Relazione finale
Allegato 2
La Commissione giudicatrice della procedura in epigrafe, nominata con Decreto
Rettorale n. 592 del 2/10/2018, costituita da:
Prof. Giuliano Volpe - professore ordinario presso il Dipartimento di Studi
umanistici - Università di Foggia - SSD - L-Ant/08;
Prof. Paul Arthur - professore ordinario presso il Dipartimento di Beni
culturali - Università di Lecce - SSD - L-Ant/08;
Prof. Lucrezia Spera - professore ordinario presso il Dipartimento di Studi
letterari, filosofici e di Storia dell'arte - Università di Roma Tor Vergata -
SSD - L-Ant/08;
si è riunita nei giorni 29 ottobre 2018 e 6 novembre 2018 e ha tenuto complessivamente due sedute concludendo i lavori il 6 novembre 2018.
Nella prima riunione, tenutasi in forma telematica il giorno 29 ottobre
20118, dalle ore 9,00 alle ore 10,00:
- la Commissione giudicatrice ha eletto presidente e segretario rispettivamente
nelle persone dei proff. Giuliano Volpe e Lucrezia Spera;
- la Commissione giudicatrice ha preso visione dell'elenco dei candidati, da cui
è risultato che ha presentato domanda:
1) Federico Marazzi nato a Roma il 27 marzo 1962.
- i commissari, hanno dichiarato di non trovarsi in nessuna delle situazioni di
incompatibilità previste dagli artt. 51 e 52 del codice di procedura civile: in
particolare di non aver alcun vincolo di parentela o affinità fino al quarto
grado incluso, tra loro.
- la Commissione giudicatrice, senza prendere visione delle domande di
partecipazione alla selezione, ha fissato i criteri di valutazione, nonché le
ulteriori determinazioni in merito alla procedura della valutazione, inviandoli
al responsabile del procedimento per la pubblicizzazione sul sito web
dell'Ateneo.
I criteri sono stati pubblicati sul sito web dell'Ateneo in data 29/10/2018.
Nella seconda riunione, tenutasi in forma telematica il giorno 6 novembre
2018, dalle ore 9,00 alle ore 11,00:
- la Commissione giudicatrice ha preso visione dell'elenco dei candidati, da cui
è risultato che ha presentato domanda:
1) Federico Marazzi, nato a Roma il 27 marzo 1962.
- i commissari hanno preso visione della domanda e dell'allegata documentazione
prodotta all'Ateneo, ai fini della selezione, dal candidato, trasmesse ai
commissari dall'Amministrazione;
- i commissari hanno formulato collegialmente il giudizio complessivi relativo
all'unico candidato, Federico Marazzi, e hanno individuato, con decisione
unanime questi come qualificato a svolgere le funzioni didattiche e scientifiche
relative al posto di ruolo di professore di prima fascia riportato in epigrafe.
Il relativo giudizio collegiale è riportato di seguito alla presente relazione.
GIUDIZIO COLLEGIALE
Il profilo di Federico Marazzi è quello di uno studioso maturo e completo, che,
con la sua duplice formazione, storica ed archeologica, si impone con
un'attività scientifica continuativa e ad ampio raggio; questa, dal 1985 al
2018, in un percorso coerente, ha interessato i più importanti temi che hanno
segnato il dibattito storiografico degli ultimi decenni nell'ambito
dell'Archeologia medievale, spaziando dalle questioni sui patrimonia della
Chiesa di Roma e dalle dinamiche insediative nei territori del Lazio tra la
tarda antichità e l'alto medioevo, ai quadri storici della periodizzazione e
alle manifestazioni materiali a questi correlate, alle questioni sulle forme di
sopravvivenza dei centri urbani (Roma, specialmente), all'incastellamento, alle
identità ‘barbariche' e, soprattutto, fin dal 1995, al tema dei monasteri e del
monachesimo, grazie all'importante scavo diretto a San Vincenzo al Volturno;
negli anni più recenti, le sue ricerche si sono rivolte in particolare alla
Campania e al Molise, con contributi fondamentali alla conoscenza di questi
territori nella tarda antichità e nel medioevo, forniti sia mediante la
restituzione di quadri topografici complessivi, sia con indagini sul campo e
analisi monumentali, queste ultime connesse anche al progetto del Corpus Architecturae Religiosae Europae, coordinato, per le due regioni, dal candidato.
L'attività di ricerca di Federico Marazzi ha ottenuto importanti riconoscimenti
nazionali e internazionali e, dal 2013, si è avvalsa anche dei finanziamenti
PRIN erogati dal Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca
Scientifica.
Una consistente attività didattica ha visto impegnato il candidato, senza
soluzione di continuità dal 1997, all'Università degli Studi "Suor Orsola
Benincasa" di Napoli, dove ha coperto insegnamenti coerenti con i profili del
SSD L-ANT08 (Archeologia cristiana e medievale) nell'ambito di corsi di laurea
triennale, magistrale e di terzo livello, ma ha dato anche apporti, a più
riprese, in altri contesti accademici italiani e internazionali (l'Institut for
Religionhistorie dell'Università di Copenhagen, dove, nel 1997, è stato Visiting
Professor; l'Institut Supérieur des Métiers du Patrimoine dell'Università di
Tunisi, dove ha svolto lezioni, come Professeur Visiteur, nell'a.a. 2003-2004,
al corso su ‘Logistica e organizzazione di un cantiere archeologico'; la Scuola
di Specializzazione in Storia dell'Arte dell'Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano; l'Università LUMSA di Roma; la Scuola di Specializzazione in
Storia dell'Arte Medievale e Moderna di Palermo; l'University of Michigan nel
2008; l'Università Telematica Uninettuno di Roma; l'Università di Pavia).
Ininterrotta e di grande impegno è stata anche la direzione di progetti di
ricerca sul campo; si ricordano, in particolare, lo scavo dell'Abbazia di San
Vincenzo al Volturno (Castel San Vincenzo, IS), cui ha collaborato dal 1984 e
che ha diretto dal 1998, quello del castello di Rupe Canina (Sant'Angelo d'Alife,
CE), dal 2001 al 2011, le indagini del 2000-01 e 2007-08 nel Criptoportico
romano di Alife (CE) e quelle dal 2014 nell'abbazia di San Benedetto de Iumento
Albo (Civitanova del Sannio, IS); attività di scavo, rilievo monumentale e
prospezioni geofisiche sono state anche coordinate da Federico Marazzi in vari
siti del Lazio e della Campania, nelle abbazie di Santa Maria in Cingla (Ailano,
CE) e del Salvatore (San Salvatore Telesino, BN), nei castelli di Castrum Coeli
(Colle San Magno, FR) e di Roccaromana (CE), nella chiesa di San Pietro di Massa
di Faicchio (Faicchio, BN). Innovativi, per la maggior parte di questi progetti,
i risultati, resi noti con sistematicità e completezza di dati.
Il candidato ha partecipato come relatore a numerosi convegni scientifici
nazionali e internazionali, confluiti sempre nell'edizione, negli atti, dei
contributi presentati. Dal 1985 al 2018 ha prodotto 198 pubblicazioni
scientifiche, tutte di alto livello e con apporti completamente originali:
monografie, curatele di volumi (edizioni di ricerche e di scavi, atti di
convegni, cataloghi di mostre), articoli in riviste per lo più di rilevanza
internazionale e di fascia A, studi in atti di convegni , voci in enciclopedie
prestigiose (Lexicon des Mittelalters, Dizionario enciclopedico del Medioevo,
Dizionario biografico degli Italiani, Enciclopedia dei Papi), recensioni.
Tutta la produzione scientifica di Federico Marazzi si distingue per l'alto
profilo scientifico, con importanti ricadute in ambiti nazionali e
internazionali; in tutti gli studi emergono, integrate al meglio, le raffinate
doti dello storico, solido nella conoscenza dei quadri storici e nell'utilizzo
delle fonti scritte, e la sicura gestione dei dati materiali, propria della sua
formazione di archeologo, dati acquisiti e valutati con metodologie sempre
rigorose, che si avvalgono, ove necessario, di strumenti e tecnologie
aggiornati. Apporti originali e veramente innovativi per le conoscenze sul
Medioevo in Italia e in Europa sono stati dati dal candidato agli insediamenti
monastici, attraverso lo scavo a San Vincenzo al Volturno, sia dal punto di
vista delle gestioni patrimoniali e del ruolo politico dei cenobi, sia nelle
analisi sugli spazi e sulla vita nei monasteri (come si evince in particolare da
alcune delle pubblicazioni presentate: nn. 5, 8, 9, 11, 13, 14, 16, 18); di
grande impatto risultano anche i contributi recenti alla conoscenza di alcune
aree della Campania e del Molise, precedentemente poco note (pubbl. nn. 3, 17;
tra questi lo studio sul tessuto insediativo di Capua (n. 6) fa parte della
raccolta degli atti di un convegno organizzato dal candidato, che ha il merito
di aver fornito una importante generale riconsiderazione del ruolo della città
nei secoli del medioevo) e alcuni studi architettonici (part. n. 2, sulla chiesa
abbaziale dei Ss. Ruffino e Vitale ad Amandola, Fermo, ma anche n. 10, sui
progetti edilizi legati alla committenza di Eginardo).
Nella produzione esaminata in dettaglio, meritano una speciale attenzione, per
l'alta qualità, le edizioni di alcuni degli scavi condotti (nn. 15, 18), ma
anche i saggi di matrice più marcatamente storica, che si pongono in linea
coerente con un filone di studi da sempre proficuamente perseguito da Federico
Marazzi, come la pubbl. n. 1, che rivisita ancora alcuni esiti storiografici
dall'opera di Henri Pirenne, e, particolarmente, la sezione sull'alto medioevo
nel manuale a due voci con Girolamo Arnaldi sulla "Tarda Antichità e l'Alto
Medioevo in Italia" (n. 4). Completa il profilo del candidato un'accentuata
attenzione agli aspetti della divulgazione; a tale impegno si riconduce la
codirezione della mostra "Longobardi. Un popolo che cambia la storia", per i
Musei Civici di Pavia, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Museo
dell'Ermitage (n. 7), svoltasi con un'eco significativa.
In sintesi, il giudizio su Federico Marazzi è estremamente positivo, sia per
l'ampiezza e l'originalità dei contributi, sia per la loro innovatività; il
candidato si impone con una personalità scientifica completa e brillante e come
un protagonista vivace e di primo piano nel panorama scientifico nazionale e
internazionale, grazie anche alla spiccata capacità di promuovere e gestire
progetti di ricerca di alto livello, con esiti sempre di grande qualità.
La Commissione dichiara pertanto all'unanimità che il prof. Federico Marazzi è
ritenuto pienamente idoneo a coprire il posto di professore di prima fascia di
cui alla presente procedura.
La Commissione ha concluso i lavori alle ore 11,00 del giorno 6 novembre.
Per la Commissione:
f.to Prof.ssa Lucrezia Spera
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