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a cura della Scuola di giornalismo Suor Orsola Benincasa
in convenzione con l'Ordine Nazionale dei Giornalisti

 
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notiziario 21 maggio

Cantone: "A 25 anni da Mani Pulite resta emergenza corruzione"

Il presidente dell'Anac: "Per contrastarla non servono nuovi reati"

(UNISOB) - Napoli, 22 mag 2016 - «Se a 25 anni da "Mani pulite" la corruzione come emergenza non è stata superata, c'è evidentemente qualche problema» così il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, in occasione del Forum organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli su "Le nuove frontiere della corruzione". «E' cambiato tanto in positivo - ha aggiunto Cantone - ma dobbiamo anche capire cosa persiste e perché persiste. Io credo che la corruzione sia cambiata nella qualità e quantità, soprattutto dal punto di vista dell'approccio che c'è nel sistema amministrativo. E' meno grave, ma forse è più diffusa, anche se con riferimento a singoli casi meno gravi. Per questo io sono contrario a chi pensa ad altri reati per contrastarla: bisogna intervenire sul piano amministrativo contro sprechi che nascono dalla programmazione e dalla gestione delle opere pubbliche. Non è detto che se mettessimo illeciti penali saremmo in grado di farli rispettare». UCC 11.31

Cantone: Papa Francesco "crociato" contro la corruzione

Il presidente dell'Anac: "Ha portato una nuova visione del cattolicesimo"

(UNISOB) - Napoli, 22 mag 2016 - «Papa Francesco è un rivoluzionario: con il suo pontificato ha indetto una vera e propria crociata contro la corruzione che è un male assoluto». Così il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, in occasione del Forum organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli su "Le nuove frontiere della corruzione". L'incontro parte dagli spunti di riflessione offerti dal volume "La corruzione spuzza" scritto dal magistrato con il presidente della quinta sezione del Consiglio di Stato Francesco Caringella. L'obiettivo è offrire il ritratto della corruzione oggi, nel cuore del Terzo millennio. «Francesco si è reso conto dei limiti della religione cattolica, valorizzando quel che c'è stato di positivo. I predecessori non avevano mai parlato di corruzione. Si riferivano semmai alla corruzione dei costumi, quella morale, ma mai dal punto di vista giuridico. E' un sacerdote nuovo, portatore di un cattolicesimo completamente diverso. Lui è consapevole dell'emergenza, convinto e ha capito di quanto la corruzione sia un disastro per il sistema popolare». UCC 13.10

Cantone: "Chi protestò contro corruzione ha preso lauree in Albania"

Il presidente dell'Anac: "Populismo e indignazione sono fuoco di paglia"

(UNISOB) - Napoli, 22 mag 2016 - «Dov'è oggi quell'opinione pubblica che lanciava le monetine a Craxi fuori al Raphael o mostrava il cappio in Parlamento? Alcuni di loro sono gli stessi che si sono presi le lauree in Albania». Così il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, in occasione del Forum organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli su "Le nuove frontiere della corruzione". L'incontro parte dagli spunti di riflessione offerti dal volume "La corruzione spuzza" scritto dal magistrato con il presidente della quinta sezione del Consiglio di Stato Francesco Caringella. L'obiettivo è offrire il ritratto della corruzione oggi, nel cuore del Terzo millennio. «Qual è stato l'atteggiamento dell'opinione pubblica rispetto a Tangentopoli? Non è vero che tutti l'abbiano seguita e stimolata fin dall'inizio. A 25 anni di distanza, dico con amarezza che la reazione c'è stata solo quando si mise a mano ai pezzi di classe dirigente vicina alla stessa gente che protestava. Per questo il problema della corruzione non riguarda soltanto la cultura e l'onesta classe dirigente. Il problema nasce anche dal nostro essere cittadini in modo corretto. Populismo e indignazione sono fuoco di paglia. A noi serve consapevolezza». UCC 13:19

Caringella: "La corruzione dilaga, sta diventando assurdo essere onesti"

Il presidente di sezione del Consiglio di Stato: "Non solo malattia del potere"

(UNISOB) - Napoli, 22 mag 2016 - «Oggi viviamo una situazione per cui è quasi assurdo essere onesti». Così il presidente della quinta sezione del Consiglio di Stato Francesco Caringella, in occasione Forum organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli su "Le nuove frontiere della corruzione". L'incontro parte dagli spunti di riflessione offerti dal volume "La corruzione spuzza" scritto con il presidente dell'Anac Raffaele Cantone. «Se chi fa la legge o chi la custodisce non la rispetta la legge, se il luogo dove il talento dovrebbe essere premiato costringe i ragazzi alla fuga, se lo Stato non ha il senso dello Stato - aggiunge Caringelli -, è evidentemente negativo l'esempio per i cittadini. Se però a la corruzione fosse soltanto la malattia di un potere non soggetto alla legge sarebbe riduttivo. La ragione della corruzione sta anche nella società, nella concezione culturale di una società, un cancro di cui tutti noi siamo portatori inconsapevoli. Dobbiamo lavorare perché essere onesti diventi utile». UCC 13:22

redazione Inchiostro

[22.5.2017 - 14:21]



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