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Champions League

Ciro non è bastato al Napoli
per vincere contro il Barcellona


Per sessanta minuti un Napoli forse disposto senza troppo criterio ma volenteroso nei ripiegamenti difensivi quasi era riuscito a imbrigliare un Barcellona troppo sornione. Poi, in meno di trenta secondi, un'imbucata di Semedo ha messo Griezmann davanti a Ospina e il sogno di Gattuso di mantenere inviolata la porta del San Paolo si è infranto.

È finita 1-1 la partita di andata degli ottavi di finale di Champions League tra partenopei e i blaugrana. Al gol di Dries Mertens, o meglio di "Ciro" - come lo hanno chiamato i quasi 40.000 tifosi presenti allo stadio - ha risposto il pareggio di un altro folletto, appunto quel Griezmann acquistato in estate dall'Atletico Madrid con un unico scopo: trovare il miglior sostituto possibile di Neymar da affiancare a Leo - "la Pulce" - Messi.

E dire che il primo tempo si era chiuso a favore della squadra di Gattuso sia nel punteggio che nelle statistiche. Passata la sbornia di inizio partita, il Barcellona aveva mantenuto un possesso palla costante e quasi asfissiante, senza però causare particolari grattacapi a Maksimovic e Manolas. Tiri in porta due - di cui nessuno nello specchio e un solo calcio d'angolo: numeri testimoni dello sterile tiki taka spagnolo. Il Napoli, invece, pur non impressionando per schemi tattici e intensità in campo, era stato cinico nello sfruttare l'unica grande occasione costruita nella prima mezz'ora di gioco: da una palla rubata da Zielinski a Junior Firpo era nato il pallonetto di Mertens dal limite dell'area di rigore, imparabile per Ter Stegen. Il Barcellona, rimasto stordito, aveva persino rischiato di capitolare pochi minuti dopo, quando Manolas non era riuscito nel tap-in sugli sviluppi di una punizione calciata da Insigne.

Rientrati dagli spogliatoi, però, i blaugrana hanno alzato il ritmo del gioco e della cattiveria agonistica. Costretto a rinunciare a Mertens, toccato duro alla caviglia da Busquets, il Napoli si è sciolto e negli ultimi venti minuti del match ha quasi rischiato di subire il gol-beffa del sorpasso, con un paio di occasioni sui piedi di Messi neutralizzate dalla difesa partenopea. Non che però la squadra di Gattuso non abbia da recriminare: prima un tiro poco angolato di Insigne, poi il mancato pallonetto di Callejon hanno fatto venire i brividi a Ter Stegen e hanno fatto rammaricare i tifosi del San Paolo.

Già, i tifosi del San Paolo. Tifosi che, nonostante la paura coronavirus, si sono riversati in massa già dalle cinque del pomeriggio davanti ai cancelli dello stadio di Fuorigrotta. Fortuna che non avranno i supporter di un'altra italiana impegnata in Europa, l'Inter di Antonio Conte, costretta a giocare a porte chiuse il match di ritorno dei sedicesimi di Europa League contro i bulgari del Ludogoretz in programma giovedì sera. Fortuna che non avranno neanche i tesserati juventini dell'Allianz Stadium, che non potranno seguire la squadra di Sarri nello scontro al vertice di sabato sera sempre contro l'Inter. Unica consolazione, la partita verrà resa disponibile in chiaro, grazie a un accordo tra Sky Sport e TV8. Meglio di niente, anche se - si sa - l'atmosfera dello stadio è tutta un'altra storia.

Michela Curcio

[26.2.2020 - 18:54]



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