Recupero crediti: dalla ragione al torto... E l'Antitrust s'arrabbia
Aggressioni via posta, mail, telefonate e sms, minacce di visite di funzionari pubblici a casa o sul posto di lavoro, utilizzo di numerazioni a tariffa speciale per richiedere ulteriori informazioni: non è il capo d'imputazione di uno stalker o di un'associazione per delinquere, ma la condotta contestata dall'Antitrust a due società di recupero crediti "hard-mode". E' solo l'ultimo dei provvedimenti emessi dall'AGCM, in una materia nella quale sono già state irrogate sanzioni per oltre 600 mila euro, in particolar modo nei confronti di società di recupero crediti "responsabili di pratiche aggressive" per svolgere il loro compito.
n° 1046 - giovedì 10 aprile 2014
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14.10.2025
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