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Geolocalizzazione: per i dispersi non occorre il consenso

Con un nuovo provvedimento, il Garante ha acconsentito all'utilizzo di nuove tecnologie "volte alla geolocalizzazione di persone disperse in montagna". Tali tecnologie saranno utilizzate dal preciso istante in cui scatteranno le ricerche formali del 118, dei Vigili del Fuoco o dall'Autorità di Pubblica Sicurezza. I dispositivi capteranno i dati di geolocalizzazione dello smartphone dei dispersi e li trasmetteranno a una centrale operativa dedicata dell'Autorità dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas). Non sarà necessaria l'intermediazione dell'operatore telefonico e, al fine di garantire l'incolumità delle persone disperse, il consenso delle stesse.

n° 1202 - giovedì 26 febbraio 2015
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