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La dazione di denaro non basta perché si possa configurare il reato di corruzione propria

Con sentenza n. 39008 del 20 settembre 2016, la Suprema Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi in tema di corruzione propria ribadendo gli assunti già evidenziati da un costante orientamento giurisprudenziale.
In particolare la Corte ha ricordato che perché possa sussistere il reato di corruzione propria non basta la sola prova della dazione di denaro al pubblico ufficiale, ma è necessaria la dimostrazione che il fine della dazione era quello di spingere il pubblico ufficiale al compimento di un atto contrario ai doveri d'ufficio.

n° 1425 - giovedì 20 ottobre 2016
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tag Corruzione | Corte di Cassazione penale | Pubblico ufficiale



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