Il teatro come strumento formativo
Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione
CFU: 6
SSD: L-ART/05
Docente: Alessandro Pecini
Anno Accademico 2023/2024
Versione italiana
Prerequisiti
E' auspicabile anche se non obbligatoria la conoscenza degli elementi di base delle tecniche di comunicazione teatrale e/o conoscenze degli elementi di base di psicologia.
Obiettivi
1. Miglioramento capacità di ascolto di sé e degli altri
2. Miglioramento capacità di relazione
3. Acquisizione di prime competenze teoriche nel campo della comunicazione teatrale, intesa come strumento educativo
4. Sviluppo della capacità di integrare più discipline, trasformando competenze già acquisite in altri campi in strumenti pedagogici e didattici
5. Acquisizione di una maggiore consapevolezza rispetto al proprio ruolo futuro e presente
6. Miglioramento delle capacità di sostenere i vari stress multifattoriali
7. Miglioramento delle capacità di rapporto con le varie forme di diversità
8. miglioramento della capacità di“fare rete”
9. Miglioramento delle capacità di autovalutazione, di scoperta delle proprie attitudini specifiche e proprie modalità di relazione con il contesto, sia sociale che lavorativo.
10. sviluppo delle capacità di progettazione, realizzazione di attività e interventi socio-educativi a breve termine
Contenuto
Il laboratorio di quest’anno è ancor più incentrato sulla ‘persona’ educatore. Lavoreremo a partire dal presupposto che la ‘persona’ nella sua totalità- e non solo le singole tecniche di lavoro acquisite- sia lo strumento principale di intervento. Cercheremo di capire quanto conti la modalità di applicazione delle tecniche e quanto ciò derivi dalla personalità dell’educatore.
E’ importante che tutti i partecipanti al Laboratorio mandino una presentazione di sé prima dell’inizio.
L’attività specifica è incentrata su un'attività teorico-pratica mirante a favorire la conoscenza di sé e dell’altro da sé e a sviluppare ulteriormente le capacità di comunicazione, attraverso le tecniche di comunicazione teatrale ed il counseling. Conoscere la propria maniera di comunicare, esserne consapevoli ed imparare a guardare alle modalità altrui è ormai da tutti riconosciuto come strumento essenziale per l'attività socio/educativa.
Il teatro, soprattutto nella sua fase pre-espressiva (il lavoro dell'attore su di sé), offre alla persona grandi possibilità di sviluppo di competenze emotive (Life Skills), di miglioramento delle capacità di comunicazione. I suoi esercizi possono favorire l'attività pedagogica (crescita e trasformazione della persona) e l'insegnamento di singole materie (didattica). E' perciò particolarmente adatto a migliorare il livello di preparazione teorico/pratica dei singoli allievi che saranno in futuro impegnati in percorsi pedagogico-didattici, socio-educativi o riabilitativi, rivolti a giovani, adulti e soggetti a rischio.
Per meglio capire l'utilizzo del teatro come strumento educativo partiremo dalla riflessione sui tratti comuni e quelli distintivi che esistono fra pedagogia teatrale e teatro pedagogico.
La pedagogia teatrale ha come obiettivo la formazione dell'attore con tutte le sue implicazioni estetiche, proprio a partire dalla consapevolezza di sé che quest'ultimo deve avere per sviluppare il proprio mestiere.
Il teatro pedagogico ha come obiettivo la trasformazione dell'individuo senza considerare se egli abbia doti e talenti tali da fargli realizzare atti/prodotti esteticamente rilevanti. Nel teatro pedagogico quel che conta è la persona e non la sua capacità di fare arte.
Nel corso delle lezioni affronteremo una serie limitata di esercizi teatrali vedendone l'utilizzo in campo prettamente teatrale (il lavoro dell'attore su se stesso e sul personaggio). Ne sperimenteremo in prima persona gli effetti. Poi passeremo ad analizzare e sperimentare la trasformazione di tali esercizi per la loro applicazione alla pedagogia e alla didattica. Analizzeremo le nuove finalità cui l'esercizio deve rispondere in base al target di riferimento (tipologia di soggetti con cui si lavora) e agli obiettivi che si intendono raggiungere.
Articolazione dell'attività:
• Ciascuna lezione avrà la durata di 3 ore o 6 ore (in quel caso divise in due giorni) secondo le difficoltà dell'esercizio presentato. In questo tempo avremo più fasi di lavoro:
1. Differenze fra Pedagogia teatrale e teatro pedagogico
2. Presentazione teorica dell'esercizio con riferimenti alle Scuole teatrali e tecniche di counseling che li hanno sviluppati. Spiegazione della valenza specifica per l'attore (sia come 'persona' che come 'personaggio')
3. Attività esperienziale in cui gli allievi sperimenteranno l'esercizio in questione e approfondiranno la sua valenza per la 'persona'
4. Sperimentazione dei vari modi di trasformazione di alcuni semplici esercizi per un loro utilizzo pedagogico/didattico.
5. Compilazione di schede che aiutino la persona a meglio comprendere ciò che ha vissuto e a poter a sua volta insegnare ai futuri allievi questa tecnica di lavoro. Compilazione di ulteriori schede di osservazione per migliorare le capacità di analisi di ciò che si è visto e vissuto.
6. Primi esperimenti di produzione di un diario dell'esperienza e/o di un piccolo progetto di intervento basato su queste tecniche e rivolto a bambini o adolescenti.
Alla fine del Corso (orario extra-curriculare) si svilupperà uno stage di 3 giorni che servirà alla realizzazione di un “Percorso esperienziale” (da stabilire se sia rivolto a bambini o adolescenti), come esemplificazione e verifica ulteriore del lavoro svolto in sede teorico-pratica. La prova potrà essere ulteriormente ripetuta con un gruppo classe del liceo Linguistico, come concreta prova di lavoro sul campo.
Testi adottati
• Dispense, inerenti la teatro-terapia, inserite nell'area Docenti: Alessandro Pecini Laboratorio Teatrale.
• A. Pecini: “Dalla pedagogia teatrale al Teatro Pedagogico” in “Teatro come pratica formativa”, a cura di M. D’Ambrosio. Editrice: Pensa Multimedia
• E. Fromm “Avere o essere”. (Pagine scelte che saranno comunicate e spedite)
• “L'arte del counseling” (The art of Counseling) R. May (pag. 11-32; pag.49-63; pag. 105-114)
• “Tecnologia del sé” (Technologies of the Self) di M. Focault (Tecnologie del sé pag. 11-47)
• “Il linguaggio del cambiamento” (Die Moglichkeit des Andersseins)di P. Watzlawick (Prescrizioni comportamentali pag.123-146)
Bibliografia di riferimento
Per quanto riguarda l'aspetto teorico è fondamentale integrare le varie discipline (teatro, counseling, psicologia). Si consiglia pertanto lo studio di:
Prima dell'inizio del Laboratorio:
• Dispense, inerenti la teatro-terapia, inserite nell'area Docenti: Alessandro Pecini Laboratorio Teatrale.
• A. Pecini: “Dalla pedagogia teatrale al Teatro Pedagogico” in “Teatro come pratica formativa”, a cura di M. D’Ambrosio. Editrice: Pensa Multimedia
• W. Gibson “Anna dei miracoli”
• E. Fromm “Avere o essere”.
Durante il Laboratorio, in concomitanza con l'esperienza concreta che sarà sviluppata:
• Il teatro dell'altro, Marco De Marinis (pag.169-181)
• “Il teatro e il suo doppio” (Le Theatre et son double) di A. Artaud (Il teatro e la cultura pag. 127-133; Teatro orientale e teatro occidentale pag. 185-190; Il teatro e la crudeltà pag.200-215; Il teatro della crudeltà pag.236-241)
• Barba E. "La canoa di carta", Bulzoni editore
• “L'arte del counseling” (The art of Counseling) R. May (pag. 11-32; pag.49-63; pag. 105-114)
• “Tecnologia del sé” (Technologies of the Self) di M. Focault (Tecnologie del sé pag. 11-47)
• “Il linguaggio del cambiamento” (Die Moglichkeit des Andersseins)di P. Watzlawick (Prescrizioni comportamentali pag.123-146)
• R. Landy: "Drammaterapia: concetti, teorie e pratiche" Edizioni Universitarie Romane" 2005, pp. 11-19 e 31-42.
• G. Bateson, Verso un'ecologia della mente, Adelphi, 1977 (Capitolo "La pianificazione sociale e il concetto di Deutero-Apprendimento" pag. 199-217).
• S. Mantovani, La ricerca sul campo in educazione: i metodi qualitativi, Bruno Mondadori, 2000 (Cap. 3: "L'osservazione" (pp. 83-162) ed in particolare "Strumenti di osservazione strutturati" (pp. 142-162).
Ulteriori materiali saranno forniti ogni volta che gli studenti saranno pronti a sviluppare ulteriormente le proprie conoscenze.
Metodo di insegnamento
• Lezioni teoriche frontali
• Attività esperienziale (laboratorio)
• Simulazioni
Tecniche:
• Elementi di base della comunicazione teatrale
• Elementi di counseling
• Elementi di psicologia
• Elementi di pedagogia
Metodo di valutazione
Prova scritta
Valutazione progetto
Valutazione itinere
Prova pratica
Visto il ritorno alla modalità in presenza e l'abituale alto numero di iscritti , sarà necessario differenziare le modalità di valutazione. Innanzitutto si consiglia la presenza, visto che il laboratorio ha una struttura inerente il lavoro pratico sulla consapevolezza di sé, sullo sviluppo delle capacità di relazione e sull'approfondimento del ruolo di educatore.
1. Il Laboratorio. Chi vi parteciperà avrà la possibilità di fare il 10% di ore di assenza e di recuperarne una parte, partecipando alle esercitazioni extra-curriculari che serviranno a preparare il Percorso esperienziale.
Il Laboratorio sarà sottoposto a più tipi di verifiche:
• Schede di autovalutazione: iniziale, in itinere e finale
• Schede di osservazione
• Un diario scritto al termine di ogni lezione per scoprire ciò che si è appreso e scoperto durante l'attività teorico-pratica.
Una verifica finale a scelta:
• A) l'allievo può sviluppare, da solo o in gruppo, un progetto di intervento educativo attraverso la presentazione di slides, ed eventuali simulazioni di lavoro, a partire da ciò che è stato sperimentato durante il Laboratorio. Il lavoro dovrà essere incentrato sulle diverse tipologie di target di riferimento (bambini, adulti, portatori di disagio...) e le diverse finalità (riabilitativa, socio/educativa, pedagogica e/o didattica).
• B) l'allievo partecipa allo sviluppo e alla messa in scena di un Percorso Esperienziale, come prova finale delle capacità acquisite. Tale Percorso sarà realizzato alla fine delle esercitazioni intensive poste alla fine.
2. Per coloro che non possono in alcun modo (cause di salute, lavoro, familiari) partecipare al Laboratorio.
• Innanzitutto è gradita la segnalazione al Docente di far parte di quel gruppo di studenti per cui il laboratorio è obbligatorio.
La valutazione avverrà in due modi:
• A) una presentazione dell'allievo
• B) relazione scritta sui testi scelti per l'esame:
• Dispense, inerenti la teatro-terapia, inserite nell'area Docenti: Alessandro Pecini Laboratorio Teatrale.
• A. Pecini: “Dalla pedagogia teatrale al Teatro Pedagogico” in “Teatro come pratica formativa”, a cura di M. D’Ambrosio. Editrice: Pensa Multimedia
• E. Fromm “Avere o essere”. (Pagine scelte che saranno comunicate e spedite)
• “L'arte del counseling” (The art of Counseling) R. May (pag. 11-32; pag.49-63; pag. 105-114)
• “Tecnologia del sé” (Technologies of the Self) di M. Focault (Tecnologie del sé pag. 11-47)
• “Il linguaggio del cambiamento” (Die Moglichkeit des Andersseins)di P. Watzlawick (Prescrizioni comportamentali pag.123-146)
• Prova orale:
◦ presentazione di un piccolo percorso di intervento educativo, inerente le diverse tipologie di target di riferimento (bambini, adulti, portatori di disagio...) e le diverse finalità (riabilitativa, socio/educativa, pedagogica e/o didattica).
Note
Lo sviluppo delle verifiche e delle singole lezioni verrà ulteriormente definito in base al numero degli allievi iscritti.
English version
Prerequisites
It is recommended, even if not compulsory, to be familiar with the basic elements of theatre communication skills and/or with the basic elements of psychology.
Learning outcomes
1. To better the skills of listening to oneself and to others.
2. To better interaction skills.
3. To acquire a basic theoretical knowledge in the field of theatre communication as a teaching tool.
4. To develop the ability to integrate various fields of knowledge by transforming into educational and teaching skills know-how already present in other fields.
5. To acquire a deeper awareness of one’s own role in the present and in the future
6. To better the ability to cope with various kinds of stress
7. To better the skills needed to relate with different forms of diversity
8. To better web-making skills
9. To better self evaluation skills and the ability to discover one’s own specific aptitudes and of one’s own way of relating with the social and work context
10. To develop project management skills and the ability to create short-term socio-educational activities
Course contents
This year's workshop is even more focused on the 'person' of the educator. We will work on the assumption that the 'person' as a whole - and not just the individual work techniques acquired - is the main instrument of intervention. We will try to understand how important the method of applying the techniques is and how much this derives from the personality of the educator.It is important that all participants in the workshop send a presentation of themselves before the start.
The specific activity is centred on a a theoretical-practical activity which aims at developing self knowledge and the awareness of the other than self, through theatre communication techniques and counseling. Being familiar with one’s own communication approach, becoming more aware of it and looking into other people’s approach is generally accepted as a basis for social-educational
actions.
The theatre, especially in its pre-expressive phase (the work of the actor on himself), offers great possibilities to develop emotional competence ( life skills) and to better communication skills. Its excercises can favour educational activities (the growth and development of personality) and the teaching of single educational subjects. For this reason it is particularly indicated to better the level of theoretical/practical skills of the students who in the future will undertake educational, social-educational or rehabilitation professions addressed to the young and to fragile people.
To better understand the function of the theatre as an educational tool it is important to reflect on what theatre pedagogy and the pedagogic theatre have in common and in what they differ. The aim of theatre pedagogy is to form the actor with all its aesthetic implications, starting from the awareness of self that he must have to develop his profession.
The teaching theatre aims at transforming the individual without considering whether he has enough ability and talents to allow him to achieve aesthetically relevant products. In this kind of theater it is the person that is important and not his ability to create art.
The course will offer a limited series of theatre excercises to demonstrate their use in the theatre (the work of the actor on himself and on the character he will play). The students will experiment the effects on themselves. After that the course will continue with the analysis and transformation of the exercises for their application to education and teaching. The students will be guided to the analysis of the different focus which the exercise must have according to the new target- the people with which they will work and the aims to be reached.
Course Plan
1) Each lesson will last 3 hours on the same day or 6 hours in two days, depending on the complexity of the exercise. There will be different phases of the work:
a) Differences between theatrical pedagogy and pedagogical theater
b) A theoretical presentation of the exercise in reference to the different Theatre Schools and counseling techniques which inspired them with an explanation of the different approaches for the actor, as a person as well as a character.
c) A practical activity in which the students will experiment on themselves and then discuss the effects of the excercise on the “person”.
d) A practical activity to try different types of simple transformation exercises for exploitation in an educational context.
e) Compilation of forms to help the person understand what he has experienced and be able to to transfer the technique to his future students. Compilation of other observation forms to better the students’ability to analyse what they have seen and experienced personally.
f) Initial experiments of the production of a autobiographic experience diary and/or of a small project of an exercise based on the above techniques and addressed to children or to adolescents.
At the end of the course (in extra-curricular time) there will be a stage of three days to prepare an “experiential performance”, (to be decided whether for children or for teenagers) as the concrete fruit and at the same time as a test of the work done in the theoretical-practical part of the course. It is possible to repeat the “experiential performance” again with a class of the liceo linguistico as a concrete application in the professional field of what has been learnt in theory.
Text Books
• Dispense, inerenti la teatro-terapia, inserite nell'area Docenti: Alessandro Pecini Laboratorio Teatrale.
• A. Pecini: “Dalla pedagogia teatrale al Teatro Pedagogico” in “Teatro come pratica formativa”, a cura di M. D’Ambrosio. Editrice: Pensa Multimedia
• E. Fromm “Avere o essere”. (Pagine scelte che saranno comunicate e spedite)
• “L'arte del counseling” (The art of Counseling) R. May (pag. 11-32; pag.49-63; pag. 105-114)
• “Tecnologia del sé” (Technologies of the Self) di M. Focault (Tecnologie del sé pag. 11-47)
• “Il linguaggio del cambiamento” (Die Moglichkeit des Andersseins)di P. Watzlawick (Prescrizioni comportamentali pag.123-146)
Bibliography
To create the theoretical background it is very important to integrate various branches of learning (theatre, counseling, psychology). So students are advised to read:
Before the beginning of the laboratory
• “The Miracle Worker” by William Gibson, a theater piece based on the relationship between the educator, the family member and the high-risk subject.
• The material related to theatre-therapy in the Area docenti of the university web site: Alessandro Pecini Laboratorio Teatrale.
• A. Pecini: “Dalla pedagogia teatrale al Teatro Pedagogico” in “Teatro come pratica formativa”, a cura di M. D’Ambrosio. Editrice: Pensa Multimedia
• W. Gibson “Anna dei miracoli”
• E. Fromm “Avere o essere”.
While attending the laboratory direct experience should be integrated with the reading of:
• Il Teatro dell’altro, Marco de Marinis (pp.169-181)
• “Il teatro e il suo doppio” (Le Theatre et son double) di A. Artaud (Il teatro e la cultura pag. 127-133; Teatro orientale e teatro occidentale pag. 185-190; Il teatro e la crudeltà pag.200-215; Il teatro della crudeltà pag.236-241)
• “The art of Counseling” by R. May (pag. 11-32; pag.49-63; pag. 105-114)
• “Technologies of the Self byM. Focault (pag. 11-47)
• “Il linguaggio del cambiamento” (Die Moglichkeit des Andersseins)di P. Watzlawick (Prescrizioni comportamentali pag.123-146)
• R. Landy: "Drammaterapia: concetti, teorie e pratiche" Edizioni Universitarie Romane" 2005, pp. 11-19 e 31-42.
• G. Bateson, Verso un'ecologia della mente, Adelphi, 1977 (Capitolo "La pianificazione sociale e il concetto di Deutero-Apprendimento" pag. 199-217).
• S. Mantovani, La ricerca sul campo in educazione: i metodi qualitativi, Bruno Mondadori, 2000 (Cap. 3: "L'osservazione" (pp. 83-162) ed in particolare "Strumenti di osservazione strutturati" (pp. 142-162).
Further material will be made available whenever the students are ready to develop their knowledge of the topic.
Teaching methods
Frontal theoretical lessons
Experiential activity (laboratory)
Simulations
Techniques:
Basic elements of theatrical communication
Elements of counseling
Elements of psychology
Elements of pedagogy
Assessment methods
Written Examination
Project Assessment
Continuous Assessment
Assessment Of Practical Skills
• Given the return to face-to-face mode and the usual high number of subscribers, it will be necessary to differentiate the evaluation methods. First of all, attendance is recommended, given that the laboratory has a structure inherent in practical work on self-awareness, on the development of relationship skills and on the deepening of the role of educator.
1. The Laboratory. Those who participate will have the opportunity to do 10% of hours of absence and to recover a part of it, participating in extra-curricular exercises that will be used to prepare the experiential path.
The Laboratory will be subjected to several types of checks:
Self-assessment forms: initial, ongoing and final
Observation cards
A diary written at the end of each lesson to discover what has been learned and discovered during the theoretical-practical activity.
A final check of your choice:
A) the student can develop, alone or in a group, an educational intervention project through the presentation of slides, and possible work simulations, starting from what was experienced during the workshop. The work must be focused on the different types of target audience (children, adults, people with discomfort ...) and the different purposes (rehabilitation, social / educational, pedagogical and / or didactic).
B) the student participates in the development and staging of an Experiential Path, as a final test of the skills acquired. This Path will be carried out at the end of the intensive exercises placed at the end.
2. For those who cannot participate in the Workshop in any way (due to health, work, family members).
First of all, it is appreciated that the teacher is advised to be part of that group of students for which the laboratory is mandatory.
The evaluation will take place in two ways:
A) a presentation by the student
B) written report on the texts chosen for the exam:
• Dispense, inerenti la teatro-terapia, inserite nell'area Docenti: Alessandro Pecini Laboratorio Teatrale.
• A. Pecini: “Dalla pedagogia teatrale al Teatro Pedagogico” in “Teatro come pratica formativa”, a cura di M. D’Ambrosio. Editrice: Pensa Multimedia
• E. Fromm “Avere o essere”. (Pagine scelte che saranno comunicate e spedite)
• “L'arte del counseling” (The art of Counseling) R. May (pag. 11-32; pag.49-63; pag. 105-114)
• “Tecnologia del sé” (Technologies of the Self) di M. Focault (Tecnologie del sé pag. 11-47)
• “Il linguaggio del cambiamento” (Die Moglichkeit des Andersseins)di P. Watzlawick (Prescrizioni comportamentali pag.123-146)
Oral exam:
presentation of a small educational intervention path, concerning the different types of target audience (children, adults, people with discomfort ...) and the different purposes (rehabilitation, social / educational, pedagogical and / or didactic).
Notes
The development of the tests and of the individual lessons will be further defined on the basis of the number of students enrolled.
Nota bene: per verificare la validità dei programmi degli anni accademici precedenti controllare su LePrE, nella scheda del singolo corso, le note presenti nelle sezioni orari di ricevimento e/o appelli di esame.
Ultimo aggiornamento: 4.8.2023 ore 12:31
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