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Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio

Il legittimo affidamento del contribuente, che si concretizza nell'uniformarsi ad un erronea interpretazione espressa dall'Amministrazione Finanziaria, esclude l'eventuale applicazione di sanzioni e il pagamento degli interessi ma non incide sull'obbligazione tributaria e quindi sulla debenza del tributo. Nel dettaglio, un istituto bancario, in riferimento ad una particolare agevolazione di settore, si era conformato ad un parere dell'Agenzia delle Entrate che poi aveva cambiato interpretazione con una successiva circolare. La Cassazione, con sentenza n. 12635/2017, ha chiarito che la legittimità dell'accertamento fiscale è data dal verificarsi del presupposto impositivo che è sempre previsto dalla norma, mentre le circolari e i documenti di prassi del Fisco non possono mai essere fonte di diritti o obblighi.

n° 1492 - giovedì 8 giugno 2017
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tag Corte di Cassazione | Fisco | Accertamento fiscale | Agenzia delle Entrate | Contribuente | Statuto dei diritti del contribuente | Circolare | Principio del legittimo affidamento



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