CARE - Centro di Ateneo per la Ricerca Educativa e per l'alta formazione degli insegnanti e degli educatori
Il Centro di Ricerca CARE, nato all'interno della Facoltà di Scienze della Formazione, ereditando la tradizione di ricerca e formazione del Laboratorio di Scienze della Formazione, svolge attività di ricerca, formazione e consulenza sui temi dell'educazione e della formazione, con particolare riferimento all'ambito della professionalità educativa e a quello dell'alta formazione degli insegnanti e degli educatori.
Avvalendosi di un costante dialogo interdisciplinare e della collaborazione con altre università e istituti di ricerca, società scientifiche, Enti locali, MIUR e USR, associazioni professionali e case editrici, il Centro si pone come polo all'interno del quale trovano espressione diversi filoni di ricerca e azione educativa (Ricerca).
Il Centro CARE contribuisce ad attualizzare il plurisecolare patrimonio di ricerca pedagogica e didattica della cittadella fondata da Orsola Benincasa (nel XVI secolo) e sviluppato grazie all'opera di Adelaide del Balzo Pignatelli principessa di Strongoli (che vi giunse nel 1891 in qualità di ispettrice onoraria e ne divenne amministratrice unica nel 1901), di Antonietta Pagliara (che condivise con la principessa il suo impegno pedagogico) e di tutti i pedagogisti che si sono fino ad oggi succeduti prima nella Facoltà di Magistero (istituita nel 1885), poi nell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa (1995), nella Facoltà di Scienze della Formazione di quella che dal 2004 è l'Università degli Studî Suor Orsola Benincasa e, oggi, nel Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione.
Al CARE afferiscono attualmente 11 Gruppi di Ricerca
CeRC - Centre for Governmentality and Disability Studies "Robert Castel"
Il CeRC - Centre for Governmentality and Disability Studies "Robert Castel", istituito nel 2012, è un'articolazione del Centro Interdipartimentale di Progettazione e Ricerca di Ateneo "Scienza Nuova". Il CeRC costituisce un polo di ricerca sui dispositivi di governo, che rivolge particolare attenzione alle teorie, ai modelli e alle pratiche di disabilitazione sociale. Svolge ricerca di base e applicata, in funzione della sperimentazione di politiche di contrasto delle forme della diseguaglianza e dei modi dell'esclusione e della discriminazione, a partire dall'esperienza tecnica degli individui su cui si esercitano gli effetti di potere. In questa prospettiva, oltre all'attività di ricerca, il CeRC svolge interventi di supporto alla programmazione, all'attuazione e alla valutazione delle politiche pubbliche centrali e locali. Nel Centro confluiscono e si confrontano epistemologie e metodologie delle scienze sociali e degli studi umanistici.
Nel CeRC l'inchiesta sociale è svolta, su base paritaria, da ricercatori dei ruoli universitari e da studiosi qualificati provenienti dal campo dei movimenti di base a tutela dei diritti fondamentali delle persone in situazione di disabilità.
CIRNM - Centro Internazionale di Ricerca Francesco Saverio Nitti per il Mediterraneo
Il Centro internazionale di ricerca nasce nel solco del confronto culturale, scientifico e politico-sociale avviato agli inizi del 1900 tra Francesco Saverio Nitti e l'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, come testimoniato dal fitto scambio epistolare - custodito nell'Archivio storico dell'Istituto - tra il grande Statista lucano, la principessa Adelaide del Balzo Pignatelli di Strongoli, fondatrice dell'Istituto e Antonietta Pagliara, che fu la prima donna nella storia d'Italia a dirigere una Istituzione universitaria.
Su questa solida piattaforma culturale l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa ha promosso l'istituzione del Centro internazionale di ricerca Francesco Saverio Nitti per Mediterraneo consolidando la rete di relazioni scientifiche con prestigiose Università estere - prevalentemente del Sud Europa - avviata nelle due edizioni del Premio internazionale Francesco Saverio Nitti per il Mediterraneo (anni 2016-2017) ponendosi così l'obiettivo generale di promuovere studi e ricerche, in chiave interdisciplinare, su modelli, figure e personaggi che pur avendo una forte dimensione e connotazione educativa non sono stati mai adeguatamente studiati.
Le attività di ricerca del Centro, sulla base di questo vero proprio scrigno culturale, tendono quindi ad individuare le tante «pedagogie sommerse» presenti in ambito internazionale, con particolare riferimento al Mediterraneo: modelli, esperienze e testimonianze sommerse, appunto, dall'oblio cui sono state direttamente od indirettamente relegate per la loro sostanziale dimensione critica, legata a fasi storiche in cui più forte è stato il dissenso e la coeva speranza nei cambiamenti più o meno radicali dei sistemi vigenti.
L'obiettivo è ricostruire in ambito internazionale storie educative dimenticate e sommerse per formare soggetti critici ed infrangere quella rete di stereotipi che contribuisce ad alimentare pedissequamente la ri-produzione dell'esistente, per smascherare quei pregiudizi che, erigendo delle barriere cognitive, morali ed emotive, minano alla base la possibilità di creare delle reti cooperative di scambi ed incontri solidali tesi al cambiamento.
Tutto ciò nella certezza che nel proporre soprattutto alle giovani generazioni gli strumenti storico-educativi adeguati ad una lettura critica del presente, si possa offrire un valido contributo alla confutazione di stereotipi infondati ed alla messa in discussione del presentismo, sotteso alla formazione di soggetti de-privati della memoria, senza passato ma anche senza futuro.
Il Centro di ricerca - sulla scorta della plurisecolare tradizione pedagogica dell'Istituto Suor Orsola Benincasa, dei legami intessuti con lo Statista lucano nonchè degli studi intrapresi in questi anni nel partenariato internazionale tra Università del Sud Europa e Società scientifiche - ha individuato in Francesco Saverio Nitti un exemplum di modello pedagogico sommerso a cui ispirare la propria azione.
MedEatResearch - Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea
Il MedEatResearch, Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea, istituito presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, nasce nell'aprile del 2012 nell'ambito del progetto denominato CA.RI.NA. (Sicurezza, sostenibilità e competitività delle produzioni agroalimentari della Campania) finanziato dal POR Campania FSE 2007/2013, Asse IV e Asse V. Con l'obiettivo di valorizzare, promuovere, diffondere il patrimonio alimentare del Mezzogiorno d'Italia e incentivare gli scambi culturali sull'enogastronomia dei diversi Paesi dell'area mediterranea.
Centro interdisciplinare di studi "Margini e confini"
Il Centro ha come scopo la promozione e lo sviluppo di studi e di ricerche multidisciplinari incentrate sul tema del margine, declinato secondo diverse prospettive e proposto come cifra identificativa della società contemporanea. Grazie allo scambio e alla collaborazione di studiosi impegnati in diversi settori della ricerca, il Centro si propone di diventare un laboratorio stabile di riflessione sui temi connessi alle trasformazioni della modernità e sulle dinamiche di passaggio che, rinnovando i paradigmi sociali che hanno determinato i contorni del vivere, ci costringono a ripensare ruoli e caratteristiche delle funzioni e degli istituti che hanno tradizionalmente caratterizzato le comunità occidentali. Il tratto distintivo delle attività promosse attraverso di esso vuole essere la capacità di coniugare la pluralità degli approcci con l'approfondimento tematico, mantenendo una connotazione aperta e multidisciplinare dei gruppi di ricerca aggregati attorno a questioni che appaiono decisive nella cultura intellettuale e sociale dei nostri giorni, superando i limiti delle competenze specifiche grazie a un confronto osmotico e multidirezionale.
Inopinatum - Centro Studi sulla Creatività Urbana
Inopinatum è il primo centro studi universitario italiano dedicato a ricerca ed analisi interdisciplinari sulla creatività urbana, nello specifico di street art, graffiti writing, muralismo, urban design ed espressioni affini. Il Centro Studi intende implementare progressivamente una rete nazionale ed internazionale di università, ricercatori ed esperti, anche per animare il dibattito e il confronto scientifico sul tema con progetti, interventi, convegni, analisi e pubblicazioni, oltre ad offrirsi alle attenzioni e alle richieste di studenti e studiosi, giornalisti e professionisti.
Accademia mediterranea di Scienze pedagogiche Elisa Frauenfelder
L'Accademia - promossa dall'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa in partenariato con 10 prestigiosi Atenei europei - si pone nel solco tracciato da significative figure di donne che hanno apportato un contributo in termini di teorizzazione, progettazione e realizzazione di esperienze con ricadute pedagogiche ed educative nel Mediterraneo. Da sempre crocevia di popoli e culture differenti e animate da uno spirito comune, il Mediterraneo ha favorito l'emancipazione del pensiero dal mito con l'affermazione della filosofia e della scienza, che rappresentano le radici di cui si è nutrita la pedagogia nel suo lungo itinerario storico, che, non a caso, affonda le sue radici nella Grecia classica del V-IV secolo a.C.
Pertanto, il sodalizio accademico muove le sue riflessioni e le sue attività dagli alti ed ancora oggi attuali exempla di impegno etico-sociale e pedagogico-educativo che sono stati incarnati da alcune donne che tra il XVIII e XX secolo sono vissute ed hanno operato consapevolmente nell'area del Mediterraneo, ben testimoniandone la connotazione interculturale e transculturale di spazio - allo stesso tempo fisico, simbolico e metaforico - di apertura, di collegamento e di confronto dialogico tra popoli, culture ed individui, teso alla loro reciproca crescita ed al loro reciproco arricchimento.
Si tratta di donne di diversa estrazione sociale e formazione culturale che hanno profuso il loro impegno per le fanciulle ed i fanciulli, per i più poveri ed i più bisognosi, per la scuola, l'istruzione e la formazione, chi attraverso l'elaborazione di teorie e modelli, chi attraverso la scrittura e la divulgazione, chi tramite la militanza, la testimonianza e l'impegno costanti e quotidiani, chi attraverso l'ideazione, la realizzazione e la conduzione di attività educative. Pur nella loro diversità di orientamenti e di modalità di profusione del loro impegno etico, educativo e culturale, si tratta di donne accomunate dal fil rouge di una pedagogia fortemente ancorata alla dimensione sociale, che, anche grazie alla progressiva apertura ad innovativi apporti epistemico-disciplinari, mira, tramite il riscatto e l'emancipazione dei soggetti marginali, alla costruzione di una società maggiormente aperta, giusta ed equa. Da queste basi si delinea una "comunità mediterranea", in quanto fondata, costruita ed alimentata dalla pedagogia dialogica dell'ascolto, del confronto e dell'accoglienza.
Le finalità dell'Accademia si intrecciano con l'impegno delle spagnole Rosa Sensat (1873-1961), María de Maeztu (1882-1948), Rosa Roig Soler (1890-1969), delle portoghesi Maria Amália Vaz De Carvalho (1847-1921), Alice Pestana (portoghese 1860-1929)Amália Luazes (1865-1938), Maria Amália Borges De Medeiros (1919-1971), Alice Pestana (1860-1929), Maria Ulrich (1908-1988), Deolinda Lopes Vieira (1883-1993), della greca Ekaterini Laskaridi (1842-1916), delle italiane Eleonora Pimentel Fonseca (1752-1799), Anna Greco (1765-1821), Luisa Granito Ricciardi (1769-1832), Maria Teresa Spinelli (1789-1850), Costanza Alfieri di Sostegno D'Azeglio (1793-1862), Maria Giuseppina Guacci Nobile (1807-1848), Laura Beatrice Oliva Mancini (1821-1869), Antonietta Marciano De Pace (1818-1893), Enrichetta Caracciolo di Forino (1821-1901), Aurelia Folliero De Luna Cimino (1824-1895), Milla Giannini (1825-1888), Teresa Filangieri Ravaschieri Fieschi (1826-1903), Angiola Bianchini (1826-1915), Fortunata Bottaro (1833-1893), Claudia Grismondi Secco Suardo Antona Traversi (1837-1908), Alaide Beccari Gualberta (1842-1906), Adelaide del Balzo Pignatelli, principessa di Strongoli(1843-1932), Maria Antonietta Pagliara, Barbara Micarelli (1845-1909), Caterina Pigorini Beri (1845-1924), Vittoria Wolf Bassi (1847-1916), Clara Anna Archivolti Cavalieri (1852-1945), Matilde Serao (1856-1927), Ida Zuecca De Giorgi (1865-194), Maria Brigida Pastorino (1865-1960), Anna Emilia Vivanti (1866-1942), Maria Montessori (1870-1952), Giulia Civita Franceschi (1870-1957), Laura Ciulli Paratore (1871-1937), Sibilla Aleramo (1876-1960), Gilda Chiari Allegretti (1878-1943), Anna Alessandrini (1879-1953), Rosalia Adami Gwis (1880-1930), Rina Melli Maranini (1882-1958), Maria Nicolussi (1882-1961), Ernestina Brenna (1886-1970), Oronzina Tanzarella Quercia (1887-1940), Virgilia D'Andrea (1888-1933), Domanica Maria Cretì (1889-1960), Maria Bartolini (1890-1962), Teresa Abbadessa Capasso (1891-1956), Cecilia Motzo Dentice di Accadia (1893-1981), Ida Zambaldi (1894-1988), Marina Battigelli (1896-1979), Dina Bertoni Jovine (1898-1970), Beatrice Polli (1898-1989), Noemi Ruspantini (1898-1972), Ersilia Liguori Barbieri (1898-1974), Maria Zambrano (1904-1991), Vera Lombardi (1904-1995), Giana Anguissola (1906-1966), Alda Miceli (1908-1998), Caterina Artale Sanfilippo (1909-1999), Paola Muzzeddu (1913-1971), Carmela Di Lallo Metelli (1914-1976), Silvia Croce (1923-2011), Lydia Tornatore (1927-1994), Anna Maria Feder Piazza (1933-1987), Elisa Frauenfelder (1931-2017).
Ed è proprio l'opera di Elisa Frauenfelder a ben rappresentare l'autentica cifra di apertura e di continua ed inesausta ricerca della pedagogia mediterranea che l'Accademia intende preservare e promuovere. Infatti, nel corso degli ultimi venti anni del suo lungo e prestigioso magistero accademico e civile, la Maestra della pedagogia italiana contemporanea ritrova presso le storiche aule dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli gli echi dell'insegnamento della sua antica maestra Cecilia Motzo Dentice di Accadia. Echi di una lunga e nobile tradizione etico-filosofica e pedagogico-educativa, che, grazie al Suo ésprit critico, proprio della pedagogia mediterranea incentrata sul confronto e sull'apertura, vengono sapientemente e pazientemente intrecciati da Elisa Frauenfelder in un vasto, articolato e complesso ordito di ricerche, declinate sia nell'ambito delle ricostruzioni e delle interpretazioni storico-pedagogiche, sia nell'ambito delle riflessioni teoretico-educative, sia in quello delle scienze bio-educative, da ella promosse per la prima volta in Italia, sia, infine, nel campo degli studi e della formazione degli insegnanti sui temi che concernono la pedagogia speciale.
Ricollegandosi sia alla lezione etica, umana e civile di Elisa Frauenfelder sia ai suoi studi di matrice storico-educativa, di filosofia dell'educazione e di scienze biologiche ed educative, l'Accademia ne intende preservare ed allo stesso tempo proiettare la figura e l'opera in un più vasto ed ampio orizzonte di senso, incentrato sull'impegno per la costruzione di una comunità interculturale, transculturale, dialogica e riflessiva di apertura euro-mediterranea, offrendo, così, soprattutto ai giovani studiosi, un exemplum straordinario di rigore scientifico, d'innovazione pedagogica e di passione per lo studio, intesi come volano di un'autentica emancipazione esistenziale e di una sostanziale trasformazione sociale, capaci di dare risposte adeguate alle sfide/emergenze, anche, ma non solo, educative, del XXI secolo.
XHTML 1.0 | CSS 3 | Conforme alle linee guida per l'accessibilità ai contenuti del Web - livello tripla A
© 2004/24 Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli | Crediti