L'evento USA
54° Superbowl, vincono gli Chiefs
Che show con Shakira e JLo!
La coppa (fonte: NFL)
Il 54° Superbowl, l'evento sportivo americano più atteso dell'anno, anche in questa edizione ha regalato emozioni e sorprese. La vittoria è andata ai Kansas City Chiefs, guidati dal quarterback Patrick Mahomes, che hanno battuto i San Francisco 49ers 31 a 20 e hanno conquistato il titolo, a cinquant'anni di distanza dall'ultima vittoria. Negli ultimi concitati minuti i Kansas City Chiefs hanno messo a punto una straordinaria rimonta, portando la squadra a compiere due touchdown di fila.
La finale si è svolta all'Hard Rock Stadium di Miami, per l'undicesima volta nella storia del Superbowl. Demi Lovato ha cantato l'inno nazionale, mentre Shakira e Jennifer Lopez sono state protagoniste dell'halftime show, il tanto atteso intermezzo musicale tra il primo e il secondo tempo di gioco.
Quello di Shakira e JLo sarà ricordato come lo show dell'inclusione: da una parte Shakira, cantante colombiana, dall'altra la Lopez, nata in America ma di origini portoricane. Una stoccata al Presidente Trump. In poco meno di quindici minuti le due cantanti hanno emozionato il pubblico di Miami che hanno messo da parte l'evento sportivo per concentrarsi sulla musica, le luci e i fuochi d'artificio.
Lo spettacolo è iniziato con Shakira che ha salutato il pubblico in spagnolo: "Hola Miami" (prima frecciatina al Presidente) per poi cantare i suoi grandi successi come She Wolfs e Hips Don't Lie fino a Waka Waka, cantata a squarciagola da tutto lo stadio.
JLo ha fatto il suo ingresso su un palo da pole dance, illuminato da led colorati, anche lei cantando grandi classici come Jenny from the Block e Get Right. Momento toccante quando la figlia undicenne Emme è salita sul palco e, insieme a un coro di bambini, ha intonato le note di Born in the USA, cantata poi dalla madre avvolta dalle due bandiere, quella americana e quella portoricana, simbolo di unità e inclusione (seconda frecciatina a Trump).
Un show che ha fatto dimenticare la performance sotto tono del Superbowl dell'anno scorso, quando a esibirsi erano stati i Maroon 5, in un clima di polemiche. L'anno scorso, infatti, molte celebrità americane avevano deciso di boicottare l'evento per la politica repressiva della NFL, la Lega di Football Americano, che aveva obbligato i giocatori a eliminare la pratica di inginocchiarsi durante l'inno nazionale, in segno di vicinanza e rispetto verso i giocatori afroamericani discriminati.
Immancabile anche per questo Superbowl il tweet di Trump, con tanto di gaffe annessa. Il Presidente ha twittato per complimentarsi con i Kansas City Chiefs per la vittoria, peccato, però, che abbia sbagliato Stato. Nonostante il nome possa ingannare, la squadra è del Missouri. Il tweet è stato prontamente cancellato e sostituito con quello giusto, ma non è certo passato inosservato agli utenti del web.
Bianca Damato
[3.2.2020 - 16:35]
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