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Mobbing, per la Cassazione il datore deve prevenire

Il datore di lavoro deve predisporre all'interno della propria azienda tutte le misure necessarie a rimuovere comportamenti persecutori posti in essere ai danni di un proprio dipendente da altri colleghi lavoratori. L'inerzia è idonea a determinare la condotta di mobbing datoriale. È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 74/2017, riconoscendo in capo al datore di lavoro un dovere di protezione nei confronti dei suoi sottoposti, che si traduce anche nella neutralizzazione di comportamenti vessatori idonei a ledere la dignità e la salute del lavoratore.

n° 1453 - giovedì 19 gennaio 2017
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tag Corte di Cassazione | Lavoro | Lavoratore | Datore di lavoro | Mobbing



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