Dopo Laurea
Master

Programma Operativo Nazionale per le Regioni Obiettivo 1
"Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione" 2000-2006 Asse III – Misura III.4 Formazione superiore e universitaria

Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa

Unione Europea - Fondo sociale europeo
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Salerno, Avellino e Benevento
Consorzio Officina

master

Cantiere archeologico

 

sintesi progettuale

Titolo del progetto
Cantiere Archeologico
(prot. 1195/385) ammesso a finanziamento con Decreto Direttoriale n. 1190/ric del 2 agosto 2002 del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – Avviso 4391/2001

Tipologia di azione
Corso post-laurea professionalizzante (MASTER) per la formazione di profili professionali ad alta qualificazione nel settore della ricerca industriale o del terziario per l'innovazione

Soggetto Attuatore
Associazione Temporanea di Scopo (ATS) tra l'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa (soggetto capofila), il Consorzio Officina e la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Salerno, Avellino e Benevento

Finanziamento e missione F.S.E.
Il finanziamento concesso per la realizzazione dell'intervento progettuale è pari ad Euro 991.597,25 di cui il 70% quale contributo del Fondo Sociale Europeo che in tal modo intende contribuire allo sviluppo dell'occupazione favorendo l'impiegabilità, lo spirito imprenditoriale, la capacità di adattamento, le pari opportunità, nonché investire nelle risorse umane.

Figura professionale in uscita
Esperto nell'impianto, gestione (coordinamento, applicazioni tecnologiche, messa in sicurezza) e documentazione di un cantiere di scavo archeologico

Durata del percorso formativo
1600 ore

Sedi di svolgimento
Le aule didattiche saranno allestite presso Scafati (SA) in Via P. Vitiello n. 100 e Napoli in Via Suor Orsola n. 10.

Beneficiari dell'azione
N° 20 giovani, di cui almeno il 50% donne, disoccupati o in cerca di prima occupazione, residenti da almeno 6 mesi in Regioni dell'Ob. 1 (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna):
• che non abbiano superato i 28 anni di età alla data di scadenza del bando e che siano in possesso di laurea o di diploma universitario;
• che non abbiano superato i 32 anni di età alla data di scadenza del bando e che siano in possesso di dottorato di ricerca o specializzazione post-laurea (della durata minima di un anno).
Sarà considerato titolo preferenziale il possesso di laurea o di diploma universitario, di dottorato di ricerca o specializzazione post-laurea (della durata minima di un anno) nelle seguenti discipline: lettere (indirizzo classico), conservazione dei beni culturali, geologia, scienze naturali o architettura.

Finalità dell'Iniziativa
Il Master è finalizzato alla formazione di una figura professionale nel settore dei beni culturali archeologici in grado di gestire e coordinare un cantiere archeologico. L'idea progettuale nasce in risposta ad un reale fabbisogno di nuove professionalità in grado di gestire le diverse situazioni di "cantiere aperto" che si sono venute a creare in conseguenza di un concreto sviluppo produttivo del Mezzogiorno che ha portato alla realizzazione e progettazione di nuove opere connesse con la creazione di linee ferroviarie, reti autostradali, opere di carattere infrastrutturale (scuole, ospedali, parcheggi, edifici finalizzati alla distribuzione dei beni e alla operatività del terziario).

Caratteristiche del corso
Il corso prevede la partecipazione di 20 allievi ai quali sarà corrisposta, secondo i criteri di seguito enunciati, una borsa di studio annuale. È richiesto l'obbligo di frequenza.
La partecipazione alle attività formative consente di usufruire di dispensa dalla ferma di leva.

Ammissione
L'ammissione ai corsi è subordinata alla valutazione della domanda di partecipazione (accertamento dei pre-requisiti) ed al superamento di una prova scritta costituita da quesiti di carattere generale sulla cantieristica archeologica e colloqui motivazionali e di verifica del livello di conoscenza della lingua straniera dichiarata svolti presso l'Istituto Universitario "Suor Orsola Benincasa" - sito in Napoli alla Via Suor Orsola n° 10 - a partire dal giorno 20/03/2004 ore 9.00. Il presente vale come convocazione ufficiale.

Condizione di esclusione
Saranno esclusi dalle selezioni gli allievi che già frequentano percorsi formativi finanziati nell'ambito dell'avviso 4391/2001 del M.I.U.R.

Modalità di partecipazione
La domanda, redatta su un apposito modulo disponibile presso gli uffici del Consorzio Officina, nonché in rete (scaricabile dai siti www.unisob.na.it; www.consorzio-officina.it), dovrà pervenire a mezzo raccomandata o consegnata a mano, entro il 15/03/2004 (non fa fede il timbro postale) al seguente recapito (dal lunedì al venerdì con orario 10,00-17,00):
- Consorzio Officina - Centro Direzionale Isola A2 - 80143 Napoli.
Nella domanda saranno indicati in autocertificazione: dati anagrafici, residenza e recapito telefonico, stato di disoccupazione, titolo di studio.

Indennità e borse di studio
Ad ogni partecipante che superi, con punteggio non inferiore alla sufficienza, test periodici di apprendimento sarà riconosciuta una borsa di studio annuale pari a € 10.329,14/anno comprensivo degli oneri a carico del soggetto erogante.

 

Altre informazioni

Partners progettuali
-
Alibi Blu Sub Center
- ENEA/Progetto "Coperture" (Legge 488/92, MURST/UE)
- Servizio per il coordinamento delle ricerche archeologiche sottomarine / Assessorato della Regione Sicilia ai Beni Culturali Ambientali e P.I.
- Assessorato della Regione Sicilia ai Beni Culturali e Ambientali E P.I.
- Denaro Progetti
- Ministero Beni e Attività Culturali/Direzione Generale per l'Archeologia, Servizio III, Sezione Archeologia Subacquea

Obiettivi progettuali
L'Italia centro-meridionale rappresenta uno dei comprensori europei più ricchi di testimonianze archeologiche sia di tipo monumentale (templi, teatri, ville etc.) che di tipo "fragile" (essenzialmente siti preistorici con testimonianze di strutture abitative, necropoli, etc.).
Lo sviluppo produttivo che il Mezzogiorno d'Italia sta vivendo in questi anni rappresenta un fenomeno di particolare intensità e forte impatto sull'equilibrio ambientale e sul patrimonio artistico del territorio. Le nuove opere connesse con la creazione di linee ferroviarie, reti autostradali, opere di carattere infrastrutturale (scuole, ospedali, parcheggi, edifici finalizzati alla distribuzione dei beni e alla operatività del terziario) continuano a incidere profondamente e a mutare gli assetti tradizionali del territorio.
Parallelamente, in questi ultimi 20 anni, si è andata sempre più affermando l'impresa turistica fondata sulla fruizione del bene culturale, e, segnatamente, del bene culturale archeologico.
I due processi sopraindicati hanno portato da un lato ad una moltiplicazione imprevedibile di cantieri industriali con forti implicazioni di carattere archeologico, dall'altra alla nascita di veri e propri "cantieri archeologici" (una definizione che fino a qualche tempo addietro sarebbe risultata inadatta) intesi nel senso di riorganizzazione di grandi aree per la cura e la fruizione di monumenti antichi.
Lo sviluppo velocissimo di questi fenomeni ha non solo messo in difficoltà la maggioranza delle istituzioni preposte alla salvaguardia del patrimonio archeologico, ma ha trovato altresì impreparate le istanze di formazione del personale capace di gestire con alta professionalità le diverse situazioni di "cantiere aperto" che si sono venute a verificare.
Questa diffusa necessità è stata, d'altra parte, sentita anche dal legislatore che, in sede di riforma universitaria, ha dedicato ben 2 specifici iter formativi triennali alla tematica della conservazione, studio e fruizione dei beni culturali e un iter formativo di specializzazione biennale al settore dell'archeologia.
Tenuto conto delle premesse riguardanti sia la situazione del mercato del lavoro connesso con la cantieristica archeologica; sia la situazione del "mercato della formazione": cioè della mancanza a tutt'oggi di un progetto formativo a livello di "alta formazione" teso a creare un profilo professionale adatto a riempire con alta competenza questo delicato settore dei beni culturali; sia la possibilità di "esportare" il modello formativo anche verso paesi altri di ambito mediterraneo, egualmente ricchi di emergenze archeologiche, si è ritenuto opportuno realizzare un piano di alta formazione incentrato sul tema del "cantiere di scavo archeologico".
Infatti obiettivo principale della presente proposta progettuale è quello di venire incontro alle esigenze emerse da una attenta analisi del territorio e dello stato dell'arte così come sopra evidenziato.
Scopo del progetto è la realizzazione di un percorso formativo, rivolto a 20 soggetti fuori del mercato del lavoro, finalizzato alla qualificazione di nuove personalità archeologiche di alto profilo esperte nell'impianto, gestione (coordinamento, applicazioni tecnologiche, messa in sicurezza) e documentazione di un cantiere di scavo archeologico.
E' importante inoltre sottolineare come la presente proposta possa costituire un importante precedente, dato che, come sottolineato precedentemente, se nell'ambito della formazione universitaria di primo (triennio) e secondo (biennio) ciclo esistono corsi di formazione adeguata, al livello di "alta formazione" sono poche le iniziative delle singole università volte alla creazione di figure professionali collegabili con le necessità imposte dall'affermazione del concetto di "cantiere archeologico".

Caratteristiche della figura professionale
Il master in oggetto ha come fine quello di creare una figura professionale ancora poco presente sul mercato del lavoro connesso con i beni culturali archeologici.
Infatti, il profilo che il formando dovrà acquisire andrà a porsi a un livello medio alto, diverso e più specifico, quindi, rispetto ai profili formativi che i normali curricula universitari offrono nell'ambito sia dei corsi di laurea in conservazione dei beni culturali, sia dei vecchi ordinamenti quadriennali in lettere classiche.
Le capacità professionali che il formando acquisirà possono schematicamente sintetizzarsi in tre livelli complementari fra loro:

1. Livello delle conoscenze gestionali-amministrative
- Conoscenza e capacità applicative nel settore della gestione del personale impegnato in un cantiere, delle norme che lo determinano sia sotto il profilo della sua messa in sicurezza, che sotto quello della sua interazione con enti e istituzioni territoriali.
- Inoltre, capacità di programmazione del lavoro in relazione con le risorse finanziarie e umane.

2. Livello delle conoscenze tecnico-scientifiche
Se fino a oggi per conoscenze tecnico-scientifiche si è di regola intesa la sola capacità puramente interpretativa delle evidenze archeologiche emergenti e/o la capacità di messa in luce degli elementi archeologici (tecniche applicative di scavo), la figura professionale qui considerata dovrà su queste conoscenze di base implementare ulteriori conoscenze adeguate alle nuove tecnologie e alle necessità interpretative di un comprensorio:
- conoscenza di tutte le più comuni pratiche di intervento (messa in sicurezza, prelievo, conservazione e analisi) nei confronti dei bioreperti;
- conoscenza e capacità decisionale applicativa, di tutte le più avanzate applicazioni e procedure fisiche-diagnostiche conducibili per mezzo di strumentazioni portatili (fluorescenze e spettrometrie, microscopie elettroniche etc.);
- capacità di inserimento dello specifico archeologico nel contesto geo-morfologico del comprensorio sul quale si opera attraverso tecniche di rilevazione e organizzazione informatizzata di tutti i dati (il cd. GIS);

3. Livello delle conoscenze e capacità nel settore della valorizzazione e fruizione
- Capacità di messa in sicurezza delle emergenze archeologiche al fine di implementare sul cantiere processi di valorizzazione e fruizione che facciano uso non soltanto di tecniche di musealizzazione in situ ecocompatibili, ma anche di procedure di fruizione "a distanza" attraverso la messa in rete di tutte le informazioni (e le eventuali rappresentazioni virtuali) volte a generare interesse, e quindi possibili flussi di visitatori, verso l'area in oggetto.

 

Le competenze della figura professionale in uscita

Competenze di base
- capacità di gestione e organizzazione del lavoro svolgentesi all'interno di un cantiere archeologico di qualsivoglia tipologia
- conoscenza approfondita della legislazione relativa a tutte le norme per la messa in sicurezza dell'ambiente di lavoro
- capacità organizzative per quanto concerne la messa in sistema delle conoscenze acquisibili

Competenze trasversali
- conoscenza e apprezzamento delle più avanzate tecnologie (soprattutto relative ad attrezzature portatili) di carattere diagnostico
- conoscenza (e capacità di aggiornamento) delle offerte di software gestionali sia sotto il profilo amministrativo, sia sotto il profilo più strettamente archeologico, sia, infine, sotto il profilo delle conoscenze del territorio
- capacità di implementare nella ricerca di carattere più strettamente scientifico dispositivi di collegamento con i media

Competenze tecnico-professionali
- tecniche di rilevazione digitale dei dati (riferibili a tutte le tipologie di elementi conoscitivi)
- tecniche di intervento per la messa in sicurezza dei reperti organici e inorganici (da intendere soprattutto nel senso di scelta delle strategie, e quindi degli specialisti, più che di dirette capacità attuative)
- competenze approfondite nel settore della geoarcheologia

Architettura del progetto formativo
Il percorso formativo formulato prevede un'articolazione sviluppata su 4 livelli strettamente correlati fra loro, rappresentanti 4 diversi gradi di apprendimento:

Livello 1
Appropriazione delle tematiche di base relative alla costituzione e gestione di un cantiere archeologico in tutte le sue tipologie (cantiere di scavo finalizzato alla ricerca; cantiere correlato allo svolgimento di opere edilizie; cantiere di emergenza in territorio urbano etc.).
Tale livello sarà articolato su tre piani:
a. piano dell'apprendimento ex cathedra;
b. piano dell'apprendimento in cantieri-laboratorio;
c. piano dell'apprendimento presso un cantiere di tipo subacqueo.

Livello 2
Questo livello rappresenta la logica continuazione del livello precedente. Esso sarà svolto presso un cantiere didattico adeguatamente scelto e prevedrà l'intervento diretto del discente in diversi ambiti del cantiere. Le attività saranno precedute da un modulo sdoppiato, della durata di 64 ore, di introduzione alle diverse tipologie di scavo (Le diverse tipologie di cantiere: preistorico, medioevale e classico).
Durante questa fase, che permetterà al discente di sperimentare in corpore viri quanto precedentemente appreso, opereranno, accanto ai discenti, tutors adeguatamente selezionati.

Livello 3
Questa fase si svolgerà interamente presso cantieri esteri (Creta e Tunisia) e prevedrà, oltre all'esperienza diretta di lavoro, anche una serie di visite e di incontri atti a far conoscere al discente una situazione tipica del comprensorio mediterraneo.

Livello 4
Una volta compiuto l'iter formativo i discenti dovranno, con l'aiuto del personale tutoriale, sulla base dell'esperienza acquisita, elaborare un progetto di "modello di gestione di un cantiere archeologico" che preveda l'applicazione delle norme di messa in sicurezza, la scelta delle diverse figure professionali, le tecnologie innovative applicabili, le soluzioni relative alla conservazione e all'eventuale fruizione.

 

 

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