Stop dei giudici al praticante pseudo-avvocato
Il praticante, che senza averne i requisiti, si qualifica avvocato per "fare colpo" sul cliente commette il reato di sostituzione materiale e falso materiale in scrittura privata. I giudici hanno chiarito come il comportamento in questione comporti non solo la lesione della fede pubblica ma anche la violazione di un interesse privato. Nel caso di specie, il cliente, costituitosi parte civile, era stato convinto dal praticante attraverso una serie di comportamenti concludenti volti a millantare una qualifica non ancora conseguita.
n° 1162 - giovedì 20 novembre 2014
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tag Corte di Cassazione | Avvocato | Professione forense | Albo | Praticante
3.10.2024
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