ATP 250 di Budapest - sulla terra rossa - e nell'ATP 250 di Stoccarda - sull'erba. E poi, gli ottavi di finale a Wimbledon e le semifinali agli US Open, nel Master 1000 di Shanghai e nei due ATP 500 di Halle e Vienna. Matteo ha lavorato sul servizio per renderlo ancora più veloce, ha un dritto devastante, ha capito che non bisogna aver paura di scendere a rete o di tentare la smorzata e ha persino migliorato il rovescio - il suo punto debole. Avrà anche una bacheca meno piena rispetto ai suoi avversari, ma non è arrivato a Londra per caso.
Michela Curcio
[5.11.2019 - 13:38]
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