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Le diverse specie di arbitrato nel "Collegato Lavoro"

Tra le svariate modifiche apportate al codice di rito da parte della L. n. 183/2010 vi è la nuova disciplina dell'arbitrato. Al riguardo, si segnala l'interessante commento del Prof. Giuseppe della Pietra, il quale, sulla premessa di attribuire all'arbitrato rivisitato da tale testo normativo natura multiforme (essendo diverse le «modalità di accesso, le tecniche di svolgimento e, per certi versi, l'efficacia dei rispettivi lodi»), individua all'interno del nuovo testo normativo quattro diversi tipi di arbitrato. Distingue, in particolare: 1)- l'arbitrato instaurato nel corso o all'esito del tentativo di conciliazione, volto all'emanazione di un lodo di natura ibrida, perché di portata contrattuale, ma suscettibile di omologazione; 2)- l'arbitrato (del pari ibrido) dinanzi alle camere arbitrali, che gli organi di certificazione di cui all'art. 76, d.lgs. n. 276/2003 hanno facoltà di istituire per la risoluzione delle controversie; 3)- l'arbitrato di cui all'art. 412 ter c.p.c., che lascia interamente ai contratti collettivi il compito di tracciarne i caratteri; 4)- l'arbitrato ex art. 412 quater c.p.c., attivabile a prescindere dalla stipula di un compromesso.

n° 147 - giovedì 2 dicembre 2010
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tag Arbitrato | Lavoro | Legge 183/2010 | Collegato lavoro



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