Guerra in patria? Meglio il carcere italiano
Il Magistrato di sorveglianza del Tribunale di Torino aveva applicato ad un
cittadino siriano (detenuto presso il carcere torinese) l'"espulsione a titolo
di sanzione sostitutiva o alternativa alla detenzione" ex art.16, comma 5, del
d.lgs. 286/98.
Il detenuto, impugnato il provvedimento, ha evidenziato la situazione di
guerriglia presente nel proprio Paese ed il pericolo di essere sottoposto a
condizioni disumane una volta rientrato in patria. Il Tribunale di Sorveglianza
ha accolto la richiesta, annullando il provvedimento: motivo di tale decisione è
stato il concreto pericolo di trattamenti inumani o degradanti a danno del
cittadino siriano. Ad avvalorare tale convinzione ha contribuito una nota in cui
Amnesty International dà atto della situazione politica attuale del paese ed in
cui è riportato il disperato bollettino del conflitto.
n° 1083 - giovedì 5 giugno 2014
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3.10.2024
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