Pedagogia professionale: deontologia, riflessività e ricerca
Corso di Laurea in Consulenza pedagogica (Laurea magistrale interclasse)
CFU: 9
SSD: M-PED/01
Docenti: Pascal Perillo, Enricomaria Corbi
Anno Accademico 2023/2024
Versione italiana
Prerequisiti
Al fine di sviluppare gli apprendimenti che il corso si propone di sollecitare, potrebbero essere utili conoscenze pregresse relative a: la storia delle teorie filosofiche contemporanee sulla conoscenza e in specie sulla conoscenza scientifica, i fondamenti epistemologici e teorici del sapere pedagogico contemporaneo, la rilettura del lavoro educativo professionale non formale in chiave critico-riflessiva.
Tali conoscenze, tuttavia, non si caratterizzano quali conoscenze istituzionalmente propedeutiche.
Obiettivi
In relazione alla finalità del Corso di Studio in Consulenza Pedagogica (LM-57 e LM-85) di fornire un’avanzata preparazione teorica, metodologica e pratica nei campi delle scienze pedagogiche, dell’educazione degli adulti e della formazione continua affinché il laureato magistrale possa esercitare la professione di Pedagogista – inteso quale esperto apicale in grado di svolgere funzioni intellettuali, con propria autonomia scientifica e responsabilità deontologica, finalizzate alla progettazione, programmazione, organizzazione, coordinamento, gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi e delle attività educative, comprese quelle di consulenza, supervisione e audit pedagogico –, l’insegnamento – coerentemente con il quadro delle conoscenze e delle competenze da sviluppare nell'area della consulenza pedagogica – si pone i seguenti obiettivi in termini di conoscenze e competenze:
- conoscere e comprendere, nella loro evoluzione diacronica e sincronica, i modelli di professionalità del pedagogista, con particolare riferimento ai ruoli, alle funzioni e agli ambiti di intervento nonché alla sua deontologia;
- conoscere e comprendere la relazione tra pratiche educative di secondo livello e pratiche di ricerca alla luce delle più recenti teorie in tema di pensiero riflessivo;
- conoscere e comprendere, in senso diacronico e sincronico, gli approcci epistemologici e metodologici che hanno caratterizzano e caratterizzano la ricerca pedagogica contemporanea, con particolare attenzione alla ricerca di tipo empirico;
- sviluppare una competenza iniziale nell’uso dei metodi e strumenti di ricerca empirica in pedagogia per analizzare i bisogni educativi degli utenti/clienti, in tutte le fasi della vita, così come per progettare e realizzare interventi di consulenza, coordinamento, supervisione e audit pedagogico.
Contenuto
Il pedagogista, quale figura professionale apicale nel lavoro educativo non formale, mette costantemente in atto processi di riflessione e ricerca per cercare di comprendere la situazione in cui si trova, analizzandone i vincoli e le opportunità, al fine sia di progettare e realizzare i propri interventi consulenziali sia di coordinare il lavoro degli educatori dei servizi educativi che dirige. Allo stesso modo, nelle attività di monitoraggio e valutazione si dipanano processi di ricerca tesi a individuare le dimensioni, i criteri e i mezzi più adeguati ad analizzare i risultati dell’intervento educativo effettuato.
In questo senso, nel corso della sua formazione iniziale e continua, il pedagogista è chiamato a costruire una chiara identità professionale, conoscendo le specificità di ruoli e funzioni, azioni, ambiti e contesti di azione professionale e deve sviluppare una solida deontologia professionale, cui concorrono competenze di ricerca che gli consentano di svolgere i propri compiti in maniera professionale, aumentando conseguentemente la qualità degli interventi e dei servizi educativi.
La deontologia richiede al pedagogista di posizionarsi in termini di responsabilità etica rispetto alla pratica educativa professionale esercitata con e per le persone con cui è in relazione educativa. In questo senso, il pedagogista è un professionista riflessivo chiamato ad una gestione competente della riflessività intesa come capacità di interrogare l’esperienza educativa e di lasciarsi interrogare da essa. La competenza riflessiva si accompagna, da un punto di vista epistemologico, metodologico e deontologico, con una adeguata competenza di ricerca. La competenza di ricerca si articola, da un lato, nella consapevolezza dello scenario epistemologico in cui le teorie e le pratiche educative si sono sviluppate e continuano a svilupparsi e, da un altro lato, nell’uso critico di metodi di indagine che possano aiutare il professionista ad analizzare la situazione e a prendere decisioni.
Coltivare la tensione critica mediante la ricerca e la riflessione consente al pedagogista di assumersi la responsabilità delle proprie scelte di azione nella misura in cui ricerca e riflessione gli permettono di comprendere le ragioni sottese all’agire educativo e risponde all’esigenza deontologica di aver chiaro un quadro di riferimento valoriale ed etico il più coerente possibile.
Coerentemente con questo impianto contenutistico, il corso mira, in una prima parte, a ricostruire il processo di sviluppo e riconoscimento della professionalità pedagogica, anche dal punto di visto normativo, e fornire conoscenze relative al dibattito che ha coinvolto la pedagogia occidentale dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, sondando con particolare attenzione la controversia tra il paradigma epistemologico di tipo esplicativo e quello interpretativo. In una seconda parte, il corso presenta le coordinate della deontologia pedagogica, anche attraverso il confronto con altre forme di deontologia professionale tradizionalmente note (dall’ambito medico a quello forense). In una terza parte, sulla base di quanto trattato nella prima e nella seconda parte, il corso riprende la controversia epistemologica per sondare i metodi quantitativi e qualitativi e analizza le principali fasi di una attività di ricerca: la generazione delle questioni di ricerca, la costruzione del quadro teorico, la definizione delle ipotesi di ricerca, la scelta dei metodi e degli strumenti di ricerca, l’analisi dei dati e l’interpretazione dei risultati.
Testi adottati
1. Calaprice S., Educatori e pedagogisti tra formazione e autoformazione. Identità, azioni, competenze e contesti per educare all’imprevedibile, FrancoAngeli, Milano 2020;
2. Contini M., Demozzi S., Fabbri M., Tolomelli A., Deontologia pedagogica. Riflessività e pratiche di resistenza, FrancoAngeli, Milano 2014 (seconda ristampa 2022);
3. Mortari L., Cultura della ricerca e pedagogia. Prospettive epistemologiche, Carocci, Roma 2007 (solo il primo capitolo);
4. Coggi C., Ricchiardi P., Progettare la ricerca empirica in educazione, Carocci, Roma 2005 (14esima ristampa 2020);
Bibliografia di riferimento
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.
Per un approfondimento della questione epistemologica in pedagogia, è possibile consultare i seguenti testi:
- Borrelli M., La ricerca del fondamento in pedagogia. Contro una pedagogia ridotta a scienza empirica, Pellegrini Editore, Cosenza 2011.
- Cambi F., Il congegno del discorso pedagogico. Metateoria, ermeneutica e modernità, CLUEB, Bologna 1986.
- Cambi F., “Le trasformazioni del sapere educativo (1950-1988). L’empirismo e il suo progetto di egemonia: il modello e la parabola”, in A. Granese (a cura di), La condizione teorica. Materiali per la formazione del pedagogista, Unicopli, Milano 1990, pp. 65-93.
- Cambi F., “I grandi modelli di formazione”, in F. Cambi, E. Frauenfelder (a cura di), La formazione. Studi di pedagogia critica, Unicopli, Milano 1994, pp. 53-71.
- Cambi F., Manuale di filosofia dell’educazione, Laterza, Roma-Bari 2005.
- Cambi F., Metatoria pedagogica. Strumenti, funzioni, modelli, CLUEB, Bologna 2006.
- Cambi F., “L’epistemologia pedagogica oggi”, in Studi sulla Formazione, XI, I, 2008, pp. 157-163.
- Cambi F., Santelli Beccegato L., Modelli di formazione. La rete teorica del Novecento pedagogico, Utet, Torino, 2004.
- de Landsheere G., Storia della pedagogia sperimentale. Cento anni di ricerca educativa nel mondo, Armando, Roma 1988 (ed or. La recherche en éducation dans le monde, PUF, Paris 1986).
- de Mennato P., Fonti di una pedagogia della complessità, Liguori, Napoli 1999.
- De Sanctis O., Varchetta D., Chello F., Itinerari di epistemologia pedagogica (1879-1945), Ursuliana, Napoli 2001.
- Gennari M., Sola G., Logica, linguaggio e metodo in pedagogia, il melangolo, Genova 2016.
- Mariani A., Elementi di filosofia dell’educazione, Carocci, Roma 2006.
- Schurmans M.-N., Expliquer, interpréter, comprendre. Le paysage épistémologique des sciences sociales, Université de Genève, Genève 2006.
- Sirignano F.M., La pedagogia della formazione. Teoria e storia, Liguori, Napoli 2003.
- Sola G. (a cura di), Epistemologia pedagogica, Bompiani, Milano, 2002.
- Sola G., L’epistemologia pedagogica italiana e il “Documento Granese-Bertin”, il Melangolo, Genova 2015.
Per una introduzione ai metodi di ricerca in pedagogia, è possibile consultare i seguenti testi:
- Annacontini G., Lo sguardo e la parola. Etnografia, cura e formazione, Progedid, Bari 2006.
- Baldacci M., Metodologia della ricerca pedagogica, Bruno Mondadori, Milano 2001.
- Baldacci M., Frabboni F. (a cura di), Manuale di metodologia della ricerca educativa, Utet, Torino 2013.
- Becchi E., Vertecchi B. (a cura di), Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa, FrancoAngeli, Milano 1986.
- Bondioli A. (a cura di), L’osservazione in campo educativo, Junior, Azzano San Paolo, 2007.
- Cian D.O., Metodologia della ricerca pedagogica, La Scuola, Brescia 1997.
- Corbetta P., Metodologia e tecnica della ricerca sociale, il Mulino, Bologna 1999.
- Coggi C., Ricchiardi P., Progettare la ricerca empirica in educazione, Carocci, Roma 2005.
- Demetrio D., Micropedagogia. La ricerca qualitativa in educazione, La Nuova Italia, Firenze 1992.
- D’Odorico L., Cassibba R., Osservare per educare, Carocci, Roma 2004.
- Domenici G., Metodologia della ricerca educativa. Corso introduttivo, Monolite, Roma 2006.
- Dovigo F., Osservazione e formazione. Manuale per l’osservazione dei contesti educativi, FrancoAngeli, Milano 2003.
- Lucisano P., Salerni A., Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci, Roma 2002.
- Maida S., Molteni L., Nuzzo A., Educazione e osservazione. Teorie, metodologie e tecniche, Carocci, Roma 2009.
- Mantovani S. (a cura di), La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, Bruno Mondadori, Milano 1998.
- Mortari L., Ricercare e riflettere. La formazione del docente professionista, Carocci, Roma 2009.
- Semi G., L’osservazione partecipante. Una guida pratica, il Mulino, Bologna 2010.
- Sorzio P., La ricerca qualitativa in educazione, Carocci, Roma 2005.
- Travagliani R., La ricerca educativa, Carocci, Roma 2002.
Metodo di insegnamento
Il corso si caratterizza per un approccio didattico integrato, che articola lezioni frontali ed esercitazioni.
Metodo di valutazione
Prova scritta
Prova orale
L'esame si compone di due parti.
Una parte è relativa agli argomenti sviluppati nelle prime 18 ore di corso e contenuti nel primo e nel secondo volume indicati nella sezione 'testi adottati'.
Per questa parte, la prova d'esame consiste in un colloquio che ha l’obiettivo di verificare l’apprendimento dei contenuti del corso, la capacità di saperli collegare tra loro, la competenza di saperli argomentare in maniera critica e secondo un linguaggio scientificamente adeguato.
Un'altra parte è relativa agli argomenti sviluppati nelle seconde 36 ore di corso e contenuti nel terzo e quarto volume indicati nella sezione 'testi adottati'.
Per questa parte, le studentesse e gli studenti potranno scegliere, in maniera alternativa, uno dei due seguenti metodi di valutazione: continua o finale.
Nel primo caso (valutazione continua), il processo di valutazione prevede due prove, che si svolgeranno a metà dicembre 2023. Con la prima prova - della durata massima di trentacinque minuti e consistente in un test con trenta domande a risposta multipla (un punto per ogni risposta corretta) - sarà valutato lo sviluppo delle conoscenze approfondite nel terzo e nel quarto volume indicati nella sezione ‘testi adottati’. Con la seconda prova sarà accertato lo sviluppo delle conoscenze approfondite nel quarto volume indicato nella sezione ‘testi adottati’, attraverso la presentazione della durata massima di trenta minuti di un project work elaborato in gruppo (la valutazione del project work avverrà in trentesimi in relazione ai criteri di: capacità di analisi del contesto, coerenza tra obiettivi/metodi/attività, uso del lessico di settore e competenza argomentativa).
Nel secondo caso (valutazione finale), il processo di valutazione prevede un'unica prova che avrà come obiettivo l'accertamento delle conoscenze approfondite nel terzo, quarto e quinto volume indicati nella sezione ‘testi adottati’, attraverso una prova scritta della durata massima di due ore e consistente in sei domande a risposta aperta della lunghezza massima di quindici righi, comprensive di esercizi simili a quelli che si trovano nella seconda parte del testo “Progettare la ricerca empirica in educazione”. A ciascuna risposta sarà attribuito un punteggio massimo di cinque punti in relazione ai criteri di focalizzazione della risposta, adeguatezza contenutistica, uso del lessico di settore e capacità argomentativa. Tale prova potrà essere sostenuta in tutti gli appelli di esame.
Il voto finale sarà il risultato della media aritmetica dei voti conseguiti nelle due parti d'esame.
English version
Prerequisites
Knowledge about the history of the philosophy of scientific knowledge, the epistemology and the theory of education, the critical-reflective dimension of educational professional processes could be useful to a better comprehension of the contents of the course.
Learning outcomes
The purpose of the Master Degree in Pedagogical Guidance (LM-57 and LM-85) is training a professional of apical level able to perform intellectual functions, with its own scientific autonomy and deontological responsibility, in order order to plan, manage, ccordinate, monitor and evaluate educational interventions and services. In relation to this purpose, the Master Degree offers a set of knowledge about theories, methods and practices in educational sciences in order to allow to this professional to exercise the professional practice of pedagogical guidance, coordination and supervision. In this sense, the present cours has the following objectives :
- to know and understand, in their diachronic and synchronic evolution, the pedagogist's models of professionalism, with particular reference to the roles, functions and areas of intervention as well as his/her deontology
- to know and understand the relationship between second-level educational practices and research practices in the light of the most recent theories on reflective thinking;
- to know and understand, in a diachronic and synchronic sense, the epistemological and methodological approaches that have characterised and continue to characterise contemporary educational research, with particular emphasis on empirical research;
- to develop an initial competence in the use of empirical research methods and tools in education to analyse the educational needs of users/clients, at all stages of life, as well as to design and implement guidance, coordination, supervision and pedagogical audit interventions.
Course contents
The purpose of the Master Degree in Pedagogical Guidance (LM-57 and LM-85) is training a professional of apical level able to perform intellectual functions, with its own scientific autonomy and deontological responsibility, in order order to plan, manage, ccordinate, monitor and evaluate educational interventions and services. In relation to this purpose, the Master Degree offers a set of knowledge about theories, methods and practices in educational sciences in order to allow to this professional to exercise the professional practice of pedagogical guidance, coordination and supervision. In this sense, the present cours has the following objectives :
- to know and understand, in their diachronic and synchronic evolution, the pedagogist's models of professionalism, with particular reference to the roles, functions and areas of intervention as well as his/her deontology
- to know and understand the relationship between second-level educational practices and research practices in the light of the most recent theories on reflective thinking;
- to know and understand, in a diachronic and synchronic sense, the epistemological and methodological approaches that have characterised and continue to characterise contemporary educational research, with particular emphasis on empirical research;
- to develop an initial competence in the use of empirical research methods and tools in education to analyse the educational needs of users/clients, at all stages of life, as well as to design and implement guidance, coordination, supervision and pedagogical audit interventions.
Text Books
1. Calaprice S., Educatori e pedagogisti tra formazione e autoformazione. Identità, azioni, competenze e contesti per educare all’imprevedibile, FrancoAngeli, Milano 2020;
2. Contini M., Demozzi S., Fabbri M., Tolomelli A., Deontologia pedagogica. Riflessività e pratiche di resistenza, FrancoAngeli, Milano 2014 (seconda ristampa 2022);
3. Mortari L., Cultura della ricerca e pedagogia. Prospettive epistemologiche, Carocci, Roma 2007 (solo il primo capitolo);
4. Coggi C., Ricchiardi P., Progettare la ricerca empirica in educazione, Carocci, Roma 2005 (14esima ristampa 2020);
Bibliography
Further bibliographical information will be provided during the course.
Epistemology of educational research:
- Borrelli M., La ricerca del fondamento in pedagogia. Contro una pedagogia ridotta a scienza empirica, Pellegrini Editore, Cosenza 2011.
- Cambi F., Il congegno del discorso pedagogico. Metateoria, ermeneutica e modernità, CLUEB, Bologna 1986.
- Cambi F., “Le trasformazioni del sapere educativo (1950-1988). L’empirismo e il suo progetto di egemonia: il modello e la parabola”, in A. Granese (a cura di), La condizione teorica. Materiali per la formazione del pedagogista, Unicopli, Milano 1990, pp. 65-93.
- Cambi F., “I grandi modelli di formazione”, in F. Cambi, E. Frauenfelder (a cura di), La formazione. Studi di pedagogia critica, Unicopli, Milano 1994, pp. 53-71.
- Cambi F., Manuale di filosofia dell’educazione, Laterza, Roma-Bari 2005.
- Cambi F., Metatoria pedagogica. Strumenti, funzioni, modelli, CLUEB, Bologna 2006.
- Cambi F., “L’epistemologia pedagogica oggi”, in Studi sulla Formazione, XI, I, 2008, pp. 157-163.
- Cambi F., Santelli Beccegato L., Modelli di formazione. La rete teorica del Novecento pedagogico, Utet, Torino, 2004.
- de Landsheere G., Storia della pedagogia sperimentale. Cento anni di ricerca educativa nel mondo, Armando, Roma 1988 (ed or. La recherche en éducation dans le monde, PUF, Paris 1986).
- de Mennato P., Fonti di una pedagogia della complessità, Liguori, Napoli 1999.
- De Sanctis O., Varchetta D., Chello F., Itinerari di epistemologia pedagogica (1879-1945), Ursuliana, Napoli 2001.
- Gennari M., Sola G., Logica, linguaggio e metodo in pedagogia, il melangolo, Genova 2016.
- Mariani A., Elementi di filosofia dell’educazione, Carocci, Roma 2006.
- Schurmans M.-N., Expliquer, interpréter, comprendre. Le paysage épistémologique des sciences sociales, Université de Genève, Genève 2006.
- Sirignano F.M., La pedagogia della formazione. Teoria e storia, Liguori, Napoli 2003.
- Sola G. (a cura di), Epistemologia pedagogica, Bompiani, Milano, 2002.
- Sola G., L’epistemologia pedagogica italiana e il “Documento Granese-Bertin”, il Melangolo, Genova 2015.
Methodology of educational research:
- Annacontini G., Lo sguardo e la parola. Etnografia, cura e formazione, Progedid, Bari 2006.
- Baldacci M., Metodologia della ricerca pedagogica, Bruno Mondadori, Milano 2001.
- Baldacci M., Frabboni F. (a cura di), Manuale di metodologia della ricerca educativa, Utet, Torino 2013.
- Becchi E., Vertecchi B. (a cura di), Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa, FrancoAngeli, Milano 1986.
- Bondioli A. (a cura di), L’osservazione in campo educativo, Junior, Azzano San Paolo, 2007.
- Cian D.O., Metodologia della ricerca pedagogica, La Scuola, Brescia 1997.
- Corbetta P., Metodologia e tecnica della ricerca sociale, il Mulino, Bologna 1999.
- Coggi C., Ricchiardi P., Progettare la ricerca empirica in educazione, Carocci, Roma 2005.
- Demetrio D., Micropedagogia. La ricerca qualitativa in educazione, La Nuova Italia, Firenze 1992.
- D’Odorico L., Cassibba R., Osservare per educare, Carocci, Roma 2004.
- Domenici G., Metodologia della ricerca educativa. Corso introduttivo, Monolite, Roma 2006.
- Dovigo F., Osservazione e formazione. Manuale per l’osservazione dei contesti educativi, FrancoAngeli, Milano 2003.
- Lucisano P., Salerni A., Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci, Roma 2002.
- Maida S., Molteni L., Nuzzo A., Educazione e osservazione. Teorie, metodologie e tecniche, Carocci, Roma 2009.
- Mantovani S. (a cura di), La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, Bruno Mondadori, Milano 1998.
- Mortari L., Ricercare e riflettere. La formazione del docente professionista, Carocci, Roma 2009.
- Semi G., L’osservazione partecipante. Una guida pratica, il Mulino, Bologna 2010.
- Sorzio P., La ricerca qualitativa in educazione, Carocci, Roma 2005.
- Travagliani R., La ricerca educativa, Carocci, Roma 2002.
Teaching methods
The courses will be characterized by lections and exercises.
Assessment methods
Written Examination
Oral Examination
The exam consists of two parts.
One part relates to the topics developed in the first 18 hours of the course and contained in the first and second volumes indicated in the 'adopted texts' section.
For this part, the examination consists of an interview, aimed at verifying the learning of the course contents, the ability to know how to link them together, the ability to know how to argue them critically and in scientifically appropriate language.
Another part relates to the topics developed in the second 36 hours of the course and contained in the third and fourth volumes indicated in the 'adopted texts' section.
For this part, students may alternatively choose one of the two following assessment methods: continuous or final.
In the first case (continuous assessment), the assessment process - that will plan in december 2023 - involves:
a) a test lasting a maximum of thirty-five minutes and consisting of a test with thirty multiple-choice questions (one point for each correct answer). The test will assess the development of the knowledge detailed in the third and fourth volumes indicated in the 'adopted texts' section;
b) the presentation of a group project work lasting a maximum of thirty minutes. The project work will be evaluated in thirtieths in relation to the criteria of: ability to analyse the context, coherence between objectives/methods/activities, use of the vocabulary of the sector and argumentative competence.
In the second case (final assessment), the assessment process consistes in a written test lasting a maximum of two hours and consisting of six open-ended questions of a maximum length of fifteen lines, including exercises similar to those found in the second part of the text "Progettare la ricerca empirica in educazione". Each answer will be awarded a maximum mark of five points in relation to the criteria of focus of the answer, adequacy of content, use of the vocabulary of the sector and argumentative capacity. This test may be taken in all examination sessions.
The final mark will be the result of the arithmetic mean of the marks obtained in the two parts of the examination.
Nota bene: per verificare la validità dei programmi degli anni accademici precedenti controllare su LePrE, nella scheda del singolo corso, le note presenti nelle sezioni orari di ricevimento e/o appelli di esame.
Ultimo aggiornamento: 19.10.2023 ore 16:48
20.9.2024
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Laurea magistrale in Psicologia: risorse umane, ergonomia cognitiva, neuroscienze cognitive
Punto bonus partecipazione all'attività CWMUN New York 2025 - Associazione Diplomatici
20.9.2024
Laurea magistrale in Scienze della formazione primaria
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