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Erbario - Dipartimento di Biologia Vegetale - Università degli Studi di Napoli Federico II
Via Foria 223
80139 Via Foria 223 (Napoli)

tel. 0812538536
fax 081449759
e-mail annalisa.santangelo@unina.it
sito web http://www.floracamapana.unina.it

natura giuridica: Pubblico- Universitario-Università

responsabile: Aldo Moretti

fondato nel 1807
storia: Situato all'interno dell'Orto Botanico di Napoli, l'Erbario (Herbarium Neapolitanum) conserva le raccolte di piante essiccate dai botanici che, dal 1807, anno in cui fu istituito il Real Orto Botanico su progetto borbonico, hanno fatto capo a tale struttura. La prima collezione che ne fece parte fu quella di Michele Tenore (1780-1861), primo direttore dell'Orto Botanico. Le collezioni custodite nell'Erbario permettono di ripercorrere gli sviluppi della ricerca floristica e degli studi botanici a Napoli, dall'inizio dell'800 ad oggi. Alcune delle collezioni storiche sono racchiuse in preziosi fogli di carta bambagina, prodotti nelle antiche cartiere amalfitane. Per quasi tutto l'Ottocento, botanici illustri quali Tenore e Giovanni Gussone (1787-1866) svolsero un'intensa attività di raccolta nelle regioni del Regno di Napoli, che dall'Abruzzo e dalle Marche si estendeva fino alla Sicilia. A questi studiosi va quindi il merito di aver dato un enorme contributo alle conoscenze floristiche riguardanti l'Italia centro-meridionale e di aver arricchito le collezioni mediante fitti scambi con i più importanti botanici dell'epoca, in Italia e all'estero, come testimoniano gli exsiccata conservati nelle loro collezioni. A loro va inoltre il merito di aver creato una scuola floristica alla quale ebbero la possibilità di formarsi altri famosi botanici napoletani. Nel 1862, sotto la direzione di Guglielmo Gasparrini (1804-1866), fu istituito "nel casamento dell'Orto" un Museo, in cui furono custoditi la biblioteca e gli erbari. Le "collezioni delle piante secche" furono quindi arricchite e riordinate dai botanici per tutto l'Ottocento e nel Novecento. Fino agli anni '30 le collezioni dell'Erbario vennero custodite presso il vecchio Istituto dell'orto Botanico nella "grande sala degli Erbari". Nel 1936, sotto la direzione di Biagio Longo (1872-1950), fu terminata la costruzione del nuovo edificio dell'Istituto Botanico, oggi sede del Dipartimento di Biologia Vegetale, sempre all'interno delle mura dell'Orto. In questi anni venne quindi effettuato il trasferimento della maggior parte delle collezioni dell'Erbario nel nuovo Istituto. Gli anni più bui per l'Erbario furono quelli della II Guerra Mondiale: l'Orto Botanico fu occupato dalle truppe alleate e le collezioni dell'Erbario furono collocate all'aperto, protette solo da grossi teloni, subendo per questo ingenti danni. Negli anni sessanta, sotto la direzione di Valerio Giacomini (1913-1981), dopo che fu realizzata la sopraelevazione dell'Istituto, furono destinati all'Erbario i locali che ancora oggi ospitano l'Herbarium Neapolitanum. Con la guida di Giuseppe Caputo è iniziata nel 1986 l'attività di recupero e archiviazione informatizzata delle collezioni conservate presso l'Erbario, grazie all'erogazione di fondi da parte dell'Ateneo napoletano a favore dei musei scientifici.

Collezioni
Collezione Albo
La collezione di Giacomo Albo (1872-1969) è costituita da 956 fascicoli di piante vascolari. Vi sono conservati gli exsiccata raccolti dall'autore durante le sue indagini sulla flora della Sicilia Meridionale-Orientale e delle Madonie.

Collezione Cavara
La collezione di Fridiano Cavara (1857-1929) è costituita da circa 140 fascicoli di piante vascolari raccolte durante i suoi viaggi in Persia, Albania, Cirenaica e nella Sila. All'esterno di alcuni fascicoli sono presenti, appuntati all'esterno delle camicie, delle etichette che riportano il nome dei generi, in ordine alfabetico.

Collezione De toni
La collezione algologica di Gian Battista De Toni (1864-1924) è costituita da campioni frutto di indagini di floristica marina, inviati all'autore da corrispondenti di ogni parte del mondo. E' costituita da 65 fascicoli per 31 dei quali è stato realizzato un frontespizio su cui sono indicate la classe di appartenenza, l'ordine e i generi dei campioni in essi contenuti.

Collezione Grande
La collezione di Loreto Grande (1878-1965) rappresenta, probabilmente, solo una parte delle raccolte realizzate dall'autore. La collezione è costituita da 37 fascicoli di piante vascolari, per un totale di circa 5000 campioni, ordinate secondo le regioni di raccolta e spesso in ordine alfabetico. I campioni provengono dalle regioni dell'Italia centrale e dalla Campania (collezione Grande-Napoletano), dalla provincia di Caserta (collezione Grande-Tifata), dal Matese (collezione Grande-Matese) dalla Basilicata (collezione Grande-Lucania). Un solo fascicolo contiene campioni provenienti da Barrea (AQ).

Collezione Gussone Generale
E' la più importante raccolta dell'Herbarium Neapolitanum, costituita da Giovanni Gussone (1787-1866), discepolo di Tenore, con campioni di piante essiccate da lui raccolte a partire dal 1806 e a lui inviate dai più famosi botanici italiani e stranieri dell'epoca, al Real Orto Botanico di Napoli. La collezione è ordinata secondo il metodo del "Prodomus" (1823-1873) di De Candolle ed era originariamente costituita da 181 fascicoli; durante la II Guerra Mondiale la collezione subisce numerosi danni. Attualmente essa risulta divisa in due sezioni: la prima costituita da 136 fascicoli, che ha conservato la struttura originaria, la seconda, profondamente alterata, costituita da 81 fascicoli. Gli exsiccata più numerosi sono quelli raccolti dallo stesso Gussone in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e durante il suo viaggio, effettuato per voere di Francesco I di Borbone, in Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Belgio, Olanda e Svizzera. Completa la collezione un manoscritto, ricopiato da Giuseppe Antonio Pasquale, suo allievo, da quello originale di Gussone, rimasto in mano agli eredi, che riporta l'indice delle specie. Il catalogo riporta anche il numero stimato di entità presenti nella collezione: 16000. La collezione fu ufficialmente acquistata dalla Real Università insieme alla collezione "Gussone Sicilia" nel 1861 per 3000 ducati.

Collezione Gussone Sicilia
La raccolta fu creata da Giovanni Gussone (1787-1866) a partire dal 1817, anno in cui viene chiamato a dirigere, per volere del principe Francesco I di Borbone, l'Orto Botanico di Boccadifalco presso Palermo. La collezione è costituiita da exsiccata raccolti personalmente da Gussone, ininterrottamente tra il1817 e il 1827 e poi saltuariamente fino al 1857, e da campioni a lui inviati da altri botanici che erborizzavano nell'isola. Da questa ricerca Gussone pubblica la "Synopsis Florae Siculae" (1842-44/45) che supplisce perfettamente alla mancanza di un catalogo. La collezione in cui sono conservati circa dodicimila exsiccata, è costituita da 103 fascicoli di piante vascolari e da 1 di crittogame ed è ordinata secondo la classificazione linneana. La collezione fu regolarmente acquistata dal Real Orto Botanico di Napoli, insieme alla collezione Gussone Generale, nel 1861 per 3000 ducati.

Collezione Jatta
Antonio Jatta (1852-1912) è stato un importante riferimento della scuola crittogamica di Napoli fondata da Vincenzo Cesati nella seconda metà dell'800. La sua collezione lichenologica è costitutita da 82 teche che conservano numerosi campioni provenienti dall'Italia e dall'estero. Ogni teca è corredata da un'etichetta originale, in cui è stato annotato l'inquadramento sistematico.

Collezione Pasquale
La collezione di Giuseppe Antonio Pasquale (1820-1893) è attualmente costituita da: 95 fascicoli di piante vascolari, 1 fascicolo di alghe e 10 fascicoli di Briofite per un totale di circa 10.000 campioni. Da note lasciate dallo stesso autore, si desume che la sezione briologica costituiva la parte più preziosa di tale collezione e presumibilmente doveva essere più corposa, ma è purtroppo anche quella che ha subito i maggiori danni. I campioni sono stati per la maggior parte raccolti dallo stesso autore in Italia meridionale, in particolare a Capri, sul Vesuvio, in Calabria e nel Gargano, ma numerosi sono anche gli exsiccata che venivano inviati a Pasquale, in qualità di curatore del Museo, da colleghi botanici italiani e stranieri. La collezione, lasciata da Pasquale al figlio Fortunato, fu da questi donata all'Orto Botanico di Napoli presumibilmente intorno al 1894.

Collezione Rigo
La collezione di Gregorio Rigo (1841-1922) è costituita da 49 fascicoli di piante vascolari contenenti circa 9000 entità. I campioni in essa conservati sono quelli raccolti dallo stesso autore durante i suoi viaggi di ricerca in Italia (soprattutto Veneto e Calabria) e all'estero (Spagna e Cipro) in compagnia di altri colleghi botanici ("Iter Italicum" e "Iter Hispanicum") vi sono inoltre contenuti campioni di scambio donati all'autore da importanti istituzioni straniere. L'acquisto da parte dell'Orto Botanico della collezione Rigo, è avvenuta nella prima metà del '900, ma non sono state ritrovate notizie più precise.

Collezione Tenore
E' la collezione realizzata da Michele Tenore (1780-1861), botanico e primo direttore dell'Orto Botanico di Napoli, dal 1810 al 1861. La collezione fu lasciata da Tenore stesso in eredità all'Orto Botanico e contiene i campioni di piante essiccate, da lui raccolti a partire dal 1796, provenienti per la maggior parte dall'Italia centrale e meridionale. Nella collezione vi sono inoltre conservati gli exsiccata raccolti dai suoi collaboratori nel Regno di Napoli e quelli a lui inviati da ogni parte d'Italia e del mondo, da numerosi collaboratori e corrispondenti italiani e stranieri. La collezione tenoreana è costituita da: 127 fascicoli di piante vascolari, un fascicolo di muschi, uno di epatiche e uno di licheni, per un totale di circa 20.000 specie. La consistenza della collezione viene indicata dallo stesso autore nelle pagine iniziali del manoscritto: "Index herbari tenoreani ab anno 1796 ad an. 1859" che riporta l'elenco, in ordine alfabetico, delle specie raccolte. Esiste anche un "Indice dei generi" redatto forse da Giuseppe Antonio Pasquale (1820-1893), in cui sono riportati, in ordine alfabetico, i generi. Entrambi i volumi sono conservati nella biblioteca dell'Orto Botanico di Napoli. Tutto il lavoro di ricerca di Tenore viene concretizzato nella pubblicazione dell'imponente "Flora napolitana" (Tenore 1811-1838).

Collezioni Terracciano
Sono costituite dagli exsiccata raccolti durante la loro attività da Nicola Terracciano (1837-1921) e da suo figlio Achille (1861-1917). Attualmente vi fa parte la collezione Terracciano-Campi Flegrei costituita da 49 fascicoli contenenti circa 3500 campioni, che portarono l'autore alla stesura della flora dei Campi Flegrei; inoltre vi fanno parte 30 fascicoli di varia provenienza (Muro lucano, Terra di Lavoro, Pollino) che probabilmente costituiscono ciò che resta di una collezione più imponente. A questi vanno aggiunti 2 fascicoli di Briofite. La collezione fu lasciata col testamento da Achille Terracciano all'Orto Botanico di Napoli e la moglie vi aggiunse un premio biennale di 1200 lire per il finanziamento di ricerche floristiche nell'Italia Meridionale.

Spazi espositivi
I locali che ospitano l'Herbarium Neapolitanum si trovano al piano terra del Dipartimento di Biologia Vegetale situato all'interno dell'Orto Botanico di Napoli. Le collezioni sono conservate in scaffali, armadi e cassettiere.

superficie espositiva dedicata: 0 m2
superficie espositiva condivisa: 100 m2
superficie ad uso di deposito: 20 m2
Personale
dipendenti: 1
contrattisti: 1
volontari: 0
Apertura
apertura al pubblico: Su richiesta
orario di apertura: 9-14
costo del biglietto: intero €0
ingressi a pagamento: 0
ingressi gratuiti: 50
visita guidata: Si (obbligatoria)
bookshop: No
materiale informativo: No
Biblioteca, archivio storico, fototeca
Manoscritto di Michele Tenore: "Index herbari tenoreani ab anno 1796 ad an. 1859", che riporta l'elenco, in ordine alfabetico delle specie raccolte."Indice dei generi", probabilmente redatto da G. A. Pasquale, sempre relativa alla collezione Tenore. Manoscritto di G. A. Pasquale relativo alla collezione Gussone Generale, ricopiato dall'originale dell'autore, che riporta l'indice delle specie. Volumi contenenti le schede delle collezioni : Gussone Sicilia, Gussone Generale, Tenore, Terracciano Campi Flegrei, Pasquale, Grande, Rigo. Cavara, Albo, Jatta..

volumi biblioteca: 100
documenti archivio: 250
numero immagini: 200
Laboratori
laboratorio fotografico
laboratorio didattico
L'Herbarium Neapolitanum è costituito da due ambienti: un lungo corridoio ed un'ampia sala soppalcata; tutte le pareti sono coperte da scaffali fino al soffitto, in cui trovano alloggio i fascicoli delle varie collezioni. Inoltre vi sono alcune cassettiere che conservano le collezioni algologiche e di Briofite e alcuni armadi con testi relativi alle collezioni, o di botanica. Oltre che al personale addetto alla conservazione delle collezioni, la sala più grande dell'Erbario è a disposizione di docenti, ricercatori e studenti per lo studio e il confronto dei campioni delle collezioni storiche e del cosiddetto erbario aperto, più recente; per le collezioni storiche, nel caso in cui l'indagine lo consenta, essendo il materiale piuttosto delicato, si possono attingere le informazioni desiderate dalle schede di archivio, riportanti fedelmente tutte le informazioni relative a ciascun campione. La sala è dotata di quattro computers e un microscopio elettronico.
Nuove tecnologie
utilizzo nuove tecnologie: Si
Archiviazione ellettronica dei dati relativi alle collezioni tramite programma Microsoft Access
Pubblicazioni (1998-2000)
studi e ricerche: 18
cataloghi e guide: 0
pubblicazioni informatiche: 0
ALVAREZ FERNANDEZ I., NIETO FELINER G., 1999. Lectotypification of 16 species names in Doronicum (Asteraceae, Senecioneae). Taxon (48)4: 801-806. ANZALONE B., CORAZZI G., 1999. Contributo alla conoscenza di Linum alpinum Jacq. subsp. italicum (Hayek) Hegi e L. austriacum L. subsp. tommasinii (Reichen.) Greuter et Burdet (Linaceae) in Italia Centrale, con notizie sulla loro distribuzione. Webbia 53(1): 45-55. BALDINI R.M., 1999. Fumaria scoparia Pomel (Cistaceae): consideration on a poorly known species for the Italian flora. CORSI G., GARBARI F., MAFFEI F., 1998. Il genere Urtica L. (Urticaceae) in Italia. Revisione biosistematica. Webbia 53(2): 193-239. CONTI F., 1998. Minuartia glomerata subsp. trichocalycina comb. & stat. nov. (Caryophyllaceae), a central Apennine endemic. Willdenowia 27-1997. DEL CARRATORE S., GARBARI F., JARVIS C., 1998. The application of the Linnaean names Salvia pratensis, S. agrestis., S. hematodes, S. verbenaca and S. clandestina (Lamiaceae). Plant Biosystems. 132 (2): 169-176. DEL CARRATORE S., GARBARI F., JARVIS C., 1998-1999. Typification of the names of three Mediterranean sage species: Salvia virgata Jacq., S. ceratophylloides Ard. and S. bertolonii Vis. (Lamiaceae). Allionia 36: 41-46 DE LEONARDIS W., GIARDINA G., ZIZZA A., 1999. Linaria multicaulis (L.) Miller subsp. humilis (Guss.) De Leonardis, Giardina e Zizza, comb. et st. nov., a taxon growing in Sicily. Fl. Medit. 9:97-113. DE NATALE A., SANTANGELO A., 2000. La flora del fiume Sebeto dalle raccolte dei botanici napoletani dell’800. Congresso S.B.I. Sessione Posters. FRANKIS M., 1999. Pinus brutia (Pinaceae). Curtis’s Botanical Magazine, 16 (3): 173-184. FREDERIKSEN S., PETERSEN G., 1998. A taxonomic revision of Secale (Triticaceae, Poaceae). Nordic Journal of Botany, 18 (4):399-420. IDOLO M., SANTANGELO A., 2000. Dati inediti della collezione Gussone Generale: il caso di Villamaina. Congresso S.B.I. Sessione Posters. ROBATSCH K., 2000. Cephalanthera x maravignae Tineo und Cephalanthera comosa Tineo in Karnten? Wulfenia 7: 101-105. SANTANGELO A., NAZZARO R., LA VALVA V., CAPUTO, G., 1998. L'archiviazione elettronica delle Collezioni dell'Herbarium Neapolitanum. Inform. Bot. Ital., 30 (1-3): 90-95. SANTANGELO A., NAZZARO R., LA VALVA V., CAPUTO, G., 1998. L'archiviazione elettronica delle Collezioni dell'Herbarium Neapolitanum. Inform. Bot. Ital., 30 (1-3): 90-95.; SELVI F., 1998. Floral biometrics of the Anchusa undulata L. group (Boraginaceae) from the central-eastern Mediterranean. Botanical Journal of the Linnaean Society, 128: 251-270. SELVI F., BIGAZZI M., 1998. Anchusa L. and allied genera (Boraginaceae) in Italy. Plant Biosystems. 132 (2): 113-142. TROÌA A., CRISTOFOLINI G., 1998. La corretta citazione del nome “Cytisus eolicus” (Fabaceae) e sua tipificazione. Inf. Bot. Italiano 30(1-3): 5-6.

Annotazioni
L'istituzione non ha un percorso aperto al pubblico, per la natura stessa delle collezioni in esso conservate: le piante essiccate, strumento indispensabile per gli studi a carattere sistematico, risultano infatti fragilissime; si conservano in fogli di carta -le cosiddette camicie- disposti gli uni sugli altri in fascicoli organizzati secondo criteri sistematici. I circa 150000 campioni che costituiscono la collezione, sono accompagnati da un cartellino dal quale si possono trarre informazioni sul nome del raccoglitore, sulla data di raccolta e sulle località di provenienza. Oltre ai campioni inviati dai collaboratori che vivevano nelle diverse province, e, ai campioni provenienti da ogni parte del mondo, inviati da colleghi e raccoglitori stranieri, in queste collezioni sono conservate le piante raccolte dagli illustri botanici durante le esplorazioni attraverso le regioni del Regno di Napoli, svolte per conto della Real Accademia delle Scienze. Durante questi viaggi furono scoperte molte piante ancora non conosciute, ed i campioni che furono utilizzati per descriverle, e per attribuire ad esse un nome, rappresentano il typus della specie. Questi campioni, ancora oggi conservati nell'Erbario, hanno un particolare valore scientifico: attualmente, infatti, sono studiati e vengono confrontati a scopo di ricerca da studiosi di tutto il mondo. Nelle collezioni storiche dell'Erbario sono conservati i campioni della maggior parte delle piante che vivono spontaneamente nell'Italia centro-meridionale; molte di esse sono piante rare, in alcuni casi scomparse dalle località in cui furono osservate all'inizio dell'800 a causa delle profonde modificazioni che hanno subito, nel corso del tempo, gli ambienti in cui vivevano.
persone intervistate: Annalisa Santangelo, ricercatore
data compilazione: 05/11/2003
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Veduta d'insieme dell'Erbario

Particolare delle collezioni

Primula palinuri Petagna

Helleborus bocconi Ten.

Datura arborescens L.

Catalogo di Michele Tenore

Esempio di ricerche su materiale di erbario

Dipartimento di Biologia Vegetale

 
 
 
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