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Flash-Jus

Giù le mani dagli ovociti!

Il ricorso a tecniche di fecondazione assistita può determinare il sorgere di situazione giuridiche alquanto curiose. Nel caso di specie, il prelievo di ovociti dall'utero di una donna non consenziente costituisce un delitto contro la persona e non contro il patrimonio. Pertanto, è configurabile esclusivamente il reato di violenza privata e non quello di rapina. È quanto hanno stabilito i giudici della Corte di Cassazione con la sentenza n. 39541/2016, chiarendo che gli ovociti, per essendo destinati all'espulsione o alla fecondazione, non sono da considerarsi "cose" da poter essere sottratte. Pertanto, non è giuridicamente possibile la configurazione del reato di rapina, mancando l'"impossessamento di cosa mobile altrui".

n° 1421 - giovedì 20 ottobre 2016
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tag Corte di Cassazione | Fecondazione assistita | Rapina | Violenza privata



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