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Scissione fraudolenta, interviene la Corte

La costituzione di una nuova società, con la medesima compagine sociale e anche in relazione a vicende successive, a seguito di un atto di scissione societaria, è idonea ad integrare il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 232/2018, ha chiarito che in presenza di determinati indizi, quali per esempio il trasferimento esclusivamente di crediti e immobili alla nuova società e il mantenimento dei debiti nella vecchia, possono rilevarsi fenomeni di sottrazione di garanzie patrimoniali ai danni dell'Erario e dei creditori.

n° 1539 - giovedì 1 febbraio 2018
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tag Corte di Cassazione | Diritto tributario | Reato | Fisco



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