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Il perdono al giornalista salva l'intervistato

La quinta Sezione della Suprema Corte di Cassazione ha statuito che ove il querelante decida di rimettere la querela nei confronti del giornalista, che aveva realizzato un'intervista ad un soggetto che aveva rilasciato dichiarazioni diffamanti per la persona offesa, la remissione si estende all'intervistato attesa l'esistenza di una cooperazione necessaria fra i due soggetti, nel caso in cui il giornalista si sia reso strumento della diffamazione, e l'identità del reato. Diversamente accade nel rapporto fra giornalista e direttore del giornale, nel qual caso la remissione della querela al giornalista non si estende al direttore, in quanto non vi è identità del reato stante la diversità delle strutture dei reati, uno dei quali è punito a titolo di colpa.

n° 1130 - giovedì 23 ottobre 2014
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tag Cassazione penale | Azione penale | Diffamazione a mezzo stampa



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