Champions League
Napoli, sorteggio sfavorevole
Il Barcellona di Messi fa paura
Poteva andare peggio. Poteva piovere. E no, questa volta a farne le spese non è il tetto del San Paolo, è proprio tutta la squadra partenopea. Dall'urna di Nyon viene fuori un verdetto spietato: il Napoli pesca il Barcellona. Quel Barcellona del sei volte pallone d'oro Leo Messi, del "pistolero" Luis Suarez e del "Petit Diable" Griezmann. Quella corazzata dai colori blaugrana che non è esattamente alla portata di Insigne e compagni. O almeno in teoria. Perché poi, si sa, il campo può anche essere foriero di sorprese. Magari una distrazione di Umtiti o di Lenglet in difesa. Magari un rigore assegnato con il VAR. Magari una serata in God mode da parte di Milik o di Mertens. Magari una zuccata di Llorente all'ultimo minuto della partita di ritorno.
Bisogna essere realisti: il Napoli non ha concrete possibilità di passare il turno. Partire sconfitti, però, non aiuterà la squadra di Gattuso. Anzi, un atteggiamento eccessivamente rinunciatario potrebbe essere il preludio a un'imbarcata da walk of shame già all'andata, partita che i partenopei giocheranno il 25 febbraio nel fortino di Fuorigrotta.
Equilibrio dovrà essere la parola chiave alla quale affidarsi. Novanta minuti di solo attacco esporrebbero Koulibaly e Manolas alle serpentine della "pulce" e permetterebbero a Busquets e De Jong di dominare a centrocampo con geometrie e lanci illuminanti. Ugualmente controproducente sarebbe arroccarsi in difesa. A rimanere scoperte sarebbero le fasce, sulle quali Jordi Alba e Sergi Roberto troverebbero vere e proprie praterie.
Le chance del Napoli al San Paolo passeranno per buona parte da Allan e Fabian Ruiz. Mediano di contenimento il primo, aspirante regista dai piedi buoni il secondo: è con queste intenzioni che i due centrocampisti partenopei dovranno scendere in campo. Chiamati all'arduo compito di dargli una mano e di sacrificarsi tra difesa e attacco, Callejon e Insigne. Ai due senatori dello spogliatoio azzurro sarà richiesta una prova di sostanza, ma soprattutto di personalità, perché la leadership sul terreno di gioco sarà affidata a loro in particolar modo. In attacco, più che a Mertens, Gattuso potrebbe provare ad affidarsi a una coppia "pesante" Milik-Llorente. Le occasioni davanti alla porta del Barcellona saranno poche: è necessario che ci siano due centravanti pronti a sfruttarle a suon di fisico e di cinismo sottoporta.
E al ritorno? Nel caso il Napoli riesca a uscire più o meno indenne dalla supersfida al San Paolo, al Camp Nou sarà comunque necessaria un'impresa tra contenimento e, magari, qualche sortita in contropiede. Ai partenopei non resta che affidarsi a San Gennaro. O meglio, a San Gennaro Gattuso, in arte "Ringhio Starr", come lo ha soprannominato il presidente De Laurentiis.
Michela Curcio
[16.12.2019 - 15:08]
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